Tifosi, ultimo spettacolo
Tifosi, ultimo spettacolo LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Tifosi, ultimo spettacolo Una debole serata del sabato dopo una settimana interessante - Oggi finale del calcio da Monaco e il ritorno dell' "Odissea", dopo 6 anni Ecco a voi da Casalpusterlengo l'ultimo atto del Cantr.giro-show, manifestazione canora ambulante che ha debuttato il 21 giugno scorso a Marina di Rocale in quel di Lecce. Francamente, da un punto di vista televisivo non abbiamo nulla da dire e Quindi passiamo olire. C'è poco da dire sull'intera serata perché dopo gli schiamazzi del Cantagiro à andato in onda un servizio politico sull'incontro Nixon-Breznev e perché anche il secondo canale, per la verità, non offriva molto: c'era un inte- ressante, profondo, dotto ma austero numero di Uomini e scienze, dedicato alla cosmologia, con discussione sulle teorie circa la formazione e l'evoluzione dell'universo; trasmissione d'alto livello, per alcuni versi affascinante, ma non adatta — proprio per niente — ad un pubblico del sabato sera oppresso dalle calure estive. Indi, la replica della prima parte dello sceneggiato Processo ad un atto di valore: sceneggiato da noi ampiamente recensito a suo tempo e di cui avevamo rilevato una caratteristica assurdi: con tanti episodi avvenuti nell'ultimo conflitto si era andati a ricostruire minuziosamente un fatto d'armi (scontro navale al largo di Malta tra forze italiane e inglesi) che — si aveva la premura di sottolineare — non aveva un riferimento ad alcuna precisa realtà. Una replica della quale, a essere sinceri, non si sentiva affatto il bisogno. Tirate le somme, ancora una volta lo spettacolo della giornata è stato il calcio, nel mezzo del pomeriggio, con la ripresa diretta di Brasile-Polonia. Sabato magro che ha concluso una settimana non priva di programmi di rilievo. Lunedì abbiamo rivisto una eccellente Anna Magnani ne L'automobile. Mercoledì, chi non era attaccato spasmodicamente ai mondiali ha avuto modo di vedere un film notevole di quel ciclo ungherese che è stato praticamente ammazzato dalla concorrenza della palla rotonda: Fine stagione di Zoltan Fàbry (autore di « Venti ore » e di una delle più sconvolgenti pellicole sui campi di concentramento, «Due tempi all'inferno », su una partita di calcio tra prigionieri e aguzzini). Giovedì, è finito Dedicato ad un medico e speriamo che, nonostante i soliti mondiali, abbia avuto un pubblico adeguato. L'altra sera, ottimo pezzo di prosa: la Beatrice Cenci di Alberto Moravia di cui la stragrande maggioranza della platea italiana manco sospet- tava l'esistenza. Gran bel copione, ingiustamente trascurato: la vicenda è storica, ma è un pretesto per una vicenda fortemente moraviana, con un sentimento che domina in particolare il personaggio del capofamiglia, la noia, che è un motivo caro allo scrittore (farà addirittura un romanzo, con questo titolo), una noia logorante, persecutrice, di una funebre melanconia. Ben diretta da Marco Leto e ben recitata (tolta l'apparizione finale del giudice, priva di solennità), la tragedia è stata purtroppo qua e là tagliata: una faccenda, questa della censura televisiva, che dovrebbe finire una buona volta e contro la quale c'è da elevare la protesta più ferma. Sull'altro canale, in alternativa alla prosa, era in onda il rotocalco Stasera. Qualcuno ci ha ingenuamente chiesto perché il rotocalco non affronta la questione della tv svizzera. Ma perché la consegna è di far silenzio. Intanto passano i giorni, passano le settimane, gli sdegni si placano, l'opinione pubblica si rivolge altrove e lo scandalo viene, all'italiana, affossato e dimenticato... Ma noi non abbiamo affossato e dimenticato niente e così non ha dimenticato il pubblico. Il sopruso resta un sopruso e lo scandalo — autentico colpo di mano contro la libertà di informazione e di scambio culturale — è sempre vergognosamente in piedi. * * Oggi alle 16,55 finalissima dei mondiali e poi non se ne parla più. In serata replica della prima puntata di Odissea, realizzata nel 1968 dal regista Franco Rossi, protagonisti Bekim Fehmiu (Ulisse) e Irene Papas (Penelope): un'opera che allora aveva avuto un grosso successo popolare. u. bz.
Luoghi citati: Brasile, Casalpusterlengo, Lecce, Monaco, Polonia
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