JUVE A VERONA ZERO IN ATTACCO

JUVE A VERONA ZERO IN ATTACCO Pareggio senza reti, dovuto soltanto all' impegno della difesa JUVE A VERONA ZERO IN ATTACCO Nemmeno un tiro in porta dei bianconeri - Anastasi e Altafini (poi Bettega) sempre bloccati - Difficoltà anche a centrocampo - Una "traversa" di Zigoni Verona 0 Juventus 0 VERONA: Giacomi 6; Cozzi 7, Sirena 7; Busatta 8, Bet 7, Mascalaito 7; Maddè 6, Mazzanti 6 (dal 77' Franzot S.V.), Luppi 6, Zaccarelli 6, Zigoni 8. JUVENTUS: Zolf 7; Spinosi 7, Marchetti 6; Furino 7; Salvadorè 6, Morirli G; Causlo 7, Cuccureddu 6, Anastasi 5, Capello 5, Altafini 5 (dal 46' Bettega 5). ARBITRO: Serafini 5. (Dal nostro inviato speciale) Verona, 24 marzo. La Juventus può ringraziare lo spirito «provinciale» dei suoi difensori (più Furino) che si sono battuti allo spasimo su Zigoni, Luppi e sugli altri veronesi avanzanti a turno, per questo sofferto pareggio al «Bentegodi» al termine di una partita che l'ha vista spesso in difficoltà a centrocampo e addirittura inesistente a livello delle punte. Vycpalek ha tentato nel primo tempo la coppia Altafini-Anastasi e nel secondo ha sostituito Jose con Bettega, ma i risultati sono stati sempre modesti. Giacomi, il quasi esordiente portiere gialloblù, ha svolto soltanto ordinaria amministrazione, uscendo peraltro con bella sicurezza su alcuni cross. Tiri, nulla: la Juve si è fatta pericolosa solo in due occasioni, prima con Altafini, la cui botta è stata deviata sul fondo da Bet e nella ripresa con Causio il quale ha concluso una lunga azione personale con un tocco intelligente ma troppo fiacco per avere successo. Il Verona, sia pure affannosamente, ha almeno cercato di fare qualcosa in area avversaria, ma ha trovato una difesa che si è arrangiata alla meglio, ed ha pure «incontrato» una favolosa traversa quando nel finale Zigoni, liberatosi di Morini, è riuscito a battere a rete con rara potenza. Il giudizio negativo sulla forza d'attacco bianconera chiama in causa sia le punte che i centrocampisti: servizi «puliti» in avanti se ne sono visti pochi, considerato che Causio, pur meritando il «7» in pagella per l'impegno profuso, ha giocato soprattutto per se stesso cercando ben poco la collaborazione dei colleghi forse convinto della loro giornata-no. Un punto contro un Verona così deciso e convinto non è certo da disprezzare, pur considerando la vittoria concomitante della Lazio. Preoccupa comunque il tono generale dei bianconeri, che mai sono riusciti a prendere la partita in pugno. Può darsi che Salvadore e colleghi temessero la forza di reazione dei veneti al punto da considerare il pareggio come un traguardo, ma non ci sembra questa la tattica migliore per raggiungere i biancazzurri di Lenzini i quali bene o male continuano la loro corsa. Le critiche al centrocampo juventino chiamano in causa Capello, che, al rientro dopo due settimane per il noto infortunio al naso non poteva evidentemente avere il ritmo suffl- ciente per una gara tirata come quella odierna. Capello ha finito per ripiegare davanti alla difesa riuscendo ben raramente a venir fuori con la palla e ad appoggiare gli avanti. Questo lavoro è così finito tutto sulle spalle di Furino che ha lottato come sempre al massimo delle energie, e di Cuccureddu il quale ha alternato buoni spunti con evidenti incertezze. Causio, come si è detto, ha giocato un po' da ala e un po' rientrando al centro, ma sempre con spunti individuali magari belli e da applausi però scarsamente efficaci in riferimento alla manovra collettiva. In avanti, Anastasi, Altafini (e poi Bettega) sono stati bloccati bene dai difensori gialloblù fra i quali hanno fatto spicco proprio i due marcatori, ovvero Bet che ha giocato prima su Anastasi e poi su Bettega, e il giovane Cozzi, un ragazzo che due anni fa giocava nel Civitavecchia , il quale si è battuto prima su Altafini senza lasciarsi intimidire dalla fama dell'avversario e poi su Anastasi. Il Verona ha impressionato per la buona tenuta atletica, a conferma di quanto sia valido il lavoro del trainer Cade, anche se in avanti come già accennato ha trovato una Juventus molto chiusa, dura ed attenta. Zigoni al rientro dopo molte polemiche (com'è noto Cade voleva anticipare i tempi, mentre il giocatore si dimostrava perplesso sulla propria condizione fisica) si è battuto con la solita caparbietà, considerando che si trovava di fronte la sua ex squadra. I suoi duelli con Morini hanno fatto scintille, e l'incerto arbitro Serafini ha finito per ammonirli entrambi quando lo meritava soltanto il giocatore del Verona che aveva reagito con una pallonata ad un intervento piuttosto rude dell'avversario, mentre Morini sarebbe stato da richiamare in precedenza per invitarlo ad interventi meno vigorosi. E' stata una battaglia quindi, e lo zero a zero perlomeno premia lo sforzo fisico di tutti i contendenti anche se per la Juventus questo giudizio può risultare poco soddisfacente. E' stato proprio Zigoni ad «accendere» il pubblico al terzo minuto con una favolosa azione personale che lo ha portato prima a liberarsi di Morini, quindi a saltare in corsa Salvadore per puntare su Zoff che ha deviato con bravura a terra la sua staffilata. Colta di sorpresa dallo scatto dell'attaccante avversa rio, la Juventus si è chiusa nella propria area, forse convinta di colpo della pericolosità dei gialloblù. Ancora un tiro alto di Zigoni al 9', una botta di Maddè oltre la traversa di Zoff un minuto dopo, quindi i bianconeri hanno cercato di reagire, organizzar* do il contropiede. Capello ha tentato di portarsi avanti, ma un suo tiro al quarto d'ora è stato ribattuto dai difensori, e sul contropiede dei veneti Zaccarelli con un lungo traversone basso ha «servito» Busatta sulla destra il cui tiro alto è stato parato con si curezza da Zoff. Di nuovo sotto la Juventus al 18' con un cross di Causo, la palla è finita ad Altafini che l'ha controllata bene e ha cercato di liberarsi di Bet che è però riuscito a deviare sul fondo, quasi sul montante. Per una decina di minuti i bianconeri hanno cercato di rovesciare il gioco nell'area avversaria. Alcuni scambi tra Anastasi ed Altafini non hanno avuto esito, poi si è riportato sotto il Verona con una palla lunga di Busatta per Zi goni, il quale ha tentato di rovesciare a rete, ma ha incontrato la barriera difensiva. I bianconeri si sono presentati all'inizio di ripresa con Bettega al posto di Altafini, ma la manovra d'attacco è ri¬ sultata egualmente inefficace. Roberto ha confermato di essere ormai più un uomo di manovra che una punta, per cui Anastasi si è trovato spesso a battersi da solo nel vivo della retroguardia avversaria. Al 6' proprio Anastasi svariando sulla sinistra ha centrato per Bettega che è arrivato tardi all'.oppuntamento, al quarto d'ora si è avuta l'azione personale di Causio il quale è partito dalla destra e dopo una conversione al centro ha tirato d'esterno, cercando di spiazzare Giacomi il quale però si è visto arrivare praticamente addosso un pallone lento e non difficile. Dal quarto d'ora l'aggressione del Verona si è fatta più continua. Prima Spinosi ha salvato in acrobazia su Busatta ben servito da un cross di Luppi, quindi su una manovra Zaccarelli-Zigoni, Luppi ha calciato al volo con prontezza ma ha incocciato da un metro il braccio di Spinosi: proteste dei veneti che reclamavano il rigore, mentre l'arbitro Serafini ha considerato involontario l'intervento del terzino. Il pubblico ha preso a incitare con maggiore veemenza i padroni di casa, i bianconeri hanno cercato di alleggerire la pressione alla mezz'ora con una puntata di Furino conclusa di testa da Capello dal fondo con parata di Giacomi quasi all'incrocio, quindi al 32' c'è stata l'ammonizione cor temporanea di Morini e Zigoni da parte dell'incerto Serafini. Dopo cinque minuti la più pericolosa azione dei veronesi. Manovra sulla destra fra Maddè e Franzot, centro, controllo e giravolta di Zigoni la cui staffilata è andata a rimbalzare contro la traversa bianconera con Zoff fuori causa. Il pericolo ha indotto i bianconeri a spostare il gioco nell'area avversaria, ma ancora una volta la scarsa spintp del centrocampo non ha consentito alla squadra di rendersi pericolosa nell'area veronese. Bruno Perucca Verona. Bet anticipa di testa Bettega in area (Telefoto) JUVE A VERONA ZERO IN ATTACCO Pareggio senza reti, dovuto soltanto all' impegno della difesa JUVE A VERONA ZERO IN ATTACCO Nemmeno un tiro in porta dei bianconeri - Anastasi e Altafini (poi Bettega) sempre bloccati - Difficoltà anche a centrocampo - Una "traversa" di Zigoni Verona 0 Juventus 0 VERONA: Giacomi 6; Cozzi 7, Sirena 7; Busatta 8, Bet 7, Mascalaito 7; Maddè 6, Mazzanti 6 (dal 77' Franzot S.V.), Luppi 6, Zaccarelli 6, Zigoni 8. JUVENTUS: Zolf 7; Spinosi 7, Marchetti 6; Furino 7; Salvadorè 6, Morirli G; Causlo 7, Cuccureddu 6, Anastasi 5, Capello 5, Altafini 5 (dal 46' Bettega 5). ARBITRO: Serafini 5. (Dal nostro inviato speciale) Verona, 24 marzo. La Juventus può ringraziare lo spirito «provinciale» dei suoi difensori (più Furino) che si sono battuti allo spasimo su Zigoni, Luppi e sugli altri veronesi avanzanti a turno, per questo sofferto pareggio al «Bentegodi» al termine di una partita che l'ha vista spesso in difficoltà a centrocampo e addirittura inesistente a livello delle punte. Vycpalek ha tentato nel primo tempo la coppia Altafini-Anastasi e nel secondo ha sostituito Jose con Bettega, ma i risultati sono stati sempre modesti. Giacomi, il quasi esordiente portiere gialloblù, ha svolto soltanto ordinaria amministrazione, uscendo peraltro con bella sicurezza su alcuni cross. Tiri, nulla: la Juve si è fatta pericolosa solo in due occasioni, prima con Altafini, la cui botta è stata deviata sul fondo da Bet e nella ripresa con Causio il quale ha concluso una lunga azione personale con un tocco intelligente ma troppo fiacco per avere successo. Il Verona, sia pure affannosamente, ha almeno cercato di fare qualcosa in area avversaria, ma ha trovato una difesa che si è arrangiata alla meglio, ed ha pure «incontrato» una favolosa traversa quando nel finale Zigoni, liberatosi di Morini, è riuscito a battere a rete con rara potenza. Il giudizio negativo sulla forza d'attacco bianconera chiama in causa sia le punte che i centrocampisti: servizi «puliti» in avanti se ne sono visti pochi, considerato che Causio, pur meritando il «7» in pagella per l'impegno profuso, ha giocato soprattutto per se stesso cercando ben poco la collaborazione dei colleghi forse convinto della loro giornata-no. Un punto contro un Verona così deciso e convinto non è certo da disprezzare, pur considerando la vittoria concomitante della Lazio. Preoccupa comunque il tono generale dei bianconeri, che mai sono riusciti a prendere la partita in pugno. Può darsi che Salvadore e colleghi temessero la forza di reazione dei veneti al punto da considerare il pareggio come un traguardo, ma non ci sembra questa la tattica migliore per raggiungere i biancazzurri di Lenzini i quali bene o male continuano la loro corsa. Le critiche al centrocampo juventino chiamano in causa Capello, che, al rientro dopo due settimane per il noto infortunio al naso non poteva evidentemente avere il ritmo suffl- ciente per una gara tirata come quella odierna. Capello ha finito per ripiegare davanti alla difesa riuscendo ben raramente a venir fuori con la palla e ad appoggiare gli avanti. Questo lavoro è così finito tutto sulle spalle di Furino che ha lottato come sempre al massimo delle energie, e di Cuccureddu il quale ha alternato buoni spunti con evidenti incertezze. Causio, come si è detto, ha giocato un po' da ala e un po' rientrando al centro, ma sempre con spunti individuali magari belli e da applausi però scarsamente efficaci in riferimento alla manovra collettiva. In avanti, Anastasi, Altafini (e poi Bettega) sono stati bloccati bene dai difensori gialloblù fra i quali hanno fatto spicco proprio i due marcatori, ovvero Bet che ha giocato prima su Anastasi e poi su Bettega, e il giovane Cozzi, un ragazzo che due anni fa giocava nel Civitavecchia , il quale si è battuto prima su Altafini senza lasciarsi intimidire dalla fama dell'avversario e poi su Anastasi. Il Verona ha impressionato per la buona tenuta atletica, a conferma di quanto sia valido il lavoro del trainer Cade, anche se in avanti come già accennato ha trovato una Juventus molto chiusa, dura ed attenta. Zigoni al rientro dopo molte polemiche (com'è noto Cade voleva anticipare i tempi, mentre il giocatore si dimostrava perplesso sulla propria condizione fisica) si è battuto con la solita caparbietà, considerando che si trovava di fronte la sua ex squadra. I suoi duelli con Morini hanno fatto scintille, e l'incerto arbitro Serafini ha finito per ammonirli entrambi quando lo meritava soltanto il giocatore del Verona che aveva reagito con una pallonata ad un intervento piuttosto rude dell'avversario, mentre Morini sarebbe stato da richiamare in precedenza per invitarlo ad interventi meno vigorosi. E' stata una battaglia quindi, e lo zero a zero perlomeno premia lo sforzo fisico di tutti i contendenti anche se per la Juventus questo giudizio può risultare poco soddisfacente. E' stato proprio Zigoni ad «accendere» il pubblico al terzo minuto con una favolosa azione personale che lo ha portato prima a liberarsi di Morini, quindi a saltare in corsa Salvadore per puntare su Zoff che ha deviato con bravura a terra la sua staffilata. Colta di sorpresa dallo scatto dell'attaccante avversa rio, la Juventus si è chiusa nella propria area, forse convinta di colpo della pericolosità dei gialloblù. Ancora un tiro alto di Zigoni al 9', una botta di Maddè oltre la traversa di Zoff un minuto dopo, quindi i bianconeri hanno cercato di reagire, organizzar* do il contropiede. Capello ha tentato di portarsi avanti, ma un suo tiro al quarto d'ora è stato ribattuto dai difensori, e sul contropiede dei veneti Zaccarelli con un lungo traversone basso ha «servito» Busatta sulla destra il cui tiro alto è stato parato con si curezza da Zoff. Di nuovo sotto la Juventus al 18' con un cross di Causo, la palla è finita ad Altafini che l'ha controllata bene e ha cercato di liberarsi di Bet che è però riuscito a deviare sul fondo, quasi sul montante. Per una decina di minuti i bianconeri hanno cercato di rovesciare il gioco nell'area avversaria. Alcuni scambi tra Anastasi ed Altafini non hanno avuto esito, poi si è riportato sotto il Verona con una palla lunga di Busatta per Zi goni, il quale ha tentato di rovesciare a rete, ma ha incontrato la barriera difensiva. I bianconeri si sono presentati all'inizio di ripresa con Bettega al posto di Altafini, ma la manovra d'attacco è ri¬ sultata egualmente inefficace. Roberto ha confermato di essere ormai più un uomo di manovra che una punta, per cui Anastasi si è trovato spesso a battersi da solo nel vivo della retroguardia avversaria. Al 6' proprio Anastasi svariando sulla sinistra ha centrato per Bettega che è arrivato tardi all'.oppuntamento, al quarto d'ora si è avuta l'azione personale di Causio il quale è partito dalla destra e dopo una conversione al centro ha tirato d'esterno, cercando di spiazzare Giacomi il quale però si è visto arrivare praticamente addosso un pallone lento e non difficile. Dal quarto d'ora l'aggressione del Verona si è fatta più continua. Prima Spinosi ha salvato in acrobazia su Busatta ben servito da un cross di Luppi, quindi su una manovra Zaccarelli-Zigoni, Luppi ha calciato al volo con prontezza ma ha incocciato da un metro il braccio di Spinosi: proteste dei veneti che reclamavano il rigore, mentre l'arbitro Serafini ha considerato involontario l'intervento del terzino. Il pubblico ha preso a incitare con maggiore veemenza i padroni di casa, i bianconeri hanno cercato di alleggerire la pressione alla mezz'ora con una puntata di Furino conclusa di testa da Capello dal fondo con parata di Giacomi quasi all'incrocio, quindi al 32' c'è stata l'ammonizione cor temporanea di Morini e Zigoni da parte dell'incerto Serafini. Dopo cinque minuti la più pericolosa azione dei veronesi. Manovra sulla destra fra Maddè e Franzot, centro, controllo e giravolta di Zigoni la cui staffilata è andata a rimbalzare contro la traversa bianconera con Zoff fuori causa. Il pericolo ha indotto i bianconeri a spostare il gioco nell'area avversaria, ma ancora una volta la scarsa spintp del centrocampo non ha consentito alla squadra di rendersi pericolosa nell'area veronese. Bruno Perucca Verona. Bet anticipa di testa Bettega in area (Telefoto)

Luoghi citati: Civitavecchia, Lazio, Verona