Studenti e ragazze drogati in due "fumerie,,: 14 arresti

Studenti e ragazze drogati in due "fumerie,,: 14 arresti Sorpresi di notte dalla polizia a Perugia Studenti e ragazze drogati in due "fumerie,,: 14 arresti Sono giovani dai 20 ai stato anche un torinese che coltivata in vasi) 23 anni di Milano, Firenze e Viareggio - Arredi 17 anni - Sequestrati oppio e marijuana (an• Da tempo gli inquirenti seguivano i giovani (Dal nostro corrispondente) Perugia, 6 aprile. (g. f.J Quattordici studenti universitari sono stati arrestati durante un'azione antidroga organizzata da agenti della questura in collaborazione con i carabinieri. Alle 2,30 di questa notte le irruzioni degli agenti in due appartamenti della città, uno in via Ulisse Rocchi, l'altro in via Mario Angeloni, hanno portate alla scoperta di sostanze oppiacee e di marijuana e all'arresto dei giovani tra i quali figura anche una minorenne. Nell'abitazione di via Ulisse Rocchi sono stati sorpresi in possesso di sostanze stupefacenti: Siciliano Di Rende, 19 anni, di Roma; Mauro Leonardi, di 23, di Roma; Laura Lenti, 21 anni, di Milano; M. C, 17 anni, di Torino; Dantina Giorgetti, 22 anni, di Pesaro; Mauro Pesenti, 22 anni, di Roma; Enrico Gasparri, 20 anni, di Roma. Tutti sono stati arrestati per detenzione di sostanze stupefacenti. Un'altra irruzione delle forze dell'ordine nell'appartamento di via M. Angeloni, ha portato alla scoperta di altre sostanze oppiacee e all'arresto di Franco Brachini, 30 anni, di Passignano sul Trasimeno; Paolo Ponti, 27 anni, di Bastia; Giuseppina Ventura, 26 anni, di Firenze; Luciano Francesconi, di Viareggio, di 23 anni; Bruno Canafoglia, 26 anni, di Spello; Rita Brufani, 25 anni, di Roma; Silvia Maschietto, di 20 anni, di Viareggio. I giovani sono stati accompagnati in questura e sottoposti ad interrogatori al termine dei quali è stato spiccato nei loro confronti mandato di arresto. L'operazione è stata coordinata dal questore di Perugia, dottor Giusti, e dai suoi più diretti collaboratori, dottor Franco e dottor De Feo. Un primo rapporto è stato rimesso nelle mani dell'autorità giudiziaria. Le indagini, che hanno portato all'arresto dei giovani, erano iniziate da tempo: infatti i due appartamenti venivano sorvegliati dagli inquirenti. L'appartamen¬ to di via Ulisse Rocchi, sito al piano terra di un vecchio stabile nel cuore di Perugia, accoglieva il circolo «Deja VI», arredato con tappeti e amache, luci soffuse, soprammobili di stile orientale. Due i proprietari: Marco Pesenti, arrestato, e Mauro Rendina, di Roma, giunto questa mattina a Perugia, che si è dichiarato all'oscuro di tutto. Tra i molti iscritti al circolo parecchi sono stranieri. Si entrava esibendo un tesserino rilasciato dalla direzione. Al momento dell'irruzione la polizia ha trovato un denso fumo e tutti i presenti che stavano dormendo sui tappeti. L'altro appartamento è all'ultimo piano di uno stabile in via Mario Angeloni 48. Comprende 6 stanze: il luogo è ben appartato dagli sguardi indiscreti; momentaneamente nessuno abita negli appartamenti attigui. Sembra che da circa 6 mesi alcuni studenti fossero soliti riunirsi nei locali, presi in affitto da un giovane capellone. I carabinieri del nucleo investigativo, al comando del capitano Romano e del maresciallo Daidone, tenevano sotto controllo da vario tempo l'abitazione. E' stata trovata anche della marijuana in piantine. Il dottor Arioti, sostituto procuratore della Repubblica, ha interrogato per tutta la notte i 14 studenti, spiccando el; ordini di carcerazione. Dai primi accertamenti, sembra che lo studente Franco Brachini sia un «corriere», insomma il fornitore della droga per i due circoli. Il Brachini sarebbe stato arrestato anche per spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini proseguono. scio e Antonio Vivarelli, entrambi di 21 anni, fermati alla stazione centrale di Pescara mentre stavano salendo su un treno per far ritorno a Roma, sono stati trovati in possesso di 400 grammi di stupefacenti tra marijuana e hashish. Il loro complice pescarese, Claudio Di Carlo, di 21 anni, è stato arrestato nella sua abitazione. Vescio e Vivarelli — secondo gli accertamenti svolti dai carabinieri — avevano il compito di « corrieri » ovvero di trasferire gli stupefacenti da Roma a Pescara e Di Carlo quello dello smercio nella città abruzzese. I tre sono stati condotti in carcere a disposizione dell'autorità giudiziaria. (Ansa)