Con Chiari, senza freni

Con Chiari, senza freni Lo spettacolo in scena all'Alfieri Con Chiari, senza freni «Tra noi», uno show personale del comico con brevi siparietti per le belle canzoni di Iva Zanicchi e Tony Renis - Carlo Campanini nella famosissima imitazione dei De Rege - Molti applausi Tra noi, che si rappresenta da sabato all'Alfieri, vorrebbe essere uno spettacolo di sketches e canzoni alla buona, o « confidenziale » per dirla con più eleganza, ripetendo una formula collaudata con successo negli scorsi anni e finanziariamente, si suppone, vantaggiosa: pochi nomi sul foglio paga, niente spese di regìa, scene e costumi. In realtà Tra noi è uno show personale di Walter Chiari che, tranne nel Quarto d'ora che Tony Renis e Iva Zanicchi si ritagliano solo per loro, rispettivamente nel primo e nel secondo tempo, è continuamente in palcoscenico con la sua diluviale parlantina, e se fa recitare gli altri ci si mette sempre anche lui. E' una gara di resistenza tra Chiari e il pubblico e finisce, invariabilmente, in parità: perché se è vero che l'attore non lo fa smettere nessuno, è anche vero che lo spettatore, inchiodato alla poltrona da quell'incantatore di serpenti, non se ne andrebbe mai. Il bello è che le cose che Chiari dice e fa dire ai suoi colleghi (con i due cantanti, c'è Carlo Campanini e anche Marco Berneck, sebbene quest'ultimo sembra che sia stato scritturato, più che altro, per tenere la bocca chiusa) sono piuttosto vecchiotte. I testi sono anonimi, ma c'è da credere a Chiari quando li attribuisce a Plauto: hanno senz'altro più di duemila anni e li dimostrano tutti. Così il buon Campanini evoca il « cretino » della famosissima imitazione dei De Rege, e con tanta veemenza da farne arrivare in scena quattro, così Tony Renis, con Campanini-Hardy, imita Walter Chiari quando imitava Stan Laurei, così Walter Chiari imita se stesso parlando, come altre volte, di cinema, di tv, di pubblicità, di canzoni e di sesso. Però Chiari riesce ugualmente a divertire, Campanini continua a fare tanta simpatia e Tony Renis, senza parere con quell'aria modestina che si è fatto, si conferma uno dei pochi showmen che abbia oggi la nostra musica leggera ricca di ugole ma povera di interpreti di razza. Tra i non molti esemplari di questa razza c'è indubbiamente Iva Zanicchi che magari recita come può, ma canta come deve e come sa con una voce che ha dentro tante cose che si finisce col rimanerne affascinati e turbati, tanto più che alcune canzoni d'amore hanno un suono non falso di amarezza e di disperazione che riaccende antiche febbri. La Zanicchi le canta accompagnata dal complesso di Beppe Cardile e uno scodinzolante coretto di tre belle figliole. E' molto applaudita come l'inesauribile Chiari e tutti gli altri colleghi che con lei concorrono all'ottimo esito dello spettacolo, a. bl. ranno fino a domenica 21. Al Teatro Gobetti, questa sera, prende il via Piemont ch'a rij, ch'a baia, ch'a canta, ch'a... grigna, ciclo di spettacoli in dialetto con Gruppi della Città, della Provincia e della Regione. Il gruppo folcloristico Città di Torino diretto da Andrea Flamini comincerà la rassegna. L'ingresso alla manifestazione è libero. Secondo spettacolo in programma «Le canssón d'ia piola » con Roberto Balocco e Silvana Lombardo, in scena da domani a domenica 21 aprile. Con il nuovo recital-cabaret di Gipo Farassino « C'è chi vale e chi non pole, grassie listesso! si concluderà al Teatro Erba di Torino la terza stagione della « Compagnia stabile del teatro piemontese». Il nuovo recital di canzoni vecchie e nuove andrà in scena da venerdì 19 aprile. ! Accanto a Gipo saranno la cantante Lia Scutari, gli attori Vittoria Lotterò e Santo Versace, accompagnati da un gruppo di strumentisti. Al Teatro Alfieri, si replica Tra noi, lo spettacolo con Walter Chiari, Iva Zanicchi, Tony Renis, Carlo Campanini.

Luoghi citati: Quarto, Torino