Zurigo preoccupata per Taf fare "Ubs"
Zurigo preoccupata per Taf fare "Ubs" Zurigo preoccupata per Taf fare "Ubs" L'Unione Banche Svizzere ha perso 10 miliardi di lire in una serie di operazioni valutarie (Nostro servizio particolare) Zurigo, 17 aprile. Negli ambienti bancari elvetici non si fa mistero di una crescente preoccupazione per il disastroso esito di una serie di operazioni valutarie da parte dell'Unione delle Banche Svizzere di Zurigo. Pochissime, per il momento, le informazioni ufficiali: con certezza si sa soltanto che l'istituto zurighese, una delle tre principali banche private della Confederazione elvetica, ha perso in modo definitivo la gigantesca somma di 50 milioni di franchi svizzeri, pari ad oltre 10 miliardi di lire. In un breve comunicato, la banca ha, inoltre, dato notizia delle dimissioni di uno dei suoi vicedirettori, R. Strebel, che il primo gennaio del '73 era stato nominato capo del reparto addetto alle transazioni di valuta con l'estero. Nulla di preciso risulta, invece, circa il retroscena del grave «buco» nelle casseforti dell'U.B.S. Numerose, ovviamente, le ipotesi che si affacciano in tutto il Paese in merito alle origini dello sconcertante affare che non ha precedenti negli annali dell'attività delle banche svizzere. Anche tra il pubblico si è registrato un senso di profonda ansia: numerosi clienti della banca zurighese si sono affrettati a chiedere informazioni sulla sorte dei loro capitali, ma fortunatamente i loro timori si sono rivelati infondati. Infatti l'U.B.S. dispone di sufficienti riserve per colmare il notevole vuoto. In altri termini, i risparmiatori non perderanno nulla, dal momento che la banca zurighese può compensare le perdite subite mediante il suo bilancio che è di proporzioni astronomiche (40,7 miliardi di franchi nel '72). Stando a voci non ancora confermate, le perdite subite dall'U.B.S. sarebbero la conseguenza di errate speculazioni durante la crisi petrolifera degli scorsi mesi. Circola con insistenza la voce che l'istituto di Zurigo sia stato ingannato da un gruppo di fornitori arabi di petrolio, ma anche qui un fitto mistero continua ad avvolgere le esatte circostanze delle operazioni fallite. A quanto pare, la direzione generale dell'U.B.S. avrebbe deciso oggi di adire le vie legali nella tenue speranza che possano essere puniti i colpevoli del grave raggiro. Intanto si tiene a precisare che l'onestà di R. Strebel, le cui dimissioni sono già state accettate, è fuori causa. Tuffai più gli si può rimproverare di avere calcolato male certi rischi. Va infine notato che la stampa locale, nell'intento di non pregiudicare il prestigio delle banche elvetiche in tutto il mondo, si limita a pubblicare brevissime notizie d'agenzia sull'increscioso episodio che ha coinvolto l'U.B.S. di Zurigo. Per i prossimi giorni è attesa la pubblicazione di un esauriente comunicato ufficale sulle cause del grave ammanco e, a quanto pare, anche il governo di Berna si sarebbe .già interessato. Luigi Fascetti
Persone citate: Luigi Fascetti
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