Prima tappa: conclusa con tanti guai per tutti

Prima tappa: conclusa con tanti guai per tutti Nel "Safari,, ottime le Fiat e le Lancia Prima tappa: conclusa con tanti guai per tutti (Dal nostro inviato speciale) Nairobi, 12 aprile. // Salari ha concluso la sua prima drammatica tappa di 2000 km. A Nairobi abbiamo visto oggi arrivare uomini e macelline ricoperti di fango. E' stata una vera avventura, da cui I nostri teams sono usciti in modo meraviglioso dimostrando — e tocchiamo ferro — che piloti e vetture ' made in Italy » non hanno paura di nessuno, nemmeno di questa corsa così folle. Alcide Paganelli e Domenico Russo, con lo spider Fiat Abarth 124 Rally, si trovano al quinto posto; Sandro Munarl e Lofty Drews con Lancia Hf sono settiminl. Ulyate Smith, con la seconda Fiat Abarth, Mehta Doughty, con l'altra Fulvia e Barbasio e Sodano con la terza Fiat Abarth sono leggermente più indietro. Questo significa che Fiat Rally e Lancia sono usciti indenni dai due giri del monte Kenya, evitando difficoltà, ostacoli ed imprevisti di ogni tipo. Alluvioni, maree di fango, pietre lanciate dagli indigeni di alcuni villaggi non hanno fermato la marcia degli spider e dei coupé torinesi. Non altrettanto si può dire per le altre squadre: a parte la Peugeot veramente forte e preparata, l'Alpine Renault, orgogliosa protagonista dei rally europei, ha conosciuto in Africa l'amaro sapore della disfatta, con le sue berlinette 1800 e R17 ritirate (PerrierNicolas e Pioti o in grade ritardo (Darnische], la Porsche ha conservato In posizione di primo piano Il solo Waldergaard, la Datsun può ancora sperare sull'isolato Kallestron. Bisogna dire che la Fiat Rally e Paganelli in particolare sono emersi in modo splendido. Senza eccitarsi troppo, che il Safari è ancora lungo e spietato, si deve dare atto al team torinese di aver preparato In modo eccezionale i suoi robustissimi spider e al nostro pilota di aver guidato con la serenità e la bravura del più veloce specialista europeo e del più sperimentato guidatore « locale ». Paganelli-Russo hanno corso in crescendo, rimontando numerosi avversari e superando perlomeno due momenti drammatici. Primo: da una scarpata sono stati scagliati sui due italiani alcuni pietroni uno dei quali ha colpito alla base il parabrezza scheggiandolo: secondo: attraversando un guado la vettura è rimasta con la pancia sollevata su alcuni massi e Russo è dovuto scendere in acqua per spingerla. » Tutto sommato — ha commentato seraficamente Paganelli — mi diverto ». Barbasio ha perso più di un'ora per sostituire il cambio danneggiato da infiltrazioni di polvere e fango mentre Ulyate come Mehta ha mantenuto un ritmo tranquillissimo — se cosi si può dire — secondo le abitudini dei locali. Tuttavia Ulyate è stato bravissimo a togliersi dalla trappola di fango di Meru con un trucco da manuale. « Ho sgonfiato le gomme — ha detto — e sono riuscito ad avere più aderenza sul fango ». Bellissima gara anche per Sandro Munari. Il • Drago » è sraro a lungo nelle prime posizioni di classifica, poi due banali incon¬ venienti hanno rallentato la sua marcia. Presso Maralal, Il veneto ha sbagliato strada (e Barbasio che lo seguiva ha sbagliato pure lui perdendo altro tempo) e poi a Thompson's Falls ha dovuto fermarsi per sostituire un motorino d'avviamento. « Ad un'assistenza — ha spiegato Sandro — nella fretta mi hanno montato ruote anteriori di diametro più piccolo. Il twinmaster, che serviva a Drews per calcolare a metro il percorso, ha così sbagliato i conti e abbiamo imboccato un bivio non giusto, finendo in un canalone di pietre. Ne siamo usciti attaccandoci con un argano portatile ad un albero ». O/fre alla bella prova delle nostre vetture da registrare in questa prima tappa un impatanamento generale a Meru di 70 vetture (un km di fango alio un metro e mezzo, piloti salvati con trattori) Il ritiro di Makkinen (Peugeot) per il cedimento del motore dopo aver a lungo condotto il Safari: la rottura della protezione posteriore della Porsche di Waldergaard e guai, guai per tutti. Domani il via della seconda tappa in programma, circa 1700 km Altre avventure, in arrivo? Michele Fenu Classifica ufficiosa: 1) MikkolaTodt (Peugeot 504) punti 178; 2) Joginder-Doig (Colt Lancer) 187; 3) Anderson-Hertz (Peugeot 504) 191: 4) Waldergaard-Thorszelius (Porsche Carrera) 199; 5) Paganelli-Russo (Fiat Abarth) 202; 6) Kallstrom-Billstam (Datsun 260 Z) 215; 7) Munari-Drews (Lancia Fulvia) 216; 8) Ulyate-Smith (Fiat Abarth) 219: 9) Hermann-Schuller (Porsche Carrera) 244; 10) Remtulla-Jivani (Datsun 260 Z) 248.

Luoghi citati: Africa, Maralal, Nairobi