La celebrazione della Resistenza

La celebrazione della Resistenza Primavera della libertà La celebrazione della Resistenza Si ricordano oggi i Caduti di Pian del Lot e di Cumiana - Le donne e l'antifascismo Aprile '44, la Resistenza si consolida, mentre la rappresaglia e il terrore nazifascista imperversano in tutto il Paese. Carri armati con la croce uncinata e una spietata tirannide spaziano dal Mediterraneo all'estremo Nord Europa, i torinesi antifascisti non hanno ceduto: processi, minacce, rastrellamenti non piegano la volontà di riscossa, anche se il prezzo da pagare è sempre più alto: condanne a morte, fucilazioni, eccidi. Tre i momenti culminanti della barbarie nazifascista: Martinetto, Cumiana, Pian del Lot. Tre pagine di storia, intrise di sangue e segnate dalla trepida speranza di far rinascere una comunità libera. Aprile '74, trent'anni dopo. Che cosa rimane, che cosa è cambiato? Epigoni della violenza e del fascismo continuano a sopravvivere, c'è ancora chi tenta di scardinare le fondamenta dello Stato democratico. Ecco perché si caricalo di un valore particolare le manifestazioni in memoria degli episodi del passato: hanno il significato di protesta contro la sopraffazione, i silenzi complici, la conservazione di privilegi, l'abuso del potere. I 27 morti di Pian del Lot saranno ricordati stamane alle 9 con una messa che sarà celebrata nella chiesa di San Vito e successivamente sul luogo della strage, dove è stato eretto un monumento. Alla cerimonia parteciperanno il sindaco Picco, rappresentanti delle associazioni partigiane e dell'Associazione famiglie caduti per la Liberazione. A Cumiana saranno commemorate le 51 vittime dell'eccidio. La rappresaglia si scatenò dopo uno scontro fra partigiani e nazifascisti conclusosi con la cattura di due sottufficiali tedeschi e di 35 repubblichini. Vennero incendiate le case e rastrellati 200 ostaggi, 51 dei quali furono fucilati mentre erano ancora in corso le trattative per lo scambio dei prigionieri. Stamane alle 10 ci sarà una messa nella chiesa parrocchiale e poi il corteo di cittadini e autorità ricorderà la strage sul luogo dove fu consumata. In occasione dell'anniversario l'amministrazione comunale ha fatto stampare un fascicolo dedicato ai 51 martiri contenente anche la testimonianza di un superstite, il maestro Luigi Losano. * « Il contributo della donna all'antifascismo e alla lotta di Liberazione in Piemonte (1922-'45): parlano le protagoniste », è il tema di una lezione tenuta ieri mattina alle 10 al Teatro Alfieri, gremito di giovani, agli studenti delle medie superiori per iniziativa del Consiglio regionale del Piemonte, del Comitato regionale antifascista in collaborazione con il Provveditorato agli studi. Ha introdotto il presidente del Consiglio aw. Viglione, presenti il vicepresidente Sanlorenzo ed il presidente della giunta avvocato Oberto. La lezione è incominciata con un discorso di Camilla Ravera, antifascista, condannata dal tribunale speciale. L'oratrice ha ricordato la nascita del fascismo, avvenuta negli anni tumultuosi che seguirono la prima guerra mondiale e le vicende politiche che portarono alla dittatura di Mussolini. E' seguita una testimonianza di Albina Lusso, operaia tessile, organizzatrice di scioperi del 19431944. Come combattente nella 5' divisione alpina GL Frida Malan I ha descritto l'attività delle donne I partigiane. i Hanno ancora parlato Giuliana Tedeschi, deportata razziale, che ha fatto una lucida descrizione degli orrori dei campi di sterminio; Camilla Mantica Pal¬ lavicino, deportata politica; Anna Rosa Girola Gallesio, che ha riferito sui Gruppi di difesa della donna, organizzazione femminile della Resistenza.

Luoghi citati: Cumiana, Nord Europa, Pian Del Lot, Piemonte