Morti nei Lager lapide a ricordo

Morti nei Lager lapide a ricordo " Dimenticare è una colpa „ Morti nei Lager lapide a ricordo E' stata inaugurata alla stazione di Porta Nuova - Discorsi dell'avv. Viglione e di Calcili Una lapide in ricordo dei deportati politici e razziali nei campi di sterminio è stata scoperta ieri mattina nell'atrio di Porta Nuova, da dove partirono i convogli di prigionieri. E' una tavola di alluminio, alta circa un metro e rappresenta, in un graffito di Renato Cagli, la figura di un prigioniero tra 11 filo spinato. La cerimonia, svoltasi sotto 11 patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte e del Comitato Regionale antifascista, ha avuto inizio alle 9,30, presenti alcune centinaia di persone. Molti gli aderenti all'Aned, l'associazione che raccoglie circa diecimila tra ex deportati e familiari riconoscibili per un fazzoletto grigio al collo. Dopo una breve introduzione dell'ing. Todros, presidente della sezione torinese, ha preso la parola il presidente del Consiglio Regionale del Piemonte aw. Viglione. Riferendosi all'Aned, egli ha sottolineato il valore dell'incontro, nell'ambito associativo, tra militanti di diversa fede per un comune impegno antifascista: « Gii ex deportati — ha detto — costituiscono un punto di riferimento, un monito sul significato della milizia politica nei momenti più difficili di lotta ». Dopo aver reso omaggio alla memoria dei Caduti, Viglione ha ravvisato nella cerimonia un'occasione per meditare sulle terribili conse .enze del nazifascismo e per ». proporle al giovani « molti dei quali — ha detto — a causa anche de. nostro ritegno non conoscono abbastanza questa tragica pagina della nostra storia ». Egli ha infine ricordato i fatti che diedero avvio all'ondata delle deportazioni: lo sciopero generale del marzo del '43, che, nato da rivendicazioni economiche, si trasformò ben presto in una dimostrazione di protesa contro il fascismo agonizzante, e quello dell'aprile '44, in seguito al quale furono internati centinaia di operai, partigiani e studenti. Tra questi anche numerosi ferrovieri, per avere sabotato i convogli germanici o favorito la fuga del prigionieri. Anche per il presidente dell'Aned, Calerli, la cerimonia rappresenta un invito alla rimeditazlone. « Il turbamento provocato dall'attuale clima dt violenza — ha detto — ci porta a riflettere sulla fragilità della democrazia e della libertà cosi dolorosamente conquistate Esse vanno difese giorno per giorno, respingendo ogni soluzione di forza. Occorre soprattutto non dimenticare, perché dimenticare è una colpa ». La cerimonia è proseguita nell'aula del Senato Subalpino dove ha preso la parola Gemma Guareschi, la madre di un giovane morto a Mauthausen.

Persone citate: Guareschi, Renato Cagli, Todros, Viglione

Luoghi citati: Piemonte