Sfugge alla Gavinovese una grande rimonta: 2-3

Sfugge alla Gavinovese una grande rimonta: 2-3 Sfugge alla Gavinovese una grande rimonta: 2-3 A Novi contro il Venezia - Al 55' i padroni di casa in svantaggio di tre gol - Insulti del pubblico - Mancato il pareggio nel "forcing" finale (Dal nostro inviato speciale) Novi Ligure, 21 aprile. In svantagggio di due reti nel primo tempo e di tre al 5' del secondo, la Gavinovese, malgrado una magnifica ripresa, è riuscita a rimontare soltanto in parte lo svantaggio, sfiorando nel finale il pareggio. La sconfitta ha forse punito troppo gli uomini di Hanset, che perdono cosi preziosi punti per la lotta per la salvezza. Il Venezia invece, conquistando senza troppo eccellere l'intera posta in palio, nutre ancora, almeno secondo la logica matematica, qualche speranza di promozione, anche se l'Alessandria (in testa con un vantaggio di sette punti) e l'Udinese (a pari punti dei lagunari) hanno a loro volta vinto. Hanset, alla vigilia del difficile incontro, aveva troppo euforicamente affermato: « Se i lagunari vengono con l'intenzione di fare l'en plein, devono scordarselo: il nostro programma contempla per questa partita la vittoria o il pareggio, quindi non dobbiamo avere alcun timore di un'avversaria forte ma non invulnerabile». Purtroppo, le cose per i biancocelesti sono andate diversamente e, se sono usciti sconfitti oggi dal «Comunale», devono in parte attribuirlo a un primo tempo rinunciatario: nei primi quarantacinque minuti, la squadra ha dato l'impressione di non avere la volontà di battersi con i denti per migliorare la situazione tutt'altro che facile in classifica. Le cose sono andate diversamente nella ripresa, la rimonta è stata spettacolare e i locali hanno anche sfiorato il pareggio. Troppo tardi, però, sono venuti fuori la grinta e l'agonismo, su cui Hanset faceva tanto affidamento. I primi minuti di gioco sono di marca novese. Ulivieri, però, manca il bersaglio al 2' e al 4', mentre al 5' è Marinino a svirgolare una palla d'oro passata da Pacciani. Due minuti dopo è il Venezia a segnare. Corner al 7', calciato da Trevisanello. La difesa novese dorme profondamente e Bianchi, completamente smarcato, segna di testa. Doccia fredda per la Gavinovese. Così al 16' Mannino, solo dinanzi alla porta, sbaglia ancora nettamente. I neroverdi, ottimi in difesa, si liimitano a pericolosi contropiede, puntando su Bellinazzi e Modonese. Al 26', cross di De Cecco su Bellinazzi; Sobrero, sceso in campo febbricitante (nella ripresa è sostituito da Borri), tocca con la mano in piena area: rigore. E Bianchi realizza facilmente. Attaccano maggiormente i locali, però mancano nelle concluslo ni. Il Venezia, alla ripresa, si fa pericoloso con due tiri di Modonese, poi al 55' De Cecco, servito dall'ala, batte per la terza volta Chiaravalle. Mentre i tifosi non risparmiano critiche e insulti ai giocatori, all'allenatore e al commissario Robbiano, i biancocelesti si risvegliano egregiamente. Al 65', bella azione Nervi-UIivieri, che batte Seda. Insiste la Gavinovese. Al 70, su corner di Mannino, Bisiol respinge, da trenta metri Pacciani raccoglie e infila in rete. Sul 2-3, i locali, finalmente incitati dal pubblico in piedi sugli spalti, si fanno più volte pericolosi, sfiorano il pareggio in due o tre occasioni, ma purtroppo, allo scadere del tempo, il risultato è immutato. Una sconfitta preoccupante per gli uomini di Hanset, che devono ora affrontare due trasferte consecutive: a Padova e a Trietse. Franco Marchiaro Gavinovese: Chiaravalle; Nervi, Aimone; Avere, Sobrero (Borri dal 46), Unere; Rinaldi, Mannino, Ulivieri, Pacciani, Zunino. Venezia: Seda; Bisiol, Sabbadin; Santarello, Ronchi, De Cecco; Bianchi, Trevisanello I, Bellinazzi, Scarpa, Modonese. Arbitro: Rosario Lo Bello. Reti: Bianchi al 7' e al 26', De Cecco al 55', Ulivieri al 65', Pacciani al 70'. "Novi merita la D" (Dal nostro inviato speciale) Novi Ligure, 21 aprile. Violento sfogo del commissario Robblano, al termine della partita, nel corridoio degli spogliatoi. «E' finita — ha urlato —, scrivetelo. A Novi fanno schifo, tifosi e amministrazione comunale. (Tra dirigenti e amministratori e in atto da tempo una violenta polemica. N.cl.r.). Dovrebbero farmi un monumento e Invece insultano. Sono lo che pago, sono io allora che voglio la quarta serie: a Novi non meritano nulla. Imparino l'educazione! ». Amareggiato per 11 comportamento del pubblico anche Hanset. AI termine della partita, Sobrero, responsabile del rigore, è stato insultato all'uscita del Comunale e si è allontanato piangendo. « I tifosi insultano — dice l'allenatore —, come si può in questo clima ostile giocare una partita con una squadra quale II Venezia? ». f. m. Sfugge alla Gavinovese una grande rimonta: 2-3 Sfugge alla Gavinovese una grande rimonta: 2-3 A Novi contro il Venezia - Al 55' i padroni di casa in svantaggio di tre gol - Insulti del pubblico - Mancato il pareggio nel "forcing" finale (Dal nostro inviato speciale) Novi Ligure, 21 aprile. In svantagggio di due reti nel primo tempo e di tre al 5' del secondo, la Gavinovese, malgrado una magnifica ripresa, è riuscita a rimontare soltanto in parte lo svantaggio, sfiorando nel finale il pareggio. La sconfitta ha forse punito troppo gli uomini di Hanset, che perdono cosi preziosi punti per la lotta per la salvezza. Il Venezia invece, conquistando senza troppo eccellere l'intera posta in palio, nutre ancora, almeno secondo la logica matematica, qualche speranza di promozione, anche se l'Alessandria (in testa con un vantaggio di sette punti) e l'Udinese (a pari punti dei lagunari) hanno a loro volta vinto. Hanset, alla vigilia del difficile incontro, aveva troppo euforicamente affermato: « Se i lagunari vengono con l'intenzione di fare l'en plein, devono scordarselo: il nostro programma contempla per questa partita la vittoria o il pareggio, quindi non dobbiamo avere alcun timore di un'avversaria forte ma non invulnerabile». Purtroppo, le cose per i biancocelesti sono andate diversamente e, se sono usciti sconfitti oggi dal «Comunale», devono in parte attribuirlo a un primo tempo rinunciatario: nei primi quarantacinque minuti, la squadra ha dato l'impressione di non avere la volontà di battersi con i denti per migliorare la situazione tutt'altro che facile in classifica. Le cose sono andate diversamente nella ripresa, la rimonta è stata spettacolare e i locali hanno anche sfiorato il pareggio. Troppo tardi, però, sono venuti fuori la grinta e l'agonismo, su cui Hanset faceva tanto affidamento. I primi minuti di gioco sono di marca novese. Ulivieri, però, manca il bersaglio al 2' e al 4', mentre al 5' è Marinino a svirgolare una palla d'oro passata da Pacciani. Due minuti dopo è il Venezia a segnare. Corner al 7', calciato da Trevisanello. La difesa novese dorme profondamente e Bianchi, completamente smarcato, segna di testa. Doccia fredda per la Gavinovese. Così al 16' Mannino, solo dinanzi alla porta, sbaglia ancora nettamente. I neroverdi, ottimi in difesa, si liimitano a pericolosi contropiede, puntando su Bellinazzi e Modonese. Al 26', cross di De Cecco su Bellinazzi; Sobrero, sceso in campo febbricitante (nella ripresa è sostituito da Borri), tocca con la mano in piena area: rigore. E Bianchi realizza facilmente. Attaccano maggiormente i locali, però mancano nelle concluslo ni. Il Venezia, alla ripresa, si fa pericoloso con due tiri di Modonese, poi al 55' De Cecco, servito dall'ala, batte per la terza volta Chiaravalle. Mentre i tifosi non risparmiano critiche e insulti ai giocatori, all'allenatore e al commissario Robbiano, i biancocelesti si risvegliano egregiamente. Al 65', bella azione Nervi-UIivieri, che batte Seda. Insiste la Gavinovese. Al 70, su corner di Mannino, Bisiol respinge, da trenta metri Pacciani raccoglie e infila in rete. Sul 2-3, i locali, finalmente incitati dal pubblico in piedi sugli spalti, si fanno più volte pericolosi, sfiorano il pareggio in due o tre occasioni, ma purtroppo, allo scadere del tempo, il risultato è immutato. Una sconfitta preoccupante per gli uomini di Hanset, che devono ora affrontare due trasferte consecutive: a Padova e a Trietse. Franco Marchiaro Gavinovese: Chiaravalle; Nervi, Aimone; Avere, Sobrero (Borri dal 46), Unere; Rinaldi, Mannino, Ulivieri, Pacciani, Zunino. Venezia: Seda; Bisiol, Sabbadin; Santarello, Ronchi, De Cecco; Bianchi, Trevisanello I, Bellinazzi, Scarpa, Modonese. Arbitro: Rosario Lo Bello. Reti: Bianchi al 7' e al 26', De Cecco al 55', Ulivieri al 65', Pacciani al 70'. "Novi merita la D" (Dal nostro inviato speciale) Novi Ligure, 21 aprile. Violento sfogo del commissario Robblano, al termine della partita, nel corridoio degli spogliatoi. «E' finita — ha urlato —, scrivetelo. A Novi fanno schifo, tifosi e amministrazione comunale. (Tra dirigenti e amministratori e in atto da tempo una violenta polemica. N.cl.r.). Dovrebbero farmi un monumento e Invece insultano. Sono lo che pago, sono io allora che voglio la quarta serie: a Novi non meritano nulla. Imparino l'educazione! ». Amareggiato per 11 comportamento del pubblico anche Hanset. AI termine della partita, Sobrero, responsabile del rigore, è stato insultato all'uscita del Comunale e si è allontanato piangendo. « I tifosi insultano — dice l'allenatore —, come si può in questo clima ostile giocare una partita con una squadra quale II Venezia? ». f. m.

Luoghi citati: Novi Ligure, Padova, Venezia