Truppe presidiano il Parlamento etiopico Arrestati generali e presidente del Senato

Truppe presidiano il Parlamento etiopico Arrestati generali e presidente del Senato Su Addis Abeba grava l'atmosfera di un colpo di Stato Truppe presidiano il Parlamento etiopico Arrestati generali e presidente del Senato Addis Abeba, 1 luglio. I militari etiopici hanno circondato il palazzo del Parlamento e presidiano le banche di Addis Abeba, mentre proseguono gli arresti. Oggi sono state tradotte in carcere altre tre personalità. Si parla di un elenco di duecento nomi in possesso delle forze armate. La capitale continua ad essere calma e non si registrano attività militari in provincia. Si apprende da buona fonte che fra gli altri sono stati arrestati il generale Seyum Gedle Giorgis, comandante della terza divisione della seconda armata di stanza ad Asmara, ed Abba Shawl Wolde Mariani, ex direttore dell'ufficio imperiale incaricato della costruzione delle strade. Inoltre, secondo testimoni oculari, i soldati avrebbero prelevato dal suo ufficio il presidente del Senato, Zeude Gebre Hiyot, conducendolo in un comando militare a Sud-Ovest della capitale. La virtuale presa del potere ad opera dei militari non è ancora chiara; una specie di «giunta», formata da giovani ufficiali dell'esercito, della marina e dell'aviazione, dirige le operazioni ma non ha mai espresso un programma ben definito. Le forze armate si sono limitate, come già fecero nei mesi scorsi, a ribadire la loro «piena ed assoluta fedeltà» all'imperatore etiopico Hailé Selassié. Favorite dal coprifuoco imposto alla fine della scorsa settimana dal tramonto all'alba, le truppe hanno rafforzato i dispositivi per il controllo delle installazioni chiave di Addis Abeba. Le fonti diplomatiche hanno riferito che la misura sarebbe stata adottata dai militari non tanto per mantenere la legge e l'ordine, ma per poter agire nel loro programma di arresti di esponenti dell'aristocrazia, di funzionari del governo, di alti ufficiali accusati di voler insab biare le riforme promesse nel mese di marzo scorso, in occasione della prima rivolta dei militari. Le forze armate etiopiche contano su effettivi di sessantamila uomini e di notevoli mezzi per quanto riguarda esercito ed aviazione. Nelle campagne vivono milioni di persone ancora strettamente legate alle strutture patriarcali dell'impero e della Chiesa e che, se abilmente manovrate, potrebbero scendere in campo contro l'esercito. Questo, secondo gli osserva¬ tori, è il motivo principale per il quale i militari, nei loro proclami, affermano continuamente di agire per il bene dell'imperatore e del popolo dell'Etiopia. (Ansa - Ap)

Persone citate: Abba, Mariani, Seyum Gedle Giorgis, Wolde

Luoghi citati: Addis Abeba, Asmara, Etiopia