Quasi un "vertice,, a Parigi per i funerali di Pompidou

Quasi un "vertice,, a Parigi per i funerali di Pompidou Rappresentanti di ottanta Paesi a Notre-Dame Quasi un "vertice,, a Parigi per i funerali di Pompidou L'imprevista iniziativa del presidente americano Nixon: ha incontrato Leone, Wilson, Brandt, Tanaka, Podgorny nonché il presidente ad interim francese, Poher - La Casa Bianca vuole un rilancio dell'intesa America-Europa, i tedeschi si sono assunti il compito d'un chiarimento con Londra nell'ambito della Cee Almeno 14 candidati per la successione all'Eliseo (Dal nostro corrispondente) Parigi, 6 aprile. La solenne cerimonia celebrata oggi a Notre-Dame in memoria di Georges Pompidou alla presenza di ottanta capi di Stato e di governo è sfociata in un improvviso « supervertice » politico Europa-TIsa-GiapponeUrss. Il presidente Nixon, ha rinviato la sua partenza da Parigi a domani, iniziando (nell'ordine) una serie d'incontri politici col presidente ad interim francese Poher, col presidente italiano Leone, col premier inglese Harold Wilson, col cancelliere tedesco Willy Brandt, col primo ministro danese Hartling, col premier giapponese Tanaka e col presidente sovietico Podgorny. Contemporaneamente il cancelliere Brandt ha incontrato Wilson, Hartling, Tanaka, e lo svedese Palme. I francesi Messmer e Jobert hanno a loro volta preso l'iniziativa di uno scambio d'idee con Wilson, Tanaka, il ministro degli Esteri tedesco Scheel e stasera con Podgorny. La triplice e simultanea consultazione imperniata sull'iniziativa americana, tedesca, francese, ha avuto un tema unitario: il rilancio dello schieramento atlantico proposto da Kissinger e coordinato alle intese col Giappone, i rapporti Europa-Usa, la crisi intereuropea. Il portavoce di Nixon, Ziegler, non ha nascosto che intende preparare da Parigi un vertice atlantico prima della visita che deve fare a Mosca alla fine di giugno I punti focali della vasta operazione politica sono stati 1? biblioteca dell'ambasciata americana, dove Nixon ha ricevuto i suoi ospiti, l'albergo vicino all'Eliseo dove Brandt ha ricevuto i suoi, l'Eliseo, Palais Matignon e il quai d'Orsay per i francesi. L'intreccio delle conversazioni è stato rapido, continuo, molteplice, e non è facile stasera , ! fare il punto anche perché NI i è a o ono rnoe a o, e e unlo xon vedrà Podgorny e Tanaka domattina. Non vi sono state dichiarazioni ufficiali, a parte quelle americane. In ogni modo è chiaro che si è trattato di un'offensiva diplomatica combinata tedesco-americana: i tedeschi si sono assunti il compito di un chiarimento inter-europeo, affrontando soprattutto il problema inglese, gli americani quello di riavviare il dialogo Usa-Comunità europea e i problemi del nuovo atlantismo. Da ciò che si sa dei colloqui Nixon-Leone (vi hanno partecipato il presidente Rumor e il ministro Moro) è sicuro che il nocciolo delle conversazioni è stato la necessità di una «nuova iniziativa» capace di superare le difficoltà tra gli Stati Uniti e l'Europa e l'analisi che da parte europea si fa del problema della distensione. Da parte italiana si è sostenuto che autonomia europea e atlantismo non contrastano e possono integrarsi. La tesi americana è stata quella di sempre: che l'Europa unita sia costruita in stretta associazione con gli Stati Uniti, e che la Comunità europea non prenda iniziative economico-politiche contrastanti gli obiettivi americani. In più si è aggiunta la speranza che questa tesi (combattuta fino a ieri da Pompidou e Jobert) non trovi più ostacoli in una Francia gestita da un nuovo presidente. Ma natural- o e I mente il supervertice ha troe | vat° Proprio qui il punto de a- \bole- La vacanza presidenzia e le (nonostante i quaranta miAlberto Cavallari CContinua a pagina 2 in quinta colonna) Parigi. Alain Poher, in piedi al centro, e i capi di Stato assistono al rito (Telef. Upi)