te Ferrari dietro a Peterson
te Ferrari dietro a Peterson Incidenti nella prima giornata di prove del G.P. di Spagna te Ferrari dietro a Peterson Lauda e Regazzoni, con le rinnovate 312-B3, al secondo e terzo posto - Brambilla esce di pista: illeso - Molto grave un commissario di percorso investito dal bolide di Denis Hulme (Dal nostro inviato speciale) Madrid, 26 aprile. Dopo quasi un mese d'intervallo torna il campionato del mondo di Formula uno. Appuntamento, questa volta, a Madrid, dove domenica si disputerà il Gran Premio di Spagna (90 giri di metri 3404 per un totale di 306 chilometri), prima gara dell'anno in Europa. Le tre prove finora svolte ci hanno portato alla ribalta altrettanti piloti: Hulme in Argentina, Flttipaldi in Brasile e Reutemann in Sudafrica. Con loro c'è Regazzoni, che con I piazzamenti sudamericani si trova al comando della classifica. SI tratta di una situazione di sostanziale equilibrio. L'erede di Stewart non è ancora comparso ed un gruppetto di vetture — McLaren, Brabham, Lotus e Ferrari — offre ai propri piloti possibilità di successo abbastanza simili. Ogni Gran Premio diventa un'incognita e questo rende più avvincente II campionato, in cui il fatto di maggior interesse è rappresentato dal ritorno della Ferrari alle tradizionali posizioni di prestigio. Ne abbiamo avuto una riprova anche oggi, nella prima giornata di allenamenti sul tortuoso circuito di Jarama. Il più veloce è stato lo svedese Ronnle Peterson, con la Lotus, che ha girato in 1'18"47, alla media oraria di km 156,181, ma Lauda e Regazzoni, con le rinnovate 312-B3, gli si sono messi alle spalle in I'18"70 e I'l9"20. L'argentino Reutemann (quarto tempo con la Brabham In I'19'37) ha detto: « Peterson è stato bravissimo, ma le vetture da battere domenica saranno le Ferrari ». Bisogna osservare che Lauda e Regazzoni hanno stabilito I loro ragguardevoli tempi In pochi giri e senza difficoltà: segno evidente che le monoposto sono giunte in Spagna con una eccellente preparazione. Al box della casa di Maranello calma e serenità, poche le soste dei piloti per cambiare gomme o correggere qualche particolare della messa a punto. « Ci potremmo quasi accontentare — diceva Luca Mon tezemolo, "occhio" di Enzo Ferrari nelle corse — perché al Jarama, con tutte queste curve, avere due macchine nelle prime file al via è di basilare importanza ». SI dice anche che Peterson abbia ottenuto il suo exploit con pneumatici speciali. Può darsi, questo delle gomme è diventato ormai uno dei « top secret » dei grandi premi. Comunque, anche lekx, con la seconda Lotus, malgrado qualche guaio col cambio, si è comportato bene. Poco con tento Fittipaldi, la cui MacLaren ha una tenuta di strada scadente. In secondo piano, come sempre, la Brm e la Tyrrell, il cui nuovo modello, affidato a Scheckter, non ha brillato. Hanno esordite la vettura di Chris Amon, che si chiama come il pilota, e la Trojan di Schenken: entrambe sono apparse a corto di preparazione. Vittorio Brambilla, che con Merzario rappresenta i piloti Italiani al Gran Premio di Spagna, si è re so protagonista di un'uscita di pista innocua per lui e per la suo March. Peggiore l'avventura di Hulme. Il neozelandese ha investito con la sua McLaren un com missarlo di percorso che si era portato sulla carreggiata per segnalare — pare — una macchia d'olio. Il poveretto, José De Ca stro, è finito all'ospedale in gravi condizioni con trauma cranico eri una gamba spezzata. Illese Hulme. m. fe. / tempi migliori: 1) Petersson, Lotus Ford, 1'18"47, media km 156,181; 2) Lauda, Ferrari, 1'18"70; 3) Regazzoni, Ferrari, 1'19"20. 4) Reutemann, Brabham Ford, 1'19"37; 5) lekx, Lotus Ford, 1'19"78; 6) Hunt, Hesketh-Ford 1'20"24: 7) Fittipaldi, McLaren Ford, 1'20"34; 8) Jarier, Shadow Ford, 1'20"41; 9) Beltoise, Brm, 1'20"58; 10) Depailler, TyrrellFord, 1'20"65: 19) Brambilla, March-Ford, 1'21"84; 23) Merzario, Iso-Ford f22"69.
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