E' cominciato il "Safari" il rally più imprevedibile di Michele Fenu

E' cominciato il "Safari" il rally più imprevedibile Sei squadre ufficiali al via da Nairobi E' cominciato il "Safari" il rally più imprevedibile Le speranze dei teams torinesi Fiat e Lancia - Anche Peugeot, AlpineRenault, Porsche e Datsun in lizza - Dopo sei ore in testa Makinen (Dal nostro inviato speciale) Nairobi, 11 aprile. La grande avventura è cominciata. Il Safari ha preso il via oggi da Nairobi per la prima delle tre tappe. Sole e caldo, ma nel cielo si rincorrono enormi nuvole e le previsioni meteorologiche parlano sempre di pioggia. In questi giorni è piovuto di notte e le piste sono rimaste bagnate e fangose, mentre certi tratti continuano ad essere allagati o spezzettati da enormi pozze. Il vicepresidente del Kenya, Daniel Arap Moi, ha abbassato alle 16 la bandiera davanti alla Peugeot 504 di Mlkkola e Todt. Entusiasmo alle stelle, gente Un sugli alberi che rendono verde il viale dedicato ad Halle Salassié. Il Safari, anche se è una corsa inventata dagli europei, ha conquistato tutta l'East Africa. Prima di parlare con qualcuno dei protagonisti di questa seconda prova del campionato mondiale Marche, esaminiamo le squadre, quasi tutte provenienti dall'Europa e, al massimo, rinforzate da piloti "locali". La Fiat Rally, come sapete, ha tre spider FiatAbarth 124 R (1800 ce, 180 cv, 950 kg nella versione salari) con Barbasio-Sodano, Paganelli-Russo e Ulyate-Smith, la Lancia due Fulvia HF (1600 ce, 160 cv, 980 kg) con Munari - Drews e MehtaDoughty. La Peugeot, che si cimenta solo in Africa, ha cinque 504 per Mikkola-Todt, Andersson-Hertz, Makinen-Liddon (con motori da 175 cv) e Huth-Heckle e Shankland-Bates (160 cv), L'Alpine Renault ha offerto a Darniche-Mahe e TherierVial le solite 1800 (165 cv e 900 kg) e a Nìcolas-Delferrier e PiotJaubert le nuove R 17 di 1774 ce, 160 cv c 1100 kg. Infine, Datsun e Porsche, i giapponesi con i coupé 260 Z (200 cv, 1200 kg) di Kollstrom e dell'indiano Remtulla, I tedeschi con tre Carrera RS (210 cv, 1060 kg) per Waldergaard, Herrmann e Fritchy. C'è anche una Ford Escort per Vie Preston, un forte specialista di Nairobi. E' un elenco piuttosto fitto. I « bookmakers • danno per favoriti i vincitori di precedenti salari, specie se sono piloti « locali », come Mehta od Herrmann. tuttavia gli italiani hanno discrete quotazioni. Sandro Munari è conosciuto anche qui: le sue Imprese nelle edizioni del '70 e del '71 non sono state dimenticate. Quan¬ to a Barbasio e Paganelli gli spider e la splendida organizzazione approntata dalla Fiat hanno impressionato un po' tutti. Munari vuol fare una grande corsa. Vincere il Safari costituirebbe per lui il risultato più importante della stagione e concluderebbe degnamente la carriera sportiva della Fulvia, che è al suo ultimo grande rally. « Affermarsi qui — diceva Sandro prima di partire — significa ottenere un i successo analogo a quello di Montecarlo. E' da un po' di mesi che non guido la Fulvia, ma spero in ! pochi chilometri di ritrovare la I mano ». Abbiamo l'impressione che Mu- \ nari cercherà di imporre un ritmo piuttosto elevato del Salari, soprattutto se pioverà. Nel tango, il ve¬ neto e la Fulvia costituiscono una coppia regina. Il Safari sta girando intorno al monte Kenya. Violenti acquazzoni si sono abbattuti sui concorrenti dopo il sole e le piste asciutte della parte iniziale. Un ponte è crollato e le vetture sono state latte deviare su un itinerario alternativo, su cui proseguono con un certo ritardo. Dopo oltre sei ore di gara in testa sono la Peugeot di Makinen e la Fulvia di Munari, seguite dalla Porsche di Waldergaard e dalla Fiat Abarth di Barbasio nel giro di una decina di minuti. Anche Anderson, Mikkola, Therrier e Paganelli sono in buona posizione. Più indietro Mehta ed Uiyate. Michele Fenu La Fiat-Abarth 124 di Ulyate e Smith durante un passaggio nelle prime ore di corsa (Tel.)