Lama: ci stiamo avviando a uno scontro col governo di Giancarlo Fossi
Lama: ci stiamo avviando a uno scontro col governo Dichiarazione prima della riunione unitaria Lama: ci stiamo avviando a uno scontro col governo Il capo della Cgil ha aggiunto: "Caratteristica di questo ministero è andare per la sua strada, rifiutando un rapporto con le Confederazioni" soprattutto sui grandi temi della politica economica - In vista uno sciopero nazionale dei ferrovieri (Nostro servizio particolare) Koma, 22 aprile. Più di due milioni di lavoratori sono impegnati fra oggi e domani in scioperi e manifestazioni (panettieri, alimentaristi, braccianti e salariati agricoli), ma altre categorie (insegnanti, ferrovieri, autoferrotranvieri, chimici, ecc.) preannunciano l'attuazione di agitazioni a breve scadenza. A livello di settori stanno per aprirsi vertenze per la revisione del valore del « punto di contingenza »; sono in corso consultazioni secondo i risultati dell'assemblea di Rimini su eventuali astensioni articolate per regioni e province, oltre che per categorie, a sostegno dell'azione confederale riguardante gli investimenti, le riforme, i prezzi, la difesa dei redditi più bassi. La situazione, nei vari aspetti, sarà discussa domani dalla segreteria unitaria della federazione Cgil-CislUil: è atteso un documento che dovrebbe precisare le richieste « irrinunciabili » del movimento sindacale in prossimità di un incontro fra il governo e le confederazioni. « Ci troviamo di fronte ad un governo — ha dichiarato il segretario della Cgil, Lama, alla vigilia della riunione unitaria — che, a differenza del precedente, ha preferito ignorare i sindacati. E' chiaro che se le cose restano così, andiamo ad uno scontro ». L'elemento caratterizzante del nuovo governo, ha proseguito Lama, «pare sia quello di andare per la sua strada, rifiutando di fatto un rapporto con il movimento sindacale: questo governo ha preso decisioni in materia di restrizioni creditizie, in materia fiscale, sul piano degli investimenti — piano carni, quinto centro siderurgico, e così via — senza consultarci ». Ha ancora rilevato che la linea generale del governo sui prezzi differisce notevolmente da quella dei sindacati: di conseguenza, anche i sindacati « decideranno di andare per la loro strada ». Prima del referendum non saranno deliberate « agitazioni unificanti », ma le varie categorie porteranno avanti le loro vertenze con scioperi specifici e separati. I panettieri hanno sospeso oggi il lavoro, bloccando la maggior parte dei forni, per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale che si è insabbiato in seguito alla pregiudiziale posta dai panificatori per l'aumento del prezzo del pane. Hanno anche scioperato i dipendenti dell'industria delle conserve animali, dei prodotti zootecnici ed avicoli, che fanno parte del primo dei cinque raggruppamenti del settore alimentare per i quali sono già state aperte vertenze contrattuali. Domani, braccianti e salariati agricoli si astengono da ogni attività. Le trattative per il nuovo patto nazionale, dicono i sindacati, sono state « infruttuose ». I marittimi della « Tirrenia » sciopereranno domani per ventiquattro ore a sostegno delle richieste relative al contratto integrativo; « i ferrovieri — ha preannunciato Degli Esposti, segretario generale dello Sfi-Cgil — intensificheranno progressivamente le agitazioni in corso o già programmate in numerosi compartimenti fino a giungere ad una astensione nazionale di ventiquattro o quarantotto ore ». Come diversamente si potrebbe rispondere — ha osservato Degli Esposti — ad un governo, che « mentre sfugge a ogni serio confronto sulle nuove questioni, rinnega o stravolge i pochi impegni presi e si muove giorno dopo giorno su linee contraddittorie? ». Tutti i lavoratori, ma con priorità le categorie direttamente interessate, saranno « mobilitati » al più presto per realizzare la riforma dei trasporti. « E' un problema — ha rilevato il segretario confederale della Cisl Romei — che scoppia, la sua soluzione non si può più differire ». Le confederazioni chiedono al governo: la rivalutazione delle somme per il piano ferroviario, l'approvvigionamento nei prossimi tre anni di 30.000 autobus per le aziende pubbliche di traspor¬ to urbano ed extraurbano, la « pubblicazione » delle ferrovie e delle autolinee in concessione, l'approvazione della legge sulla ristrutturazione della flotta mercantile e la costruzione di 2 milioni e 600 mila tonnellate di naviglio per il trasporto merci, il varo della legge sui porti, il blocco delle tariffe dei trasporti urbani ed extraurbani. Giancarlo Fossi Luciano Lama
Persone citate: Degli Esposti, Lama, Luciano Lama
Luoghi citati: Rimini
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