Morte di un povero campione (Kohlmeyer viveva in miseria)
Morte di un povero campione (Kohlmeyer viveva in miseria) Morte di un povero campione (Kohlmeyer viveva in miseria) E' morto un campione del mondo, Werner Kohlmeyer, stella dello squadrone tedesco che a Berna sovvertendo II pronostico batté l'Ungheria di Puskas e di Hidegkuti nella finalissima. La notizia è di diversi giorni la ma merita di essere approfondita per il suo retroscena umano. Ventidue volte nazionale, idolo dei tifosi del Kaiserslautern, al fianco di Fritz Walter, per il quale giocò oltre mille partite, Kohlmeyer non fece certamente fortuna. Proprio in questi giorni in Germania sì parla delle cifre incredibili che incasseranno attraverso la pubblicità tre - stelle » come Netzer, Beckenbauer e Muller: oltre mezzo miliardo di lire a testa. I tifosi tedeschi sanno anche che Haller, Schnellinger, Schulz, Seeler hanno fior di milioni, che vivono in dimore principesche mentre apprendono che uno dei grandi beniamini del passalo è morto in assoluta povertà. Soltanto Fritz Walter, rappresentante di una grande marca di articoli sportivi, è riuscito a salvarsi dal naufragio che ha coinvolto tutti gli ex campioni del mondo 1954, Kohlmeyer era il più povero di tutti questi. Al giorno d'oggi, Turek fa l'Impiegato nelle lerrovie, a Dusseldorf; Llebrich, Mal, Morlok hanno investito i loro denari in ricevitorie del totocalcio tedesco; Posipal è rappresentante di un mobilificio: Schafer possiede due stazioni di benzina, Ecker ha una villa di dieci stanze e Insegna grazie al suo diploma di educazione fisica; Ottman Walter, dopo un lungo esaurimento nervoso, è impiegato comunale a Kaiserslautern; Rahn, infine, fa il garagista. L'addio a Kohlmeyer è stato dato da Sepp Herberger, 77 anni, l'indimenticato condottiero del calcio tedesco: gli occhiali neri che proteggevano i suoi fragili occhi nascondevano anche le sue lacrime. Accanto a lui dieci campioni del mondo, tanti capelli grigi, tanti ricordi. Per i campioni del mondo 1954, Berna è doppiamente lontana.
Luoghi citati: Berna, Dusseldorf, Germania, Kaiserslautern, Ungheria
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