Perché sono tassati gli assegni familiari?

Perché sono tassati gli assegni familiari? I lettere d'affari: contribuenti e riforma tributaria Perché sono tassati gli assegni familiari? Ci sono pervenute numerose domande In relazione alla riforma tributaria. Le lettere arrivano dai più vari strati sociali e i quesiti sono diversi, ma tutti rivelano, da un lato, un'ansia di conoscere le disposizioni di legge su determinati argomenti e, dall'altro, contengono quasi sempre una protesta più o meno esplicita. Emanuele Migliore ci scrive da Modica qualificandosi «un assiduo lettore, padre di sei figli»; egli si lamenta del fatto che «gli assegni laminari sono con la nuova legge tributaria colpiti dall'imposta sul reddito delle persone fisiche» e soggiunge: «Si parla tanto di riduzione di imposte con la riforma tributarla per l redditi più bassi, cosa che non corrisponde al vero». Il lettore pone l'accento su problemi non indifferenti, che hanno già avuto eco nell'opinione pubblica e ripercussioni in sede politica, ove si sta studiando di trovare la non facile soluzione di non violare il principio della generalità dell'imposta e di rendere gli assegni familiari «tassati», ma sostanzialmente esenti. Effettivamente si è molto parla¬ to, alle volte in modo sprovveduto, della diminuzione dell'ammontare delle imposte per i redditi più bassi, in occasione dell'entrata in vigore della riforma tributaria. L'equivoco — se di equivoco si può parlare — deriva solo dal fatto che i calcoli sono stati eseguiti senza tener conto della realtà dei fatti. Si sono cosi presi in considerazione due termini di confronto non omogenei tra loro. Si è pertanto affermato che il contribuente con reddito non elevato dovrà avere un alleviamento del peso tributario con l'entrata in vigore della riforma; ciò può anche apparire esatto, purché nella premessa si aggiunga che il ragionamento vale solo per il caso che quel contribuente abbia sempre denunciato tutti i suoi redditi e abbia sempre pagato le imposte con il sistema precedente; ma se la realtà era diversa, se quel contribuente non ha denunciato tutti i redditi negli esercizi precedenti o, ancor peggio, non ha presentato la dichiarazione Vanoni — rientrando cosi nella vasta schiera degli evasori — i conti non tornano. In altre parole, nel fare le pre¬ visioni ci si è dimenticati della situazione di fatto del contribuente italiano, costretto, in base alle stesse ammissioni ministeriali, ad evadere, almeno parzialmente, le imposte per poter sopravvivere e si è quindi giunti all'affermazione che ci saremmo trovati di fronte ad una diminuzione dell'incidenza fiscale per i redditi più bassi. In particolare, il sistema della ritenuta per i lavoratori dipendenti ha dato subito la risposta concreta e drammatica all'affermazione ministeriale non meditata. Ingegneri in difficoltà L'ingegner Bìondolillo di Torino ci scrive lamentando le difficoltà per gli ingegneri liberi professionisti di tenere la contabilità prevista dalla legge e di documentare le spese. La libera professione in Italia fino al primo gennaio di quest'anno non era vincolata, salvo casi particolari, alla tenuta di registri e scritture contabili, neppure ai fini fiscali. Indubbiamente, il passaggio al nuovo regime comporta uno sforzo di adeguamento non indifferente, una spesa notevole e — nella maggior parte dei casi — una riorganizzazione del lavoro che molte volte può riuscire difficile; l'assenza di disposizioni precise sulla tenuta della contabilità è poi un altro elemento negativo che non può non influire sullo stesso sistema fiscale. Per ciò che riguarda la documentazione delle spese, essa si presenta effettivamente ardua e di questa difficoltà si rende conto anche il legislatore prevedendo (articolo 50 del Decreto n. 597) per il lavoratore autonomo che fri costi e oneri non documentali sono deducibili nella misura forfettaria del tre per cento dell'ammontare lordo dei compensi». La misura del tre per cento appare senza dubbio irrilevante e gli esempi concreti possono ritrovar si nella vita di ogni giorno, in quanto per un professionista può essere impossibile ottenere la documentazione di spese deducibili d- fronte al pervicace ed illegale rifiuto di rilascio della fattura da parte di commercianti, artigiani e, perché no, altri professionisti. Solo l'esperienza ci dirà se si tratta di fenomeno transitorio o dì materia che dovrà essere rivista dalla legge. Gianfranco Gallo-Orsi

Persone citate: Gianfranco Gallo-orsi, Vanoni

Luoghi citati: Italia, Modica, Torino