I sindacati denunciano la Smi per aver chiuso lo stabilimento

I sindacati denunciano la Smi per aver chiuso lo stabilimento La decisione dopo uno sciopero a scacchiera I sindacati denunciano la Smi per aver chiuso lo stabilimento Al pretore - Nell'azienda di Serravalle Scrivia lavorano 750 dipendenti - La fabbrica fa parte di un gruppo con la direzione a Firenze (Nostro servizio particolare) Serravalle Scrivia, 5 luglio. (f. m.) la Federazione lavoratori metalmeccanici di Alessandria presenterà domani mattina al pretore di Serravalle Scrivia denuncia contro la direzione dello stabilimento Smi di Serravalle, che ha sospeso il lavoro dei 750 dipendenti dalle 14 di ieri alle 7 di lunedi 8 luglio. La decisione della Smi, secondo i sindacati, deve essere considerata una serrata. Dì qui la richiesta d'intervento dell'autorità giudiziaria, in considerazione anche che nel passato era stato adottato almeno altre due volte per motivi pressoché identici un tale provvedimento. La direzione dello stabilimento di Serravalle della Società Metallurgica Italiana (un gruppo industriale con sede a Firenze e altri stabilimenti a Lucca, Pistoia e Brescia) ritiene d'altra parte «illecita e intollerabile» un'astensione dal lavoro de¬ cisa in questi giorni, durante l'agitazione in atto nell'intero gruppo per il contratto integrativo. Si tratta, dice la direzione, di un'agitazione a «scacchiera»; ma i sindacati respingono l'accusa. In effetti era stato proclamato uno sciopero a turno dei vari reparti. La Smi, facendo notare che era un'azione illecita, rivolgeva un richiamo ai rappresentanti sindacali dell'azienda. Ieri quindi, di fronte alla decisione del consiglio di fabbrica di proseguire identico tipo di agitazione dei reparti «tubi e barre» in altri settori, passava alla sospensione del lavoro. «L'azienda — si legge nel comunicato affisso ai cancelli dello stabilimento — non può accettare prestazioni di lavoro parziali e discontinue, né può gestire l'impresa nel disordine dell'intero apparato produttivo e nell'alterazione abnorme dell'organizzazione aziendale. Sì trova pertanto costretta dinanzi a nuove astensioni programmate a sospendere il lavoro fino alle 7 di lunedì 8 luglio». Il consiglio di fabbrica respinge l'accusa di sciopero a scacchiera in quanto «le astensioni e le assemblee non comportavano l'interruzione del ciclo lavorativo, visto che i reparti sono indipendenti. La serrata decisa dalla direzione — prosegue il consiglio di fabbrica — rende più difficili le trattative in corso a Firenze per l'intero gruppo Smi e interessanti richieste economiche e normative». Secondo il sindacalista Beilotti, della Firn, si tratta di un provvedimento «illegale per cui la Smi dovrà rispondere dinanzi al pretore. Chiederemo il risarcimento dei danni». Lo stabilimento di Serravalle apparteneva fino al 1969 alla Finmeccanica del gruppo Iri; poi fu ceduto al 50 per cento alla Smi; infine, all'inizio dello scorso anno, passò interamente al gruppo privato. Lavora leghe di rame e ottone.