Silvestri: "E' colpa nostra lotteremo sino alla fine,,

Silvestri: "E' colpa nostra lotteremo sino alla fine,, Silvestri: "E' colpa nostra lotteremo sino alla fine,, (Dal nostro inviato speciale) Pisa, 24 marzo. Se gli occhi sono davvero lo specchio dell'anima, come vuole la tradizione, quelli di Silvestri dicono tutto. La disperazione è evidente, anche se le parole dell'allenatore consentono ancora qualche speranza. Intorno, i giocatori ascoltano a testa bassa, stravolti dalla fatica e dell'amarezza, mentre i diecimila tifosi, arrotolati mestamente i bandieroni, se ne vanno senza neppure imprecare contro l'arbitro e la sorte. Il loro sarà un tristissimo ritorno, ma sempre niente di tanto spiacevole in confronto a quello di Silvestri, Berrino e Fossati. ■• Se andremo in serie B sarà anche colpa nostra — spiega Silvestri —. Non si può permettere ad un avversario di trovarsi liberissimo in area e segnare. Non parliamo poi del secondo gol: i miei gridano fallo di Toschi e si fermano aspettando il fischio dell'arbitro che non arriva. In questa categoria non si possono concedere certi vantaggi. Inoltre, abbiamo fuori Corradi e Bardon, siamo costretti a far giocare i ragazzini. Cosa possiamo fare, adesso? Continuare a lottare, sperare fino alla conclusione di questo disgraziato campionato. Sulla partita non fatemi dire altro ». E' chiaro che Silvestri ha parecchie cose da rimproverare ai suoi, specialmente per quanto riguarda la difesa, in particolare sul secondo gol del Cesena. «Toschi mi ha trattenuto per la maglia — dice Rossetti — ed ha potuto così sfuggirmi. Ci siamo fermati tutti, pensando che l'arbitro fermasse l'azione. Invece, niente: così abbiamo perso la partita ». Rosato non cerca neppure di spiegare, ormai il guaio è fatto: ■< Non potevo lasciare Bertarelli per andare su Savoldi. Mi spiace, perché in queste condizioni non mi ci sono mai trovato in tutta la mia carriera. E mi spiace soprattutto per il pubblico, che è meraviglioso. Ama troppo la squadra, ma proprio per questo motivo può diventare cattivo, se non facciamo in fretta a risollevarci ». Corso preferisce non fare commenti, dice soltanto: « Il mio tiro è stato respinto da Cera, può darsi che dopo Mariani abbia toccato il pallone con la mano. Ma ormai non ha più importanza ». Dall'altra parte, urla di gioia, l'entusiasmo più scatenato. Borsellini cerca di restare calmo e commenta: « Ho messo Festa su Corso, sicuro che lo avrebbe stroncato sul piano del ritmo. Bene la mia squadra, anche se a volte si è stretta troppo al centro. E' stato piuttosto facile perché il Genoa non aveva punte pericolose, mancava di Corradi e Bordon. Per mio conto, il risultato non è mai stato seriamente in discussione. I miei dicono che Mariani ha colpito il pallone con una mano prima segnare, ma io non discuto mai le decisioni dell'arbitro ». Tutto giusto, ma non c'è niente di meglio che una vittoria per far tacere tutte le polemiche, b. b. Silvestri: "E' colpa nostra lotteremo sino alla fine,, Silvestri: "E' colpa nostra lotteremo sino alla fine,, (Dal nostro inviato speciale) Pisa, 24 marzo. Se gli occhi sono davvero lo specchio dell'anima, come vuole la tradizione, quelli di Silvestri dicono tutto. La disperazione è evidente, anche se le parole dell'allenatore consentono ancora qualche speranza. Intorno, i giocatori ascoltano a testa bassa, stravolti dalla fatica e dell'amarezza, mentre i diecimila tifosi, arrotolati mestamente i bandieroni, se ne vanno senza neppure imprecare contro l'arbitro e la sorte. Il loro sarà un tristissimo ritorno, ma sempre niente di tanto spiacevole in confronto a quello di Silvestri, Berrino e Fossati. ■• Se andremo in serie B sarà anche colpa nostra — spiega Silvestri —. Non si può permettere ad un avversario di trovarsi liberissimo in area e segnare. Non parliamo poi del secondo gol: i miei gridano fallo di Toschi e si fermano aspettando il fischio dell'arbitro che non arriva. In questa categoria non si possono concedere certi vantaggi. Inoltre, abbiamo fuori Corradi e Bardon, siamo costretti a far giocare i ragazzini. Cosa possiamo fare, adesso? Continuare a lottare, sperare fino alla conclusione di questo disgraziato campionato. Sulla partita non fatemi dire altro ». E' chiaro che Silvestri ha parecchie cose da rimproverare ai suoi, specialmente per quanto riguarda la difesa, in particolare sul secondo gol del Cesena. «Toschi mi ha trattenuto per la maglia — dice Rossetti — ed ha potuto così sfuggirmi. Ci siamo fermati tutti, pensando che l'arbitro fermasse l'azione. Invece, niente: così abbiamo perso la partita ». Rosato non cerca neppure di spiegare, ormai il guaio è fatto: ■< Non potevo lasciare Bertarelli per andare su Savoldi. Mi spiace, perché in queste condizioni non mi ci sono mai trovato in tutta la mia carriera. E mi spiace soprattutto per il pubblico, che è meraviglioso. Ama troppo la squadra, ma proprio per questo motivo può diventare cattivo, se non facciamo in fretta a risollevarci ». Corso preferisce non fare commenti, dice soltanto: « Il mio tiro è stato respinto da Cera, può darsi che dopo Mariani abbia toccato il pallone con la mano. Ma ormai non ha più importanza ». Dall'altra parte, urla di gioia, l'entusiasmo più scatenato. Borsellini cerca di restare calmo e commenta: « Ho messo Festa su Corso, sicuro che lo avrebbe stroncato sul piano del ritmo. Bene la mia squadra, anche se a volte si è stretta troppo al centro. E' stato piuttosto facile perché il Genoa non aveva punte pericolose, mancava di Corradi e Bordon. Per mio conto, il risultato non è mai stato seriamente in discussione. I miei dicono che Mariani ha colpito il pallone con una mano prima segnare, ma io non discuto mai le decisioni dell'arbitro ». Tutto giusto, ma non c'è niente di meglio che una vittoria per far tacere tutte le polemiche, b. b.

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