La legge regionale di aiuto al turismo

La legge regionale di aiuto al turismo La legge regionale di aiuto al turismo Stanziati due miliardi - Contributi per il recupero di vecchie abitazioni in montagna Una legge regionale per incentivi di carattere turistico-alberghiero è stata approvata ieri dal Consiglio. Essa è stata concordata dalla VII Commissione permanente sulla base di tre progetti: il primo presentato dal gruppo del pei, il secondo dalla Giunta (elaborato dall'assessore Debenedetti), il terzo dai de Beltrami, Visone e Falco. La legge, illustrata dall'ing. Cardinali (psdi) ha tre scopi: favorire la costruzione, l'ammodernamento, l'ampliamento di alberghi (esclusi quelli di categoria lusso), pensioni, locande, villaggi turistici, ostelli per la gioventù, campeggi, case per ferie, rifugi alpini, ristoranti in località di interesse turistico; favorire il sorgere di opere e impianti complementari; favorire la ristrutturazione e l'adattamento a scopo turistico di immobili in zone di montagna (definite tali dalle leggi vigenti) in Comuni o frazioni con non oltre 2500 abitanti. E' quest'ultima, secondo Debenedetti, una delle parti qualificanti della legge, « che presenta in questo caso un vero aspetto sociale intervenendo a sostegno dì economie deboli e a salvaguardia di un patrimonio abitativo meritevole di tutela ». Per gli altri due punti essa subentra alle provvidenze statali colmando anche un notevole vuoto legislativo. Con i suoi due miliardi di interventi previsti per contributi in conto capitale o come interesse di mutui, questa legge, ha aggiunto l'assessore, a mette in movimento un impegno di 36 miliardi e 784 milioni ». Concordata unitariamente in sede di commissione, la legge non ha avuto difficoltà ad essere approvata, anche se in aula sono stati presentati alcuni emendamenti. Essa attribuisce molta importanza ai Comuni e alle comunità montane che dovranno indicare la direzione degli interventi in base ai propri piani di sviluppo. E anche questo è un punto qualificante da non trascurare. Soprattutto da parte comunista ci si è augurati, durante il dibattito, che presto tutti 1 poteri in materia turistica siano affidati dallo Stato alle Regioni e che | esse, decentrando il più possibile ai Comuni e alle Province quest'attività, pongano le basi per una ristrutturazione democratica degli Enti provinciali per il turismo.

Persone citate: Beltrami, Cardinali, Debenedetti, Visone