Una scuola dedicata a Gramsci

Una scuola dedicata a Gramsci Una scuola dedicata a Gramsci Così si chiamerà il III Istituto magistrale per scelta degli studenti, che vedono in lui "immigrato dalla Sardegna, solo e povero, quasi un loro compagno" Con una cerimonia alla Galleria d'Arte Moderna, il Terzo Istituto Magistrale di via Figlie dei Militari è stato ieri intitolato ad Antonio Gramsci. Erano presenti quasi tutti i 500 allievi, i professori (tra cui l'ex internato Antonio Reviglio), il sindaco, assessori, personalità della cultura. La preside prof. Teresa Scalafiotti ha spiegato che la proposta di dedicare la scuola al nome di Gramsci è scaturita dal desiderio del ragazzi — il 95 per cento dei quali proviene da altre regioni, soprattutto dal Sud — che « vedono in lui, immigrato dalla Sardegna, solo e povero, quasi un loro compagno ». Ha parlato poi il sen. Umberto Terracini che di Gramsci condivise l'Incrollabile opposizione al fascismo ed i duri anni di carcere. L'oratore ha rievocato la figura dell'amico, morto in prigione a 46 anni stroncato dalle sofferenze. Ma soprattutto ha sottolineato il suo pensiero in merito alla scuola: « Ne aveva una concezione severissima. La vedeva in funzione di una cultura autentica, lontana da qualsiasi conformismo. Rifiutava l'acquisizione meccanica delle nozioni; preten¬ deva invece che fosse una rigorosa formatrice di uomini consapevoli e sensibili ». Gramsci, con l'inflessibile forza che « gli consentì di vivere terribili anni di carcere e sopportare torture, pur di non rinunciare alla sua fede, ha lasciato un profondo segno nella storia » in cui è entrato con i 35 quaderni dal carcere. E da ogni parola dei suol scritti « traspare un concetto di storta come impegno costruttivo; di un sapere non fine a se stesso, ma costantemente vissuto ». Il sen. Terracini ha aggiunto: « Per Gramsci la storia è sempre stata un motivo di ripensamento per attingervi quegli clementi che permettono una presa di coscienza del momento presente, per capire le nuove istanze ». La storia, come la scuola, ha sottolineato, « deve rappresentare per i giovani un impegno severo, un apprendimento costante ». Il prof. Massimo Salvador), docente di storia contemporanea alla facoltà di Magistero ha tratteggiato la personalità di Gramsci inserita nel momento storico della lotta contro il fascismo. In particolare ha messo in evidenza n la uolonfà di Gramsci e tutta la sua forza tese ad una democrazia che esaltasse i valori popolari e la maturazione delle classi più umili ».

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