Mirandola: Paolini trionfa allo sprint

Mirandola: Paolini trionfa allo sprint E* il suo dodicesimo successo Mirandola: Paolini trionfa allo sprint Anche Baronchelli nel gruppetto di testa - II norvegese Knudsen all'ospedale con choc traumatico (Nostro servizio particolare) Mirandola, 13 aprile. (g. p. g.) Il campione d'Italia Enrico Paolini ha vinto in volata il Gran Premio di Mirandola conquistando così il suo dodicesimo successo da professionista. Marino Basso si è imposto nello sprint del plotone a quasi tre minuti dal gruppetto dei primi: per il velocista vicentino, quindi, la magra consolazione dell'ottavo posto, che sarebbe stato il decimo se dal drappello degli attaccanti non fossero spariti, per una caduta, Rodriguez e Knudsen. La fuga decisiva è nata a 70 chilometri dal traguardo, ma la sfortuna ha messo fuori causa i due soli stranieri che erano passati all'attacco. E' successo che al rifornimento di San Prospero un addetto al rifornimento della Filcas, nel porgere il sacchetto a Rossignoli, ha fatto venire a collisione Knudsen e Rodriguez, che sono finiti a terra. Il norvegese è stato quello che ha avuto la peggio (la Jollyceramica, sua squadra, aveva già pagato lo scotto alla sfortuna con l'altro suo uomo di punta, cioè Battaglin, messo fuori causa per una caduta nella Tirreno-Adriatico) ed ha dovuto essere ricoverato all'ospedale di Mirandola con contusioni e abrasioni e choc traumatico. Sarà dimesso domani, se le lastre radiografiche saranno tranquillizzanti. Rodriguez, invece, ha potuto rimontare in sella, sia pure dolorante, ma ormai i fuggitivi erano lontani ed il colombiano è stato ripreso dal gruppo. Il drappello di testa (Paolini, Fontanelli, Lualdi, Rossignoli, G. B. Baronchelli, Rossi e Cavalcanti) è giunto all'ingresso del circuito di Mirandola — sette giri pianeggianti di km. 6,350 — con 2'20" ed ha portato il suo vantaggio massimo a 3'35" alla penultima tornata. Nell'ultimo giro ha perso qualcosa, ma ha pur sempre terminato la corsa con 2'58" di vantaggio sul gruppo regolato da Basso. La media è risultata di quasi 45 chilometri orari: Paolini ha attaccato lo sprint ai 250 metri e ha vinto. Da notare che nel gruppetto dei sette fuggitivi c'erano due neo-professionisti, cioè G. B. Baronchelli e Rossignoli. Entrambi sono stati bravissimi. Baronchelli ha giocato la sua carta nell'ultimo giro, ma è stato ripreso ed ha poi protetto la volata del compagno di squadra Paolini. Il campione del mondo Felice Gimondi (ora più tranquillo perché la moglie ha lasciato la clinica], è arrivato con il gruppo di Basso a 2'58". Francesco Moser, reduce dalla Freccia Vallone dove si è ferito alla testa, ha condotto la prima parte della gara, sotto la pioggia, sulla salita di Serramazzoni. ma poi è stato ripreso e ha finito la corsa al decimo posto. ORDINE D'ARRIVO: 1) Paolini (Scic), che copre i km. 212 in 4 ore 43', alla media oraria di 44,947; 2) Fontanelll; 3) Lualdi; 4) Rossignoli; 5) Baronchelli; 6) Rossi; 7) Cavalcanti; 8) Basso, a 2*58"; 9) Dancelli, 10) Francesco Moser. Segue il gruppo, con Gimondi e Bitossi.

Luoghi citati: Italia, San Prospero, Serramazzoni