Giornate di tensione sui mercati mondiali di Renato Cantoni

Giornate di tensione sui mercati mondiali Mentre continua la caduta dell'oro Giornate di tensione sui mercati mondiali Difficoltà nella compra-vendita di valuta; ancora riflessi del fallimento Herstatt; flessioni a Wall Street; la Borsa italiana in pochi giorni ha perso più del 4% - Difficoltà per il credito Gli avvenimenti si susseguono con ritmo veloce sui principali mercati monetari e finanziari internazionali e la miglior conferma la si può avere osservando che cosa è capitato negli ultimi giorni. L'affare Herstatt (la terza per importanza fra le banche private tedesche) lascia intravedere una serie di ripercussioni di ogni tipo in tutti i centri finanziari del mondo. Oltre alla Morgan Guaranty Trust e alla Seattle First National Bank, si è avuto notizia che anche una nota banca d'affari inglese, la Hill Samuel, è stata danneggiata da una grossa operazione di cambio rimasta zoppicante proprio all'ultima ora. Negli ambienti finanziari circolano anche voci di gravi perdite subite da alcune banche e società italiane. Le operazioni di comprovendita di valuta sono diventate assai difficoltose e molti istituti di credito di seconda importanza si sentono rispondere dai loro corrispondenti che « non ci sono disponibilità »: un modo elegante per dire che non si vuole lavorare con certe banche. In questo modo la liquidità disponibile è diminuita ancora. Alcune grosse banche di New York hanno portato il prime rate (tasso privilegiato praticato ai loro maggiori clienti) al 12 per cento. Di conseguenza è aumentato il rendimento dei depositi in dollari a Londra, che ora supera il 14 per cento, con evidenti gravi ripercussioni sul costo del denaro in Europa che già sembrava aver raggiunto livelli primato. L'oro per contro ha continuato la sua discesa precipitosa: a Londra, al fixing pomeridiano di ieri, ha segnato 129 dollari per oncia. Il fenomeno ha sollevato un mare di commenti, c'è chi dice che il ribasso continuerà ancora per qualche tempo, almeno finché i tassi internazionali non ritorneranno su basi normali; altri invece addebitano alla particolare congiuntura del momento l'afflusso di vendite del metallo a Londra e a Zurigo e soprattutto alla necessità di alcune banche e operatori di « fare del liquido » per turare le falle provocate da ritardati incassi di crediti da fallimenti o dall'imprevisto storno di prestiti. Anche l'argento e altri metalli preziosi hanno seguito l'oro, suscitando altre preoccupazioni per l'esistenza di molte posizioni speculative già traballanti in precedenza. Nuovi ribassi sono da segnalare sui mercati delle materie prime. Sui mercati azionari, una cattiva notizia circa il deludente andamento di una delle più popolari e aggressive società americane, la Polaroid, ha fatto precipitare il corso del titolo a Wall Street, trascinando nella caduta il resto del listino. L'indice Dow Jones dei valori inda striali è sceso cosi sotto « quota 800 », a 790 per la precisione, recuperando mercoledì una piccola parte delle perdite. Di riflesso, si sono nuovamente indebolite le diverse Borse europee. In Italia la stretta creditizia continua e la ricerca di finanziamenti si fa più affannosa. I tassi interbancari sono saliti al 18,75-19 per cento a vista e al 20 per cento a breve termine e le banche si disputano i mag¬ sempre giori depositi offrendo rendimenti eccezionali, che in qualche caso hanno raggiunto il 15 per cento. Non deve meravigliare perciò se il reddito fisso è nuovamente cedente e se la Banca d'Italia nei suoi quotidiani interventi a difesa ha arretrato i limiti di un'altra frazione. Copiosamente realizzate sono quelli cartelle fondiarie che hanno mantenuto immutata la politica dei prezzi rigidi. Sul mercato azionario martedì e mercoledì sono state due giornate nere. E' trapelata, infatti, la notizia che Carlo Bordoni, uomo di fiducia di Michele Sindona, aveva dato le dimissioni da tutte le cariche ricoperte nel gruppo del finanziere sicilia- no, e particolarmente da quella di amministratore delegato per il settore finanziario della Immobiliare Roma, per «difendere più liberamente la sua onorabilità attaccata da alcuni giornali negli Stati Uniti», in riferimento allo scandalo della Franklin National Bank di New York. Le dimissioni di Bordoni hanno destato profonda impressione e una serie di realizzi, soprattutto sui valori dei gruppi Sindona e Bonomi-Bolchini, ha influenzato negativamente una Borsa che era già particolarmente depressa per la nuova caduta delle Fiat. Il ribasso complessivo è stato superiore al 4 per cento e mercoledì l'indice ha segnato, con 61,24, un nuovo minimo dell'anno. La situazione stava diventando drammatica e alcuni interventi bancari sono stati accolti con sollievo ed hanno permesso un modesto rimbalzo tecnico giovedì. La tensione non si è comunque allentata. Renato Cantoni

Persone citate: Bonomi-bolchini, Bordoni, Carlo Bordoni, Hill Samuel, Michele Sindona, Morgan Guaranty Trust, Sindona

Luoghi citati: Europa, Italia, Londra, New York, Roma, Stati Uniti, Zurigo