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Non hanno ancora fissato il riscatto i rapitori del commerciante lodigiano Non hanno ancora fissato il riscatto i rapitori del commerciante lodigiano (Dal nostro corrispondente) Lodi, 3 marzo. (p. c.) I rapitori del ragionier Emilio Baroni, il facoltoso commerciantt di formaggi di 33 anni, sposato e padre di un bambino di 10 mesi, sequestrato venerdì alle 2,20 mentre rientrava nella sua villa di Lodi, non hanno ancora fatto conoscere le condizioni per il riscatto. Probabilmente presumono che il telefono della villa Baroni sia sotto controllo. La casa della famiglia Baroni sino a ieri era meta di visite di parenti e conoscenti che cercavano di rincuorare con la loro presenza i genitori del rapito e la moglie Luisa Raimondi di 25 anni; oggi nella villetta non ci sono state visite per l'impossibilità di circolare in auto. Nella casa è, invece, costante la presenza di monsignor Pietro Esposti parroco del rione. In mancan- a a e n l a i za di telefonate, si presume che i rapitori si pongano in contatto epistolare. La famiglia Buroni ritiene che i rapitori attendano un momento propizio. I parenti del sequestrato, dopo aver evitato qualsiasi incontro con i funzionari della squadra mobile e dei carabinieri, stamune hanno fatto pervenire a una agenzia di stampa un messaggio in modo che venga inoltrato a tutti i giornali col legati. Ecco il testo del messaggio. «La famiglia Baroni resta in ansiosa attesa, da venerdì, di un segno da parte dei detentori del suo Emilio e fa accorato invito ai giornali di desistere da ogni illazione su notizie che non siano eventualmente fornite in successive comunicazioni puntualizzanti e che comunque saranno re I dalle nell'interesse esclusivo - \ del suo carissimo Emilio che vorrebbe riabbracciare al più presto». Non è una vera e propria richiesta di silenzio stampa ma è probabile che la stessa avverrà nelle prossime ore con una conferenza ai giorna listi tenuta da un avvocato di Lodi, incaricato di tutelare gli interessi della famiglia Baroni. Non hanno ancora fissato il riscatto i rapitori del commerciante lodigiano Non hanno ancora fissato il riscatto i rapitori del commerciante lodigiano (Dal nostro corrispondente) Lodi, 3 marzo. (p. c.) I rapitori del ragionier Emilio Baroni, il facoltoso commerciantt di formaggi di 33 anni, sposato e padre di un bambino di 10 mesi, sequestrato venerdì alle 2,20 mentre rientrava nella sua villa di Lodi, non hanno ancora fatto conoscere le condizioni per il riscatto. Probabilmente presumono che il telefono della villa Baroni sia sotto controllo. La casa della famiglia Baroni sino a ieri era meta di visite di parenti e conoscenti che cercavano di rincuorare con la loro presenza i genitori del rapito e la moglie Luisa Raimondi di 25 anni; oggi nella villetta non ci sono state visite per l'impossibilità di circolare in auto. Nella casa è, invece, costante la presenza di monsignor Pietro Esposti parroco del rione. In mancan- a a e n l a i za di telefonate, si presume che i rapitori si pongano in contatto epistolare. La famiglia Buroni ritiene che i rapitori attendano un momento propizio. I parenti del sequestrato, dopo aver evitato qualsiasi incontro con i funzionari della squadra mobile e dei carabinieri, stamune hanno fatto pervenire a una agenzia di stampa un messaggio in modo che venga inoltrato a tutti i giornali col legati. Ecco il testo del messaggio. «La famiglia Baroni resta in ansiosa attesa, da venerdì, di un segno da parte dei detentori del suo Emilio e fa accorato invito ai giornali di desistere da ogni illazione su notizie che non siano eventualmente fornite in successive comunicazioni puntualizzanti e che comunque saranno re I dalle nell'interesse esclusivo - \ del suo carissimo Emilio che vorrebbe riabbracciare al più presto». Non è una vera e propria richiesta di silenzio stampa ma è probabile che la stessa avverrà nelle prossime ore con una conferenza ai giorna listi tenuta da un avvocato di Lodi, incaricato di tutelare gli interessi della famiglia Baroni.