Naufragata la barca, tre giovani raggiungono la riva: uno annega

Naufragata la barca, tre giovani raggiungono la riva: uno annega Drammatica battuta di pesca alla Spezia Naufragata la barca, tre giovani raggiungono la riva: uno annega La vittima è uno studente di 17 anni - I due suoi compagni, saliti sulla scogliera, sono svenuti - Avevano nuotato nell'acqua gelida per circa mezz'ora - Appena si sono ripresi si sono rigettati in mare nella vana ricerca dell'amico - Il cadavere non è stato ancora ritrovato (Dal nostro corrispondente) Portovenere, 17 marzo. (f. c.) Una piccola barca a motore è naufragata, stamattina, tra Portovenere e le Cinque Terre. I tre giovani spezzini che erano a bordo hanno raggiunto la riva aggrappandosi a un pezzo di legno della barca. Quando, ormai allo stremo delle forze, hanno raggiunto la battigia, sono svenuti. Due si sono salvati, mentre il terzo, lo studente, di 17 anni, Marco Marini, è stato risucchiato dalla marea sparendo tra i flutti. Per tutta la giornata, le motovedette e un elicottero della Marina militare hanno perlustrato la fascia di mare del naufragio, ma il corpo del giovane non è stato ritrovato. Stamane all'alba, Marco Marini e i suoi amici Graziano Conti e Marco Andreano, entrambi ventiduenni, tutti abitanti alla periferia della Spezia, si sono recati al porticciolo di Portovenere. Appassionati di pesca, avevano deciso di effettuare una battuta al traino tra l'isola del Tino e la costa delle Cinque Terre. Alle sette, i tre amici sono saliti su una piccola barca spinta da un motore fuoribordo di quattro cavalli. Il mare era calmo e, un'ora dopo, l'imbarcazione è giunta nella zona antistante le località Rocce Rosse e Tramonti di Campiglia, poco lontane dalle Cinque Terre. A un certo punto, il canotto è finito contro uno scoglio: si è aperta una grossa falla e l'imbarcazione, dopo essersi impennata, si è rovesciata e i giovani sono finiti in acqua. L'Andreano, più esperto, ha sfilato una tavola di legno dalla barca e vi ha fatto appoggiare i due amici; subito dopo ha consigliato loro di liberarsi di tutti gli abiti: bisognava evitare il pericolo che gli indumenti si inzuppassero trascinandoli al fondo. Con non poche difficoltà, i tre si sono sostenuti al pezzo di legno, cercando di nuotare verso la riva, che distava un centinaio di metri. «In acqua, la temperatura era gelida — dirà poi l'Andreano — e, per lo sforzo di liberarci dagli indumenti, eravamo allo stremo delle forze. Comunque, non ci siamo persi d'animo; abbiamo cominciato, sempre attaccati al pezzo di legno, a dirigerci verso la scogliera. Abbiamo lottato contro il freddo per circa venti minuti, poi finalmente siamo riusciti a toccare terra. Ma, fatti alcuni passi, Graziano e io siamo stramazzati sulla sabbia privi di sensi. Siamo rimasti svenuti per qualche attimo. Quando mi sono ripreso, mi sono guardato intorno e non ho più visto Marco. Ricordo di averlo visto, prima di svenire, a riva. Pensavo che ce l'avessimo fatta tutti. Invece...». Appena ripresisi, i due giovani, ancora deboli, si sono gettati di nuovo in mare, rischiando di essere trascinati al fondo dalla forte corrente: volevano cercare Marco. Ma alla fine, visto che ogni tentativo era vano, sono tornati a terra. Con alcuni stracci trovati sulla spiaggia, si sono fasciati i piedi e hanno cominciato a inerpicarsi sulla scogliera. Dopo una dura marcia di un'ora e mezzo per raggiungere la più vicina locali¬ tà, hanno incontrato alcune persone. E' stato dato l'allarme e alle Rocce Rosse sono accorse motovedette della Finanza, del Centro addestramento nautico e sommozzatori della P. S. e dei vigili del fuoco. Dall'eliporto di Limi si è immediatamente levato in volo un elicottero della Marina che si è unito alle operazioni di ricerca. A tarda sera, però, le ricerche sono state sospese a causa dell'oscurità e saranno riprese domani mattina. Naufragata la barca, tre giovani raggiungono la riva: uno annega Drammatica battuta di pesca alla Spezia Naufragata la barca, tre giovani raggiungono la riva: uno annega La vittima è uno studente di 17 anni - I due suoi compagni, saliti sulla scogliera, sono svenuti - Avevano nuotato nell'acqua gelida per circa mezz'ora - Appena si sono ripresi si sono rigettati in mare nella vana ricerca dell'amico - Il cadavere non è stato ancora ritrovato (Dal nostro corrispondente) Portovenere, 17 marzo. (f. c.) Una piccola barca a motore è naufragata, stamattina, tra Portovenere e le Cinque Terre. I tre giovani spezzini che erano a bordo hanno raggiunto la riva aggrappandosi a un pezzo di legno della barca. Quando, ormai allo stremo delle forze, hanno raggiunto la battigia, sono svenuti. Due si sono salvati, mentre il terzo, lo studente, di 17 anni, Marco Marini, è stato risucchiato dalla marea sparendo tra i flutti. Per tutta la giornata, le motovedette e un elicottero della Marina militare hanno perlustrato la fascia di mare del naufragio, ma il corpo del giovane non è stato ritrovato. Stamane all'alba, Marco Marini e i suoi amici Graziano Conti e Marco Andreano, entrambi ventiduenni, tutti abitanti alla periferia della Spezia, si sono recati al porticciolo di Portovenere. Appassionati di pesca, avevano deciso di effettuare una battuta al traino tra l'isola del Tino e la costa delle Cinque Terre. Alle sette, i tre amici sono saliti su una piccola barca spinta da un motore fuoribordo di quattro cavalli. Il mare era calmo e, un'ora dopo, l'imbarcazione è giunta nella zona antistante le località Rocce Rosse e Tramonti di Campiglia, poco lontane dalle Cinque Terre. A un certo punto, il canotto è finito contro uno scoglio: si è aperta una grossa falla e l'imbarcazione, dopo essersi impennata, si è rovesciata e i giovani sono finiti in acqua. L'Andreano, più esperto, ha sfilato una tavola di legno dalla barca e vi ha fatto appoggiare i due amici; subito dopo ha consigliato loro di liberarsi di tutti gli abiti: bisognava evitare il pericolo che gli indumenti si inzuppassero trascinandoli al fondo. Con non poche difficoltà, i tre si sono sostenuti al pezzo di legno, cercando di nuotare verso la riva, che distava un centinaio di metri. «In acqua, la temperatura era gelida — dirà poi l'Andreano — e, per lo sforzo di liberarci dagli indumenti, eravamo allo stremo delle forze. Comunque, non ci siamo persi d'animo; abbiamo cominciato, sempre attaccati al pezzo di legno, a dirigerci verso la scogliera. Abbiamo lottato contro il freddo per circa venti minuti, poi finalmente siamo riusciti a toccare terra. Ma, fatti alcuni passi, Graziano e io siamo stramazzati sulla sabbia privi di sensi. Siamo rimasti svenuti per qualche attimo. Quando mi sono ripreso, mi sono guardato intorno e non ho più visto Marco. Ricordo di averlo visto, prima di svenire, a riva. Pensavo che ce l'avessimo fatta tutti. Invece...». Appena ripresisi, i due giovani, ancora deboli, si sono gettati di nuovo in mare, rischiando di essere trascinati al fondo dalla forte corrente: volevano cercare Marco. Ma alla fine, visto che ogni tentativo era vano, sono tornati a terra. Con alcuni stracci trovati sulla spiaggia, si sono fasciati i piedi e hanno cominciato a inerpicarsi sulla scogliera. Dopo una dura marcia di un'ora e mezzo per raggiungere la più vicina locali¬ tà, hanno incontrato alcune persone. E' stato dato l'allarme e alle Rocce Rosse sono accorse motovedette della Finanza, del Centro addestramento nautico e sommozzatori della P. S. e dei vigili del fuoco. Dall'eliporto di Limi si è immediatamente levato in volo un elicottero della Marina che si è unito alle operazioni di ricerca. A tarda sera, però, le ricerche sono state sospese a causa dell'oscurità e saranno riprese domani mattina.

Persone citate: Andreano, Campiglia, Graziano Conti, Marco Marini

Luoghi citati: Portovenere