Abrogazione, cos'è?

Abrogazione, cos'è? PAROLA DIFFICILE MA IMPORTANTE Abrogazione, cos'è? — Referendum prò o cantra l'abrogazione della legge sul divorzio. — Ed ecco un fiero impasto di quell'italiano-latino (referendum - prò contra - abrogazione - divorzio) con cui spesso ci esprimiamo, senza che i più ne abbiano coscienza. Ma non sarà mai abbastanza ripetuto che la citata proposizione non tollera ellissi e che se per disgrazia si lasciasse cadere l'idea intermedia (.abrogazione della legge), facendo di divorzio il termine indiretto di referendum, divorzisti col loro « no » e antidivorzisti col loro « si » esprimerebbero esattamente il contrario di quello che vogliono. A evitare, come dice Dante, che « del no si faccia ita », occorre dunque che il votante faccia divorzio dall'idea per lui primaria di divorzio e metta forte l'accento su quella di abrogazione. Ci riusciranno i più semplici? La responsabilità di eventuali equivoci ricada sull'apparato politico cui è connaturato lo spirito di complicazione. Ma non è facile sloggiare dalla mente la parola Divorzio (in antico anche Divorzo, come Sorco per Sorcio), che è uno dei latinismi più popolari. Derivato da divortium e questo da divortère, forma arcaica per divertère. Separarsi, vale appunto Separazione; e se per noi ha il senso prevalente di « scioglimento del matrimonio con liberazione di entrambi i coniugi dal vincolo matrimoniale». Divorziare o Far divorzio, talvolta anche costruiti, poco etimologicamente, col Con (divorziare colla Fede, fare divorzio con la mente, Cessar di pensare), si dicono anche oggi, estensivamente, per Liberarsi da vincoli ideali, dividersi separarsi al¬ lontanarsi, o anche semplicemente per Sbarazzarsi d'un oggetto (« divorziare dal busto di gesso di Garibaldi », C. E. Gadda); e non solo tra marito e moglie, ma si dà divorzio tra ideale e reale, tra filosofìa e religione; e proprissimamente fanno divorzio due fiumi quando vanno a gettarsi in due mari; e come Finsicuro sposa spesso le idee altrui, così ne può poi divorziare; e infine sono molti anni che da milioni di tifosi si aspetta il divorzio di Gigi Riva dal « Cagliari ». Nei quali usi risulta evidente l'affinità etimologica fra Divorzio e Divertimento; tanto che il piemontese Manno, fantasioso indagatore di parole, equiparava Divorzio a Diverticolo, cioè Strada che vertitur dall'ordinaria, e rammentava che « in Virgilio i cavalli dei Volsci si gittano per i varii divorzi della selva ». A questo punto la rispondenza di cronaca nera tra il matrimonio sfortunato e la rivoltella sd rischiara: anche Rivoltella, nella sua prima accezione di Viottola fuor della strada comune, vai quanto Diverticolo e Divorzio. In un antico volgarizzamento l'appartato San Bernardo dice « a me piacciono i cantucci e le rivoltelle » (amihi placent anguli et diverticula »). ★ ★ Lasciamo i divorziati nell'atto di vertere, speriamo al meglio. La parola da imprimere alla vigilia del voto è Abrogazione, latina anch'essa, da abrogare (composta di ab indicante negazione e rogare. Promulgare), ma non così divulgata come l'altra (l'esempio più antico è del Botta) e anzi forse desueta, fino a ieri, sulle bocche di molti Italiani. Prima che la mo¬ da, soffiandovi dentro, vi produca qualche guasto semantico, è bene ricordare: 1°) che si pronunzia abrogo (e non abrogo); 2°) che l'abrogare importa Annullare, mediante apposito provvedimento, legge o decreto, e che pertanto non è da confondere con Derogare (da cui Derogazione o Deroga), che composto col de- detrattivo, ha senso giuridico di Disporre su un singolo punto diversamente da una norma precedente, senza peraltro violarne i principii. Famigliarmente, deroga alla triste legge degli scatolati colei che ogni tanto compone di sue mani una vivanda; il che non significa che quella legge sia abrogata. Ma perché non dire, a contemplazione dell'uomo della strada, il più semplice Abolire? Perché vi mancherebbe l'idea di legalità. Il tiranno abolisce le buone leggi più sovente di quel non osi abrogarle. Chi abolisce la legge, tende a cancellarla dall'animo e dalla memoria degli uomini; chi la abroga è galantuomo e non giunge a tanto. Nessuno scoglio ci pare presenti l'espressione gerundivale referendum, che è di quel latino tra il ti vedo e non ti vedo cui appartengono post-scriptum, agenda, motu proprio e altri modi fatti italiani. Nel primo significato di Votazione popolare indetta su questioni d'interesse nazionale, è un regalo della Confederazione Svizzera, e il suo intero è ad referendum, cioè Convocazione per riferire (gerundio di referre). Manca al Petrocchi e al Tommaseo-Bellini, ma è intesa da tutti e proprio in quella forma, che l'adattamento italiano referendo ci ha provato, ma non ha attecchito Leo Pestelli

Persone citate: Gadda, Gigi Riva, Leo Pestelli, Manno, Parola, Petrocchi, Rivoltella, Strada, Tommaseo

Luoghi citati: Cagliari, Confederazione Svizzera