Retroscena d'una crisi
Retroscena d'una crisi Retroscena d'una crisi (Segue dalla la pagina) anche per aver ordinato le repressioni più spieiate contro i partigiani, per aver organizzato complotti contro i governi degli Stati vicini alle colonie portoghesi e contro i diligenti dei movimenti di liberazione. Il successo del libro (50 mila copie in due settimane) favorevole a una soluzione politica del conflitto, sia pure in modo assai articolato, era scontato sia per la notorietà del personaggio, sia per il soggetto scelto; ma chi ha voluto capire ha capito benissimo che gli sviluppi del «caso» riguardavano soltanto gli esponenti più oltranzisti e meno oltranzisti del regime neofascista di Marcelo Caetano. Ci si chiede se accadrà qualcosa e la domanda, oggi, riguarda quasi esclusivamente i gruppi di potere che dominano nel Paese: governo, partito unico, polizia segreta, «élite» dell'industria e del latifondo, banche e la «Cuf», il maggiore monopolio. E' un «discorso tra iniziati», perché tra la maggioranza dei cittadini, al di là di non prestarsi a farse come quella delle elezioni, non può accade¬ re niente (quando accadrà qualcosa, si potrà veramente parlare di una «svolta»). Ma è un discorso che può farsi anche molto duro, perché la lolla per il potere, cominciata con la morte di Salazar, in realtà non è mai finita, nonostante il compromesso tra ultra-conservatori e conservatori che nel settembre del '68 portò alla presidenza del consiglio Marcelo Caetano. L'equilibrio attuale, assai precario, è tutto basalo sui rapporti di forza. Pur tra mille contraddizioni, all'inizio del suo mandato Caetano appoggiò una certa linea liberaleggiante nei confronti del Mercato Comune e qualche iniziativa verso l'industrializzazione leggera. Le modeste aperture scatenarono tra gli «ultras» malumori violentissimi. Costretto a destreggiarsi, Caetano riuscì a portare avanti per qualche anno un'abile tattica temporeggiatrice; poi, il voltafaccia, non brusco ma lento, sottile ed insinuante, com'è nello stile dell'uomo. Risultato di queste contraddizioni: il caso Spinola e i suoi sviluppi, mentre la guerra nelle colonie continua. i. g- Retroscena d'una crisi Retroscena d'una crisi (Segue dalla la pagina) anche per aver ordinato le repressioni più spieiate contro i partigiani, per aver organizzato complotti contro i governi degli Stati vicini alle colonie portoghesi e contro i diligenti dei movimenti di liberazione. Il successo del libro (50 mila copie in due settimane) favorevole a una soluzione politica del conflitto, sia pure in modo assai articolato, era scontato sia per la notorietà del personaggio, sia per il soggetto scelto; ma chi ha voluto capire ha capito benissimo che gli sviluppi del «caso» riguardavano soltanto gli esponenti più oltranzisti e meno oltranzisti del regime neofascista di Marcelo Caetano. Ci si chiede se accadrà qualcosa e la domanda, oggi, riguarda quasi esclusivamente i gruppi di potere che dominano nel Paese: governo, partito unico, polizia segreta, «élite» dell'industria e del latifondo, banche e la «Cuf», il maggiore monopolio. E' un «discorso tra iniziati», perché tra la maggioranza dei cittadini, al di là di non prestarsi a farse come quella delle elezioni, non può accade¬ re niente (quando accadrà qualcosa, si potrà veramente parlare di una «svolta»). Ma è un discorso che può farsi anche molto duro, perché la lolla per il potere, cominciata con la morte di Salazar, in realtà non è mai finita, nonostante il compromesso tra ultra-conservatori e conservatori che nel settembre del '68 portò alla presidenza del consiglio Marcelo Caetano. L'equilibrio attuale, assai precario, è tutto basalo sui rapporti di forza. Pur tra mille contraddizioni, all'inizio del suo mandato Caetano appoggiò una certa linea liberaleggiante nei confronti del Mercato Comune e qualche iniziativa verso l'industrializzazione leggera. Le modeste aperture scatenarono tra gli «ultras» malumori violentissimi. Costretto a destreggiarsi, Caetano riuscì a portare avanti per qualche anno un'abile tattica temporeggiatrice; poi, il voltafaccia, non brusco ma lento, sottile ed insinuante, com'è nello stile dell'uomo. Risultato di queste contraddizioni: il caso Spinola e i suoi sviluppi, mentre la guerra nelle colonie continua. i. g-
Persone citate: Marcelo Caetano, Salazar, Spinola
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