Hanno un nome i finanziatori del movimento "Ordine nuovo"

Hanno un nome i finanziatori del movimento "Ordine nuovo" Promettenti sviluppi anche sulle "brigate nere 99 Hanno un nome i finanziatori del movimento "Ordine nuovo" L'inchiesta condotta dai magistrati torinesi e romani ha raccolto dodici fascicoli di documenti - Nella prossima settimana le risposte al quesito: chi finanzia la violenza di destra? Anche l'inchiesta sulle « piste nere » promette sviluppi decisivi L'arresto di Tonino Usai, 23 anni, ex paracadutista, eseguito a Sassari il 4 luglio scorso su mandato di cattura del giudice to- i rinese Luciano Violante, potreb- be essere l'anello decisivo per chiudere la catena di « Ordine Nuovo » e dei campi paramilitari. Una svolta decisiva nelle indagini che il magistrato sta con- ducendo dall'agosto del 1972, dopo la_ scoperta del campo del Pramand, vicino a Bardonecchia, è annunciata per la prossima settimana. Si è saputo che il magistrato ha identificato alcuni dei finanziatori delle « brigate nere ». Volti e nomi finora rimasti nell'ombra. Nell'ufficio del giudice istruttore Violante su uno scaffale dodici volumi stanno a testimoniare la complessità dell'istruttoria, bloccata per quasi un anno dal principale imputato. Salvatore Francia, tuttora latitante, che aveva ricusato il giudice perché appartenente a Magistratura Democratica. Ma la Cassazione gli ha dato torto e dopo la strage di Brescia le indagini sono riprese a ritmo sostenuto. Primo atto, il mandato di cattura per Salvatore Francia, spiccato dalla magistratura bolognese per complicità in un atto terroristico. Perquisizione in casa del Francia a Torino, in corso Regina Margherita. Il giovane telefona indignato in questura: «Di politica non ne voglio più sapere — dice. — Da tempo mi limito a /are il rappresentante di elettrodomestici ». Il che non gli impedisce di continuare a firmare, come direttore responsabile, il periodico « Anno Zero », portavoce di « Ordine .ìero » che è succeduto al disculto « Ordine Nuovo ». Secondo atto, l'arrivo a Torino del sostituto procuratore di Roma Vittorio Occorsio, che assieme al magistrato torinese porta avanti l'Inchiesta sulla ricostituzione del partito fascista In tutta Italia. Undici avvisi giudiziari vengono inviati allo stesso Francia, all'amica Adriana Pontecorvo, al suo difensore avvocato Rovito e ad otto giovani (Cosimo Camon. Francesco Catalano, Mario Aggradi, Gualtiero Pltton, Giuseppe Stasi, Vittorio Ambrosini, Bruna Mura e Pietro Gibbin). Questi ultimi quattro e Adriana Pontecorvo erano già stati denunciati a piede libero perché sorpresi nel campo paramilitare del Pramand assieme a Salvatore Francia. L'accusa per tutti è quella di aver partecipato al movimento « Ordine Nuovo» con finalità antidemocratiche, proprie del disciolto partito fascista. Terzo atto, l'arresto di Tonino Usai, che viene immediatamente trasferito a Torino. E' alle « Nuove », in isolamento. Lo difende l'avvocato Galasso. L'accusa è di detenzione di armi da guerra, quelle che i carabinieri gli hanno trovato in casa al momento dell'arresto, « ma In seguito potrebbero aggiungersene altre » ammette il giudice Violante. Quale il legame tra Usai e Salvatore Francia? E' una delle domande alle quali il magistrato non può rispondere. Ma la tempestività con la quale 11 detenuto è stato trasferito alle « Nuove » a disposizione del giudice per eventuali confronti e ricognizioni, è un chiaro indice del ritmo che si vuole imprimere alle indagini. La base di partenza è sempre la stessa, quel campo paramilitare di Pramand dove Salvatore Francia e 1 suoi amici si esercitavano in tute mimetiche, inalberando bandiere rosse sulle quali spiccava l'ascia bipenne. Ma gli ultimi avvenimenti possono aver dato al magistrato elementi tali da arrivare finalmente all'identificazione di chi, dietro a questi giovani esaltati, « tira le fila », i finanziatori della violenza.

Luoghi citati: Bardonecchia, Brescia, Francia, Italia, Roma, Sassari, Torino