L'autista del gioielliere ha preparato la rapina da 160 milioni: arrestato con due dei 3 complici

L'autista del gioielliere ha preparato la rapina da 160 milioni: arrestato con due dei 3 complici L'autista del gioielliere ha preparato la rapina da 160 milioni: arrestato con due dei 3 complici Il colpo era avvenuto alle 20 del 2 aprile - I banditi, senza armi, avevano agito con grande sicurezza - Alcuni preziosi trovati in un cassetto, con il cartellino del prezzo Le manette sono scattate al polsi di tre giovani, accusati della rapina al rappresentante di preziosi Luigi Gazzola, di 59 anni, via Ormea 41. Il colpo, avvenuto martedì 2 aprile alle 20, aveva fruttato un bottino di 160 milioni. Sono arrestati Pasquale Masili, 23 anni, di Villanovatulo (Nuoro), corso Vittorio Emanuele 44: era l'autista dell'orefice; Nicola Soldani, detto Nicoletta, 29 anni, Ortanova (Foggia), via Forlì 16; Enzo Corona, 33 anni, di Canal San Bovo (Trento), via Buonarroti 19. E' ricercato Luigi Di Stefano, chiamato « Turi », 23 anni, di Paterno (Catania). Era stata una rapina inconsueta nella quale i banditi non si erano serviti di armi. Appostati dietro la porta interna di accesso alle scale, quando Gazzola aveva aperto, le mani impedite da due valigie, gli erano balzati addosso prendendolo a pugni e calci. Il rappresentante, che da un mese e mezzo aveva il porto d'armi scaduto, non era armato, e non aveva potuto difendersi. Gli aggressori, inoltre, erano stati svelti a fracassargli gli occhiali, rivelando così di essere in possesso di informazioni precise. L'autista, Pasquale Masili, era intervenuto, ma un colpo sapiente lo aveva eliminato. I banditi se n'erano poi andati con l'intero campionario: tre valigie colme. Le indagini, dirette dal dottor Ioele e dal dott. Fersini, avevano preso il via proprio dall'originalità del sistema usato: pa- reva strano che banditi avessero deciso di agire contro due persone rinunciando alle armi e correndo così un grosso rischio. Il lavoro di ricerca, condotto dai marescialli Mari e Di Stella, ha portato all'identificazione degli aggressori e a quella del « basista ». L'altra sera il maresciallo Mari ha fatto irruzione in casa di « Nicoletta »: in alcuni cassetti di un tavolo ha trovato anelli e bracciali con i cartellini dei prezzi ancora attaccati, per un valore di circa sei milioni. Erano parte dei gioielli contenuti nelle valigie. Poco dopo sono stati arrestati anche gli altri due complici. Pasquale Masili, Luigi Di Stefano e Nicola Soldani arrestati dalla squadra mobile

Persone citate: Di Stella, Fersini, Luigi Di, Luigi Gazzola, Nicola Soldani

Luoghi citati: Canal San Bovo, Catania, Foggia, Gazzola, Nuoro