Il Bari va a fondo col suo "tiranno"

Il Bari va a fondo col suo "tiranno"Calcio al Sud: l'altra faccia Il Bari va a fondo col suo "tiranno" I tifosi contestano il presidente prof. De Palo, che pare restio ad accettare collaboratori - Per lasciare la carica "vuole" 280 milioni C'è chi punta a una squadra-spettacolo e lavora già per il domani (Dal nostro inviato speciale) Bari, 18 aprile. Molti osservatori sostengono che ' il grande calcio » si stia spostando al centro-sud. Dicono che la Lazio — quasi campione d'Italia — ed // Napoli — serio aspirante al secondo posto — siano la prova di questa trasmigrazione. E' vero solo in parte, perché al sud d'Italia esistono situazioni meno allegre. E' il caso di Bari che, città con oltre 400 mila abitanti, centro di una provincia con più di tre milioni di anime, e capoluogo di regione, vive II dramma della sua squadra ormai • precipitata » senza possibilità di scampo In serie C. E' Il caso anche di Catania, la seconda città della Sicilia, la cui squadra è penullità in graduatoria ed in grave pericolo di cadere tra i semiprofessionisti. Abbiamo fatto una prima tappa a Bari. I tifosi sono sconcertati. Domenica per Bari-Ternana sono accorsi allo stadio soltanto 1600 spettatori per un incasso di poco più di 3 milioni. Con queste cifre si può temere la visita dell'ufficiale giudiziario da un giorno all'altro. Ricordando che quando il Bari era in serie A. Il campo era insufficiente, gli spettatori superavano I 50 mila per partita, si può temere davvero il fallimento. Qui a Bari tutti guardano al prof De Palo, da anni presidente, unico dirigente in carica e quindi responsabile del bene e del male del Bari-calcio. I tifosi lo contestarono in più dì una occasione. Un giorno, qualche mese fa, un gruppo di » aficionados biancorossi » occupò la piazzetta davanti alla casa del presidente dimostrando con grida ostili e cartelli. « De Palo vattene! » è l'unica frase ripetibile udita In quel giorno difficile. Lo stesso presidente racconta: « Rimasi sconcertato. Ho dato alla società soldi ed anni di lavoro. Tra capitale sociale ed esborsi personali ho speso 280 milioni, mi sono impegnato personalmente sottoscrivendo la fidejussione bancaria di circa mezzo miliardo come prescrive il prestito federale. Pensai di dare le dimissioni. Ma a chi dovevo dare queste dimissioni se a capo della S.p.A. Bari sono rimasto solo? ». Ed ecco il punto della crisi. De Palo era ed è tuttora solo. Volutamente o per decisioni altrui? Il problema del Bari sta nella conduzione personale del presidente su cui cadono tutti gli oneri e gli onori della carica. De Palo parla a viso aperto: « Se qualcuno vuol prendere II Bari mi dia i 280 milioni da me spesi, si impegni per la restituzione del prestito federale ed io lascio immediatamente. Magari si facesse vivo qualcuno! ». Ciò significa che in pratica il Bari è in vendita per 280 milioni. Qualcuno dice che II capitale sia almeno doppio. Il presidente De Palo

Persone citate: De Palo