I grigi sconfitti (0-1) dal Venezia ma il loro vantaggio è immutato

I grigi sconfitti (0-1) dal Venezia ma il loro vantaggio è immutato In serie B e C una battuta d'arresto per le due squadre capolista I grigi sconfitti (0-1) dal Venezia ma il loro vantaggio è immutato Il gol alla fine del primo tempo - L'arbitro annulla un gol a Baisi e non concede un rigore all'Alessandria - La sconfìtta è costata ai piemontesi mezzo milione a testa (Dal nostro inviato speciale) Venezia, 15 aprile. E' proprio l'anno dell'Alessandria. A Venezia i grigi giocano male, subiscono un gol a tempo quasi scaduto prima dell'intervallo, pareggiano all'inizio della ripresa con Baisi, ma l'arbitro annulla fra la sorpresa generale, perdono Dolso che finisce in stato di choc per un fortuito scontro con Bisiol, subentra Mazzia ma la squadra, pur pressando in massa, non riesce più a trovare la via del pareggio. Negli spogliatoi, il presidente Paolo Sacco si conscia pensando che il vantaggio è sempre almeno di cinque punti sulle Immediate insegultrici, ma quando in vaporetto giunge la notizia che anche l'Udinese ha perso a Solbiate e che il vantaggio di sette punti è rimasto immutato, è festa grande. Il Venezia ha giocato bene, con grande impegno, desiderando riscattare tutte le avversità che a metà torneo hanno compromesso ogni ambizione di promozione, e soprattutto la vittoria dei grigi dello scorso anno al Sant'Elena. la squadra di Volpi è riuscita in pieno nel suo obiettivo: ha letteralmente dominato nel primo tempo, schiacciando nella propria area l'Alessandria grazie ad una gran mole di lavoro dei centrocampisti Scarpa e De Cecco, Bianchi e Trevisanello I, e ha trovato il gol della vittoria al 45' abbondante, quando Scarpa, dal limite dell'area, ha lasciato partire un bolide che Pozzanì è stato costretto a respingere in tuffo a pugni serrati. Riprende In mezza giravolta al volo il rientrante Bellinazzi, il più insidioso di tutti gli attaccanti in campo, ed è gol a porta incustodita. Poi, nella ripresa, i neroverdi hanno controllato con sufficiente accortezza la reazione dei grigi, che sono apparsi sempre troppo contratti e nervosi, a dispetto della classifica che dovrebbe permettere alla squadra alessandrina di giocare senza affanno. La spiegazione di questa eccessiva tensione nervosa dei grigi va ricercata nella particolare meccanica dei premi di partita, che una speciale tabella concertata da dirigenti e giocatori lega ai risultati di una serie di cinque gare alla volta. Ne consegue che, con la sconfitta di Venezia, i giocatori grigi hanno perso qualcosa come mezzo milione a testa. Al fattore economico dei premi si deve aggiungere l'influenza dell'arbitro, il foggiano Schena, considerato un giovane di grandi possibilità, incappato evidentemente in una giornata nera. Dopo che l'avvio era stato molto regolare, i guai sono cominciati al 39' del primo tempo, quando De Cecco, autore dì una lunga fuga, viene fermato fallosamente al limite dell'area e rovina a terra invocando il rigore. Per l'arbitro, tutto regolare. Dagli spalti abbastanza vuoti (poco più di duemila spettatori) volano una bottiglietta e qualche altro oggetto contundente. Nella ripresa, Volpi sostituiva il libero Bassanese con Santarello e, prima che la nuova difesa veneziana trovasse la misura, l'Alessandria andava in gol al 3'. Cross dalla sinistra di Volpato, Baisi con grande opportunismo anticipa l'intervento del portiere Se¬ da mettendo imparabilmente in rete. Veneziani gelati per la rapidità dell'azione, ma t'arbitro annulla per gioco pericoloso del centravanti sul portiere. Incredibile. L'Alessandria Insiste nel forcing, ma al 6' c'è uno scontro fortuito fra Dolso e Bisiol. Testata violenta e i due giocatori finiscono k.o. Ballacci è costretto a sostituire il mancino con Mazzia, con grande detrimento per la squadra, che avrebbe avuto bisogno dei lanci calibrati del titolare per cercare di forzare la difesa neroverde. I veneti, che hanno già utilizzato le riserve, sono costretti a medicare alla meglio il terzino per farlo rientrare in campo. I grigi si battono. Bela, In gran forma, e uno stantuffo di rara efficacia. La prevalenza territoriale finisce per essere poco pericolosa e solo nel finale c'è un vistoso spintonamento su Baisi In piena area che l'arbitro Schena deliberatamente ignora. Rino Cacioppo Venezia: Seda; Bisiol, Sabbadin; Bassanese (dal 46' Santarello), Ronchi, De Cecco; Bianchi, Trevisanello I, Bellinazzi, Scarpa, Modenese. Alessandria: Pozzani; Maldera, Di Brino; Reja, Barbiero, Colombo: Manueli, Volpato, Baisi, Dalle Vedove, Dolso (dal 54' Mazzia). Arbitro: Schena di Foggia. Rete: al 45' Bellinazzi.

Luoghi citati: Alessandria, Foggia, Sant'elena, Solbiate, Venezia