La Roma più decisa il Genoa si arrende di Mario Bianchini
La Roma più decisa il Genoa si arrende La Roma più decisa il Genoa si arrende I rossoblu, dopo un buon primo tempo, si sono lasciati sorprendere da Spadoni e Prati Roma Genoa 2 0 ROMA: Ginulfi 6; Negrisolo 7, Rocca 6; Morini 7, Santarini 7, Batistoni 6; Orazi 8, Domenghini 5, Prati 6, Cordova 6, Spadoni 6. GENOA: Spalazzi 7; Mangioni 6, Della Bianchina 5; Maselli 6, Rosato 6, Garbarini 6; Mendoza 7, Bittolo 6, Pruzzo 6, Simoni 7 (dal 72' Perotti s.v.), Bordon 5. ARBITRO: Lazzaroni 6. RETI: Spadoni al 62' e Prati al 75'. (Nostro servizio particolare) Roma, 3 marzo. Lo spareggio-salvezza fra Roma e Genoa si è risolto a favore dei giallorossi di Liedholm apparsi più decisi a prendersi i due preziosissimi punti. I rossoblu soltanto nel primo tempo sono riusciti a contrastare con un certo successo la confusa offensiva avversaria. Nella foga di raggiungere il bersaglio, la Roma si è proiettata avanti anche con i difensori finendo per favorire i genoani che si difendevano con ordine. Con un po' di fortuna, la squadra di Silvestri pericolosa in contropiede, avrebbe potuto addirittura portarsi in vantaggio con Pruzzo e Bordon che non sono riusciti a sfruttare due ottime occasioni. Per la verità sono stati i soli pericoli corsi da Ginulfi. Molto più impegnato è stato in seguito Spalazzi che in un paio di occasioni, su tiri di Domenghini e Negrisolo, ha salvato con strepitosi interventi la sua rete. La manovra dei giallorossi appariva quasi perfetta fino al limite dell'area di rigore, ma si perdeva al momento di concludere in gol. L'assillo di conquistare il successo a tutti i costi, ha contribuito a creare un certo affanno nelle file romaniste a cui è mancata in parte la regie dì Cordova. Alla distanza, però, i genoani non hanno saputo più contenere la pressante offensiva avversaria condotta ad un ritmo sempre più accelerato per merito soprattutto di Orazi (il migliore in campo), Negrisolo e Morini. Quando Simoni e Mendoza, encomiabili per la loro tenacia, hanno ceduto alla fatica, la Roma ha trovato la via per il primo gol giunto al 64': Orazi si batteva ostinatamente su una palla al limite dell'area, passava a Prati che allungava astutamente verso Spadoni il quale centrava il bersaglio con un fortissimo tiro in diagonale scagliato da corta distanza. La reazione genoana si è fatta attendere inutilmente. Ai giovani di Silvestri sono mancate calma ed efficienza per tentare di riequilibrare le sorti della partita. Specialmente in questa fase si è avvertita l'assenza di Corso costretto a dichiarare forfait pochi minuti prima di scendere in campo a causa di un forte dolore riacutizzatosi al ginocchio destro in fase di riscaldamento. L'inatteso contrattempo ha mandato all'aria i piani di Silvestri costrette ad adottare una soluzione di emergenza all'ultimo momento. Con una rete al passivo, il Genoa ha ceduto quasi di schianto e al 73' ha subito la seconda rete. Prati, apparso più vivace di precedenti occasioni, si esibiva in un dribbling vincente e a quasi 20 metri lasciava partire un preciso pallone che si infilava all'incrocio dei pali nonostante il disperato tentativo di Spalazzi. Mario Bianchini La Roma più decisa il Genoa si arrende La Roma più decisa il Genoa si arrende I rossoblu, dopo un buon primo tempo, si sono lasciati sorprendere da Spadoni e Prati Roma Genoa 2 0 ROMA: Ginulfi 6; Negrisolo 7, Rocca 6; Morini 7, Santarini 7, Batistoni 6; Orazi 8, Domenghini 5, Prati 6, Cordova 6, Spadoni 6. GENOA: Spalazzi 7; Mangioni 6, Della Bianchina 5; Maselli 6, Rosato 6, Garbarini 6; Mendoza 7, Bittolo 6, Pruzzo 6, Simoni 7 (dal 72' Perotti s.v.), Bordon 5. ARBITRO: Lazzaroni 6. RETI: Spadoni al 62' e Prati al 75'. (Nostro servizio particolare) Roma, 3 marzo. Lo spareggio-salvezza fra Roma e Genoa si è risolto a favore dei giallorossi di Liedholm apparsi più decisi a prendersi i due preziosissimi punti. I rossoblu soltanto nel primo tempo sono riusciti a contrastare con un certo successo la confusa offensiva avversaria. Nella foga di raggiungere il bersaglio, la Roma si è proiettata avanti anche con i difensori finendo per favorire i genoani che si difendevano con ordine. Con un po' di fortuna, la squadra di Silvestri pericolosa in contropiede, avrebbe potuto addirittura portarsi in vantaggio con Pruzzo e Bordon che non sono riusciti a sfruttare due ottime occasioni. Per la verità sono stati i soli pericoli corsi da Ginulfi. Molto più impegnato è stato in seguito Spalazzi che in un paio di occasioni, su tiri di Domenghini e Negrisolo, ha salvato con strepitosi interventi la sua rete. La manovra dei giallorossi appariva quasi perfetta fino al limite dell'area di rigore, ma si perdeva al momento di concludere in gol. L'assillo di conquistare il successo a tutti i costi, ha contribuito a creare un certo affanno nelle file romaniste a cui è mancata in parte la regie dì Cordova. Alla distanza, però, i genoani non hanno saputo più contenere la pressante offensiva avversaria condotta ad un ritmo sempre più accelerato per merito soprattutto di Orazi (il migliore in campo), Negrisolo e Morini. Quando Simoni e Mendoza, encomiabili per la loro tenacia, hanno ceduto alla fatica, la Roma ha trovato la via per il primo gol giunto al 64': Orazi si batteva ostinatamente su una palla al limite dell'area, passava a Prati che allungava astutamente verso Spadoni il quale centrava il bersaglio con un fortissimo tiro in diagonale scagliato da corta distanza. La reazione genoana si è fatta attendere inutilmente. Ai giovani di Silvestri sono mancate calma ed efficienza per tentare di riequilibrare le sorti della partita. Specialmente in questa fase si è avvertita l'assenza di Corso costretto a dichiarare forfait pochi minuti prima di scendere in campo a causa di un forte dolore riacutizzatosi al ginocchio destro in fase di riscaldamento. L'inatteso contrattempo ha mandato all'aria i piani di Silvestri costrette ad adottare una soluzione di emergenza all'ultimo momento. Con una rete al passivo, il Genoa ha ceduto quasi di schianto e al 73' ha subito la seconda rete. Prati, apparso più vivace di precedenti occasioni, si esibiva in un dribbling vincente e a quasi 20 metri lasciava partire un preciso pallone che si infilava all'incrocio dei pali nonostante il disperato tentativo di Spalazzi. Mario Bianchini
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