Malombra esagera

Malombra esagera LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Malombra esagera IERI: un complesso episodio dello sceneggiato da Fogazzaro - OGGI: un film sul generale Custer Tre Marine nelle prime scene della seconda puntata di Malombra, vista iersera sul Nazionale: Marina di Malombra l'inquieta e contraddittoria eroina fogazzariana; Marina Malfatti, la sua interprete, ora dolce ora aspra come la parte le impone; Marina Bonfigli, che ritroviamo, dopo lunga assenza dalle scene, nella figura della Contessa Giulia, amica e confidente della protagonista. Della quale Fogazzaro scrisse: «L'ho impastata d'orgoglio per l'inesprimibile piacere di domarla». Si sa che Fogazzaro è identificabile, in certo qual modo, nel personaggio di Corrado Siila, il giovane scrittore che, almeno per il momento, non ha assunto funzioni di «domatore». Fredda e altera, Marina è una donna che mette in soggezione qualsiasi antagonista, si tratti magari soltanto dell'avversario a una partita a scacchi. Forse sarà parso un po' esagerato, a qualcuno, il gesto di stizza, di ribellione con cui l'orgogliosa Marina butta all'aria re, torri e alfieri, indispettita dalle battute pungenti dell'uomo che le sta di fronte. «L'energia e il languore d'una vita nervosa, esuberante », sono state però bene espresse da un'attrice che entrando gradualmente nella parte, se ne immedesima per raffigurarla, soprattutto con viso espressivo, in tutta la sua giusta intensità. C'è da rammaricarsi che uguale intensità non possegga la regìa di Meloni nel creare la necessaria atmosfera ad una vicenda che, come si vedrà più avanti, concede non poco al passionale, al tenebroso e al romanzesco. ★ ★ Le repliche continuano a primeggiare nei programmi domenicali. Graditissime in certi casi, come quando si tira giù dagli scaffali dell'archivio La diabolica invenzione di Karel Zeman, il più geniale titolo dì questo regista cecoslovacco, ineguagliabile nella realizzazione di ingegnose fantasticherie nelle quali gli estri del cinema d'animazione si avvicendano alla presenza di attori viventi. Anche ridotto a un'ora di proiezione, il film è apparso tutto godibile, e non solo ai ragazzi. Meno attraente, senz'alcun dubbio, l'altra replica, quella deH'Arsenio Lupin. Tutto sommato, rimasticatura di cose già viste, almeno in parte, è anche il programma serale del Secondo: Il mondo è uno spettacolo, dove il meglio del materiale esposto è di confessata estrazione cinematografica, cioè preso a prestito da quei film-inchiesta in voga anni addietro, come Mondo di notte, Mondo cane ecc. * * In attesa del film dichiaratamente grottesco che Marco Ferreri ha dedicato al generale Custer (interpreti Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve; esterni girati a... Parigi tra i padiglioni e le tettoie in demolizione delle «Halles»), la televisione è andata a ripescare, tra i western militari del 1967, quello che il regista tedesco Robert Siodmak, oggi scomparso, dedicò all'uomo ingloriosamente battuto nell'agguato del Little Big Horn. Il film, intitolato Custer eroe del West, è in onda stasera sul Nazionale. Tra i tanti dedicati alla discussa figura di George Armstrong Custer, questo film è da classificarsi tra quelli in cui il generale non è magnificato come un eroe caduto da prode combattendo contro Sioux e Cheyennes, ma è visto nella cruda realta di un'evocazione cronistica in cui errori tattici e strategici sono sottolineati da un copione e una regìa per niente apologetici nei confronti del protagonista. Interprete Robert Shaw (l'eccellente attore inglese che l'anno scorso meritò ampie lodi a Cannes per Un uomo da affittare), coadiuvato dal compianto Jeffrey Hunter e da Rober Ryan, Mary Ure, Lawrence Tierney. Sul Secondo, il dibattito del lunedì sarà seguito, per Chi dove quando da un ritratto «sportivo», quello di Olga Korbut, la diciannovenne e minuscola (pesa 38 chili, è alta 1,55) campionessa sovietica vincitrice di tre medaglie d'oro alle Olimpiadi di Monaco 1972. a. vaia. Malombra esagera LA CRONACA DELLA TELEVISIONE Malombra esagera IERI: un complesso episodio dello sceneggiato da Fogazzaro - OGGI: un film sul generale Custer Tre Marine nelle prime scene della seconda puntata di Malombra, vista iersera sul Nazionale: Marina di Malombra l'inquieta e contraddittoria eroina fogazzariana; Marina Malfatti, la sua interprete, ora dolce ora aspra come la parte le impone; Marina Bonfigli, che ritroviamo, dopo lunga assenza dalle scene, nella figura della Contessa Giulia, amica e confidente della protagonista. Della quale Fogazzaro scrisse: «L'ho impastata d'orgoglio per l'inesprimibile piacere di domarla». Si sa che Fogazzaro è identificabile, in certo qual modo, nel personaggio di Corrado Siila, il giovane scrittore che, almeno per il momento, non ha assunto funzioni di «domatore». Fredda e altera, Marina è una donna che mette in soggezione qualsiasi antagonista, si tratti magari soltanto dell'avversario a una partita a scacchi. Forse sarà parso un po' esagerato, a qualcuno, il gesto di stizza, di ribellione con cui l'orgogliosa Marina butta all'aria re, torri e alfieri, indispettita dalle battute pungenti dell'uomo che le sta di fronte. «L'energia e il languore d'una vita nervosa, esuberante », sono state però bene espresse da un'attrice che entrando gradualmente nella parte, se ne immedesima per raffigurarla, soprattutto con viso espressivo, in tutta la sua giusta intensità. C'è da rammaricarsi che uguale intensità non possegga la regìa di Meloni nel creare la necessaria atmosfera ad una vicenda che, come si vedrà più avanti, concede non poco al passionale, al tenebroso e al romanzesco. ★ ★ Le repliche continuano a primeggiare nei programmi domenicali. Graditissime in certi casi, come quando si tira giù dagli scaffali dell'archivio La diabolica invenzione di Karel Zeman, il più geniale titolo dì questo regista cecoslovacco, ineguagliabile nella realizzazione di ingegnose fantasticherie nelle quali gli estri del cinema d'animazione si avvicendano alla presenza di attori viventi. Anche ridotto a un'ora di proiezione, il film è apparso tutto godibile, e non solo ai ragazzi. Meno attraente, senz'alcun dubbio, l'altra replica, quella deH'Arsenio Lupin. Tutto sommato, rimasticatura di cose già viste, almeno in parte, è anche il programma serale del Secondo: Il mondo è uno spettacolo, dove il meglio del materiale esposto è di confessata estrazione cinematografica, cioè preso a prestito da quei film-inchiesta in voga anni addietro, come Mondo di notte, Mondo cane ecc. * * In attesa del film dichiaratamente grottesco che Marco Ferreri ha dedicato al generale Custer (interpreti Marcello Mastroianni e Catherine Deneuve; esterni girati a... Parigi tra i padiglioni e le tettoie in demolizione delle «Halles»), la televisione è andata a ripescare, tra i western militari del 1967, quello che il regista tedesco Robert Siodmak, oggi scomparso, dedicò all'uomo ingloriosamente battuto nell'agguato del Little Big Horn. Il film, intitolato Custer eroe del West, è in onda stasera sul Nazionale. Tra i tanti dedicati alla discussa figura di George Armstrong Custer, questo film è da classificarsi tra quelli in cui il generale non è magnificato come un eroe caduto da prode combattendo contro Sioux e Cheyennes, ma è visto nella cruda realta di un'evocazione cronistica in cui errori tattici e strategici sono sottolineati da un copione e una regìa per niente apologetici nei confronti del protagonista. Interprete Robert Shaw (l'eccellente attore inglese che l'anno scorso meritò ampie lodi a Cannes per Un uomo da affittare), coadiuvato dal compianto Jeffrey Hunter e da Rober Ryan, Mary Ure, Lawrence Tierney. Sul Secondo, il dibattito del lunedì sarà seguito, per Chi dove quando da un ritratto «sportivo», quello di Olga Korbut, la diciannovenne e minuscola (pesa 38 chili, è alta 1,55) campionessa sovietica vincitrice di tre medaglie d'oro alle Olimpiadi di Monaco 1972. a. vaia.

Luoghi citati: Monaco, Parigi