Carignano, piccolo centro a misura d'uomo vuole serbare caratteristiche residenziali

Carignano, piccolo centro a misura d'uomo vuole serbare caratteristiche residenziali Carignano, piccolo centro a misura d'uomo vuole serbare caratteristiche residenziali Difficili rapporti della giunta (de, psi, pli) con l'opposizione - Tra gli obbiettivi della maggioranza: un villaggio residenziale, il potenziamento delle piccole aziende e delle imprese artigiane - I problemi dei trasporti, scuole, assistenza agli anziani potrebbero essere risolti, sostiene il sindaco Cellini su base consorziale con gli otto comuni limitrofi Situato ad una ventina di chilometri nella pianura a Sud di Torino, Carignano si estende lungo un'ampia ansa sulla riva sinistra del Po. Con 1 suol 9500 abitanti, di cui 6600 unità attive e 1200 studenti, rappresenta una eccezione rispetto agli altri comuni: la sua popolazione, essenzialmente agricola o pendolare verso 1 centri vicini, non ha risentito del boom dell'Immlgrazlone, dispone di molto verde, scuole, buone strade interne. « Cittadina tranquilla, ancora a misura d'uomo — dice il sindaco Cellini (de) — dovrà diventre un centro residenziale. Sta a noi conservarle la caratteristica, costruire case e infrastrutture, predisporre servizi per accogliere una immigrazione programmata». Da un anno Carignano ha una amministrazione composta da de, psi e pli, a stento messa insieme dopo 17 mesi di gestione commissariale. In queste condizioni, trovare un punto di accordo su problemi quali il piano regolatore, gli insediamenti popolari ed Industriali, il consorzio tra Comuni del circondario, non è certo facile. « La giunta è formata più che altro da amici — osserva Cellini — che si sono ritrovati d'accordo, al di là di qualsiasi ideologia politica o aspirazioni di potere, per evitare il ritorno del commissario e portare avanti le opere che si ritengano utili per la città ». L'opposizione protesta: « Come possiamo noi comunisti accettare le decisioni di una simile amministrazione? ». E i socialdemocratici incalzano: « Ci offende essere stati tagliati fuori e vedere i liberali che impongono una politica conservatrice. Qui tutto di- venta difficile, perfino un'opposizione intelligente ». Tra polemiche e litigi più o meno diplomatici, raramente riesce il varo di delibere importanti. Eppure molto presto gli amministratori saranno chiamati a decidere sul piano regolatore. Adottato nel '68 e approvato dal ministero, è rimasto inefficace. Ripreso ora con appropriate controdeduzioni, deve essere rinviato all'autorità competente. « Tra i punti più importanti — sostiene il sindaco — c'è l'applicazione della 167 per l'edilizia economico-popolare e la creazione di una zona industriale ». Il vicesindaco Mosso (psi) precisa: « Vorremmo un villaggio residenziale, per risanare il centro storico in vista dell'espansione di Carignano. Pensiamo a case piccole, integrabili nel paesaggio, confortevoli ed adatte ad accogliere famiglie medie, senza differenza qualitativa tra edilizia popolare ed edilizia privata ». Quanto alla zona industriale « diciamo no al grosso insediamento che inquina e distrugge il verde, porta un po' di benessere, ma anche tanti problemi. Intendiamo invece creare una serie di piccole aziende, favorire le imprese artigiane. Solo così si possono avere nuovi posti di lavoro salvaguardando la pace e il verde ». Un architetto ha già studiato le possibili soluzioni, ma c'è qualcuno che non è d'accordo. Ribatte per la minoranza Nino Gandiglio (psdi): « Sono 25 anni che aspettiamo il piano regolatore. E' ora di deciderci a fare qualcosa, ma non bisogna precipitare. Tutto deve essere discusso con le organizzazioni sindacali e con le associazioni di categoria. E' necessario un pubblico dibattito con la popolazione. Perché sono i carlgnanesi che dovranno vìvere la realtà creata da noi amministratori ». I servizi pubblici per pendolari, scarsi e mal organizzati, costituiscono il problema numero uno di Carignano. La ferrovia non ci arriva. Una sola linea automobilistica collega il Comune con Torino, Carmagnola e Saluzzo. Per raggiungere i centri limitrofi, dove pure è occupata la maggioranza degli addetti all'industria, ci si deve affidare ai mezzi privati o adattarsi a giri viziosi. « A Carignano non più 600-700 persone — dice il sindaco — sono occupate in un lanificio e nelle aziende artigianali. Alcune migliaia tra lavoratori e studenti viaggiano ». I problemi potrebbero essere risolti « con un consorzio, alleviando cosi situazioni diffìcili anche nei comuni vicini ». E' già stata stesa una bozza di statuto che riassume la necessità di Carignano e degli otto centri vicini: Vinovo, La Loggia, Piobesi, Candiolo, Castagnole, Virle, Osasio, Lobriasco. Analoghe soluzioni, secondo Cellini, si potrebbero trovare i< oltre che per i trasporti anche per i centri sportivi e per le scuole ». Lo sport è particolarmente trascurato. Gandiglio accusa: «L'associazione calcio locale, se ha voluto un campo, ha dovuto affittarselo. Per i giovani non ci sono iniziative ». II sindaco: u Pensiamo ad un centro sportivo che serva i nove patisucoalpodepegltrdezipasprenemdmdoriscustfaHpnni dhtdcmnp paesi, attrezzato per tutte le attività. Ogni Comune, dal canto suo, dovrebbe avere un suo piccolo campo di calcio e qualche altro spazio per i ragazzi ». L'opposizione obietta: « Ma prima si deve ascoltare la voce popolare per non favorire gli interessi degli uni a scapito di quelli degli altri ». La disputa è un sintomo dei malesseri che frenano le iniziative a Carignano. Sul fronte della scuola tutto pare tranquillo. « Ad ottobre — spiega il sindaco — dovrà entra re in funzione una nuova media, \ nei locali vecchi verranno sistemati l ragazzi delle pluriclassi delle sette frazioni. Non abbiamo mai avuto il problema dei doppi turni. Attendiamo l'autorizzazione per aprire un liceo scientifico. I locali ci sono; da un sondaggio risulta che 60-70 studenti potrebbero smettere di fare i pendolari ». Per gli anziani si pensa a un sistema di assistenza a domicilio e a piccole comunità da realizzare anche queste nell'ambito de) Consorzio. Il parroco ha attrezzato e ceduto gratuitamente a persone anziane alcuni moderni minialloggi attrezzati di tutti i comforts. Il vicesindaco socialista dice: « Vedremo di creare anche noi qualcosa di simile ». m. vai.

Persone citate: Candiolo, Castagnole, Cellini, Gandiglio, Nino Gandiglio