In che modo evitare nella frutta Il pericolo dei "residui tossici,, di Bruno Pusterla

In che modo evitare nella frutta Il pericolo dei "residui tossici,, Cautela nell'uso degli anticrittogamici In che modo evitare nella frutta Il pericolo dei "residui tossici,, Fra le operazioni tecniche che il frutticoitore deve affrontare, fondamentale è quella degli interventi con fitofarmaci ai frutteti. Senza un'adeguata preparazione dell'operatore, e senza il rispetto delle precise norme che regolano l'impiego di questi prodotti, ormai indispensabili per l'economicità delle produzioni, si corre il rischio di rendere inutile ogni sforzo rivolto a garantire alla frutta migliori qualità e proprietà alimentari. Sono molti i rapporti tra gli interventi antiparassitari nei prodotti ortofrutticoli e la possibilità di « residui tossici », che, con una miglior tecnica applicativa, possono essere facilmente evitati. L'argomento riveste particolare attualità per gli aspetti igienico-sanitari nei confronti del consumatore ed anche nei riguardi della vendita dei prodotti all'estero, in seguito all'adozione, in molti Paesi, di severe misure per evitare pericoli alla salute umana. Gli antiparassitari costituiscono, per quasi tutte le colture, un mezzo indispensabile per ottenere produzioni soddisfacenti e commercialmente perfette; ma occorre rispettare scrupolosamente le indicazioni sulle modalità di impiego stabilite dalle apposite Commissioni presso il ministero della Sanità e avere approfondite conoscenze sulle caratteristiche tossicologiche dei fitofarmaci. Anche se il ministero della Sanità previene molti pericoli potenziali, escludendo o limitando la vendita dei prodotti più tossici, la responsabilità maggiore rimane sempre dell'agricoltore, che deve rispettare i « periodi di sicurezza » ed i « limiti di tolleranza ». Un programma di informazioni capillari, per estendere queste conoscenze a tutti gli agricoltori, è l'esigenza primaria scaturita da due conferenze tecniche tenute ad Alessandria e a Cuneo dal prof. Ugolini, dell'Osservatorio per le malattie delle piante di Torino, in collaborazione con gli Enti locali. La Regione ha raccolto questa esigenza e sta approntando un apposito prontuario da diffondere negli ambienti agricoli interessati. In seguito ad indagini curate dal Centro di Fitofarmacia dell'Università di Bologna sui prodotti ortofrutticoli nei mercati di Milano, Bologna e Napoli, nonché al momento della raccolta nelle aziende emiliane e romagnole, risulterebbe una percentuale notevole (attorno al 50-60° ó) di partite con tracce di antiparassitari, anche se tutte in misura inferiore al limite di tolleranza. Su questo delicato argomento l'Associazione Produttori Ortofrutticoli regionale (.Asprofrut, di Cuneo) ha dichiarato la propria disponibilità per iniziare indagini e controlli sull'impiego dei fi- tofarmaci da parte dei soci, per garantire al consumatore, nel modo più serio e documentato, la perfetta rispondenza delle produzioni non solamente ai requisiti commerciali e qualitativi, ma anche a quelli igienico-sanitari. Le attuali norme legislative italiane in tema di residui tossici, finalmente aggiornate e notevolmente severe, non rappresentano infatti un limite insopportabile per i produttori, ma principalmente un punto di riferimento da rispettare per garantire continuità di smercio ai prodotti di qualità. Bruno Pusterla

Persone citate: Ugolini

Luoghi citati: Alessandria, Bologna, Cuneo, Milano, Napoli, Torino