Israele verso le elezioni ? di Giorgio Romano

Israele verso le elezioni ? Israele verso le elezioni ? Dopo le dimissioni di Golda Meir, primi contatti dei partiti - Discutono della formazione del nuovo governo e sulla convenienza di consultazioni anticipate (Nostro servizio particolare) Tel Aviv, 11 aprile. Golda Meir ha fatto la sua dichiarazione politica alla Keneseth in atmosfera di lutto, e il dibattito parlamentare, che in altra giornata avrebbe raggiunto i toni più accesi, è stato relativamente moderato e contenuto. Non che siano stati risparmiati strali e accuse anche pesanti al governo dimissionario, ma i morti di Kiriat Shmona (dove, nel pomeriggio, ci sono state manifestazioni di protesta) gettavano le loro lugubri ombre sulla Camera dei deputati, che doveva discutere le dimissioni presentate poche ore prima dalla signora Meir al presidente d^lla Repubblica. Non sappiamo se Golda Meir (come qualcuno affermava oggi nei corridoi della Camera) abbia mutato parte delle sue dichiarazioni a seguito degli avvenimenti odierni; certo è che il suo discorso, inconsuetamente breve, ha evitato di proposito ogni tono polemico e si è soffermato soprattutto sulle raccomandazioni presentate dalla commissione d'inchiesta Agranat, su quella che il governo ha creduto di attuare subito e su quelle che ha cominciato a discutere. Esaminando in breve il princìpio della « responsabilità personale a livello del governo » e l'opinione giuridica esposta al riguardo dal ministro della Giustizia, la signora Meir ha detto: « Secon¬ do me, non ci può essere dubbio sulla validità, in Israele, del principio della responsabilità ministeriale di un ministro per le operazioni del suo dicastero, una dottrina che fa parte della nostra concezione costituzionale del rapporto reciproco tra l'esecutivo e il corpo legislativo ». Dopo le dichiarazioni del capo del governo, è cominciata la discussione — non ancora conclusa, a sera — in cui gli esponenti dei partiti della coalizione governativa e dell'opposizione hanno espresso critiche e osservazioni sul comportamento del governo e sui problemi attuali. Mentre la discussione formale alla Keneseth ha riguardato soprattutto gli aspetti della conclusione della commissione d'inchiesta e le conseguenze che si debbono trarre, i partiti e le correnti hanno cominciato i contatti in vista della formazione del governo e sulla convenienza o meno delle elezioni anticipate. Già si avanzano i nomi dei possibili candidati da segnalare al capo dello Stato per la composizione del governo e ci sono state le prime dichiarazioni, tra cui quella del leader dell'opposizione di destra, il quale ha detto che chiederà al capo dello Stato di affidare l'incarico di costituire il Gabinetto a un membro del Likud. Gli altri esponenti dei partiti sono stati più cauti, dicendo che il direttivo delle rispet¬ tive correnti si riunirà nei prossimi giorni per scegliere il nome da suggerire al presidente Katzir. Al di là del problema immediato della formazione del governo, il convincimento che si tratterà comunque di un Gabinetto di transizione induce gli esponenti della vita politica a considerare il problema di una consultazione popolare anticipata. Contro l'opinione della destra che convenga indire le elezioni al più presto, ai primi di luglio, alcuni partiti ritengono che sia piuttosto opportuno differirle all'autunno, sia per poterle indire dopo la pubblicazione completa dei risultati della commissione d'inchiesta, sia nella speranza di poter variare nei prossimi mesi la riforma elettorale, che può cambiare interamente la fisiono mia della nona legislatura. Questi problemi renderanno assai più cauti i leaders dei principali partiti a prò porre il loro esponente per la costituzione del governo. Se il Pronte del lavoro troverà l'unità almeno temporanea, è ancora destinato a dirigere una coalizione governativa per il prossimo periodo di transizione. I nomi che si facevano stasera dei più probabili candidati del Partito del lavoro alla premiership sono quelli dei ministri Sapir e Zadok e dell'attuale sindaco di Haifa, Almogi, molto influente nella organizzazione del partito. Giorgio Romano Kiriat Shmona. Soldati israeliani trasportano il corpo di una delle vittime (Upi)

Persone citate: Golda Meir, Katzir, Meir, Sapir

Luoghi citati: Israele, Tel Aviv