Rete-fantasma di Luppi beffa il Napoli a Verona

Rete-fantasma di Luppi beffa il Napoli a Verona I veneti non si arrendono, i rossoneri pugliesi dovranno soffrire ancora Rete-fantasma di Luppi beffa il Napoli a Verona Carmignani ha respinto il pallone che forse aveva già superato la linea di porta Una traversa di Cane ed un rigore (un "mani" di Landini) perdonato ai napoletani Verona 1 Napoli 0 VERONA: Giacomi 6; Nanni 6, Sirena 7; Cozzi 6, Bet 7, Mascalaito 7; Franzot 7, Maddè 6, Luppi 6, Zaccarelli 7, Castronovo 6 (dal 58' Pace 6). NAPOLI: Carmignani 6; Ripari 6; Pogliana 6; Landini 6, Puriziano 6, Orlandini 6; Cane 7, Montefusco 6 (dal 46' Albano 6), Clerici 7, Esposito 7, Braglia 6. ARBITRO: R. Lattanzi 6. RETE: Luppi al 33'. (Dal nostro inviato speciale) Verona, 21 aprile. Il gol della speranza per il Verona porta la firma di Luppi, un gol strano, che ha fatto discutere assai i giocatori napoletani e che soltanto la moviola potrà mettere a fuoco. L'episodio cruciale dell'incontro si è verificato poco dopo la mezz'ora — il 33' per l'esattezza — quando su un calcio di punizione di Maddè raccolto da Zaccarelli si è avuto un cross sul quale sono intervenuti di testa dapprima Bet quindi Luppi: sull'intervento dell'ex granata la palla è andata a sbattere sul palo alla sinistra di Carmignani, tornando indietro. Il portiere azzurro è stato lesto a darle una manata ma nel contempo Lattanzi ha fischiato: per lui il pallone era andato oltre la linea. Il guardialinee, in verità meglio piazzato frontalmente, era rimasto fermo e soltanto quando ha visto Lattanzi avviarsi deciso verso la metà campo ha alzato la bandierina convalidando a sua volta la marcatura. Tutta la partita ruota attorno a quel gol: era valido o meno? Noi abbiamo avuto l'impressione che Carmignani avesse ribattuto la sfera prima che questa andasse oltre la linea ma, considerata la distanza, è anche possibile che abbia visto giusto Lattanzi. Sul piano pratico, nonostante le ferme proteste di Vinicio («Ci ha condannati un gol fantasma — ha detto — non meritavamo di perdere, avendo tenuto in pugno la partita») il risultato non può essere messo in discussione anche se il Verona ha risentito oltre il dovuto dell'assenza di Zigani mentre il Napoli può recriminare su una traversa colpita da Cane all'inizio della gara. Gli uomini di Cade nel complesso sono stati più intraprendenti e anche se la loro manovra nella ripresa si è fatta confusa — Zaccarelli è calato sensibilmente dopo un primo tempo pregevole, risentendo della partita giocata mercoledì in Germania — sono andati sovente vicini al raddoppio bilanciando la traversa di Cane con un «mani» di Landini, su azione Zaccarelli-Luppi, non rilevato dall'arbitro. Un umani» nettissimo in piena area, che ha fermato l'azione gialloblù. Con la filosofia che lo con¬ traddistingue Cade ha commentato: «Per me era gol, se così non fosse, ebbene l'arbitro ci avrebbe compensato di tante ingiustizie capitateci nel corso del campionato: "mani" come quello di Landini a noi sono costati rigori decisivi». Il Verona dunque torna a sperare: anche oggi ha fornito una prova di orgoglio e se avesse avuto Zigani probabilmente il suo bottino non sarebbe stato messo in discussione. Ha sprecato invece molte occasioni, cosa che non dovrà ripetere domenica nel turno forse decisivo di Bologna, dovendo nel contempo il Foggia, concorrente diretto per la salvezza, rendere visita al Napoli. Gli azzurri di Vinicio, privi di Juliano, Vavassori e Zurlini hanno avuto in Clerici e Cane gli elementi più continui e pericolosi: il centravanti ha tirato da tutte le posizioni senza fortuna, il negro si è visto respingere un insidioso colpo di testa dalla traversa. Cane ha avuto un irriducibile avversario in Sirena mentre Bet con Braglia ha goduto di eccessiva libertà tanto da rivelarsi utilissimo assieme al terzino nel gioco dì rimessa. Non per niente è stato partecipe dell'azione decisiva, quella del gol di Luppi. L'ex granata, ristabilitosi da una infiammazione ai reni che rischiava di troncargli la carriera, è tornato forte come un torello: gli è mancato l'appoggio di Zigoni, comunque il suo gol l'ha fatto. Una rete che in questa circostanza vale davvero tanto per le speranze del Verona. Giorgio Gandolfi Rete-fantasma di Luppi beffa il Napoli a Verona I veneti non si arrendono, i rossoneri pugliesi dovranno soffrire ancora Rete-fantasma di Luppi beffa il Napoli a Verona Carmignani ha respinto il pallone che forse aveva già superato la linea di porta Una traversa di Cane ed un rigore (un "mani" di Landini) perdonato ai napoletani Verona 1 Napoli 0 VERONA: Giacomi 6; Nanni 6, Sirena 7; Cozzi 6, Bet 7, Mascalaito 7; Franzot 7, Maddè 6, Luppi 6, Zaccarelli 7, Castronovo 6 (dal 58' Pace 6). NAPOLI: Carmignani 6; Ripari 6; Pogliana 6; Landini 6, Puriziano 6, Orlandini 6; Cane 7, Montefusco 6 (dal 46' Albano 6), Clerici 7, Esposito 7, Braglia 6. ARBITRO: R. Lattanzi 6. RETE: Luppi al 33'. (Dal nostro inviato speciale) Verona, 21 aprile. Il gol della speranza per il Verona porta la firma di Luppi, un gol strano, che ha fatto discutere assai i giocatori napoletani e che soltanto la moviola potrà mettere a fuoco. L'episodio cruciale dell'incontro si è verificato poco dopo la mezz'ora — il 33' per l'esattezza — quando su un calcio di punizione di Maddè raccolto da Zaccarelli si è avuto un cross sul quale sono intervenuti di testa dapprima Bet quindi Luppi: sull'intervento dell'ex granata la palla è andata a sbattere sul palo alla sinistra di Carmignani, tornando indietro. Il portiere azzurro è stato lesto a darle una manata ma nel contempo Lattanzi ha fischiato: per lui il pallone era andato oltre la linea. Il guardialinee, in verità meglio piazzato frontalmente, era rimasto fermo e soltanto quando ha visto Lattanzi avviarsi deciso verso la metà campo ha alzato la bandierina convalidando a sua volta la marcatura. Tutta la partita ruota attorno a quel gol: era valido o meno? Noi abbiamo avuto l'impressione che Carmignani avesse ribattuto la sfera prima che questa andasse oltre la linea ma, considerata la distanza, è anche possibile che abbia visto giusto Lattanzi. Sul piano pratico, nonostante le ferme proteste di Vinicio («Ci ha condannati un gol fantasma — ha detto — non meritavamo di perdere, avendo tenuto in pugno la partita») il risultato non può essere messo in discussione anche se il Verona ha risentito oltre il dovuto dell'assenza di Zigani mentre il Napoli può recriminare su una traversa colpita da Cane all'inizio della gara. Gli uomini di Cade nel complesso sono stati più intraprendenti e anche se la loro manovra nella ripresa si è fatta confusa — Zaccarelli è calato sensibilmente dopo un primo tempo pregevole, risentendo della partita giocata mercoledì in Germania — sono andati sovente vicini al raddoppio bilanciando la traversa di Cane con un «mani» di Landini, su azione Zaccarelli-Luppi, non rilevato dall'arbitro. Un umani» nettissimo in piena area, che ha fermato l'azione gialloblù. Con la filosofia che lo con¬ traddistingue Cade ha commentato: «Per me era gol, se così non fosse, ebbene l'arbitro ci avrebbe compensato di tante ingiustizie capitateci nel corso del campionato: "mani" come quello di Landini a noi sono costati rigori decisivi». Il Verona dunque torna a sperare: anche oggi ha fornito una prova di orgoglio e se avesse avuto Zigani probabilmente il suo bottino non sarebbe stato messo in discussione. Ha sprecato invece molte occasioni, cosa che non dovrà ripetere domenica nel turno forse decisivo di Bologna, dovendo nel contempo il Foggia, concorrente diretto per la salvezza, rendere visita al Napoli. Gli azzurri di Vinicio, privi di Juliano, Vavassori e Zurlini hanno avuto in Clerici e Cane gli elementi più continui e pericolosi: il centravanti ha tirato da tutte le posizioni senza fortuna, il negro si è visto respingere un insidioso colpo di testa dalla traversa. Cane ha avuto un irriducibile avversario in Sirena mentre Bet con Braglia ha goduto di eccessiva libertà tanto da rivelarsi utilissimo assieme al terzino nel gioco dì rimessa. Non per niente è stato partecipe dell'azione decisiva, quella del gol di Luppi. L'ex granata, ristabilitosi da una infiammazione ai reni che rischiava di troncargli la carriera, è tornato forte come un torello: gli è mancato l'appoggio di Zigoni, comunque il suo gol l'ha fatto. Una rete che in questa circostanza vale davvero tanto per le speranze del Verona. Giorgio Gandolfi

Luoghi citati: Bologna, Germania, Landini, Napoli, Verona