Quasi un "giallo,, a Downing Street di Mario Ciriello

Quasi un "giallo,, a Downing Street Quasi un "giallo,, a Downing Street Contraffatta la firma del premier Wilson su un documento usato a scopo truffaldino (Dal nostro corrispondente) Londra, 5 aprile. Il premier Harold Wilson ha ricevuto oggi due visitatori insoliti. Alle 18, la porta del numero 10 di Downing Street si è aperta per il comandante Robert Huntley e per il « detective chief superintendent » Alan Jones, due eminenze di Scotland Yard. Nulla è stato detto sul soggetto del colloquio, ma non è un segreto, perché è stato Wilson stesso a chiedere l'aiuto di Scotland Yard nella soluzione del « misterioso caso della firma falsa ». E' il nome dato dalla stampa alla vicenda, una vicenda che potrebbe avere amare conseguenze per molti. Uno scandalo forse? Un Watergate inglese? No, nulla di tutto questo. Il povero Wilson, del tutto innocente, sembra essere rimasto coinvolto in un episodio che si presta facilmente a sgradevoli congetture. Vi è una lettera con una sua firma contraffatta: lettera che avrebbe facilitato una redditizia compravendita di terreni avviata dal fratello della segretaria politica del premier, la graziosa signora Marcia Williams, di 41 anni. Abbiamo detto che vi potrebbero essere « amare conseguenze ». Sì, perché numerosi giornali sono stati querelati per diffamazione sia dal premier sia da Marcia Williams, e può darsi siano condannati. E perché il fatto ha turbato la scena politica e, in particolare, il « labour party ». Semplificati al massimo, ec co i fatti. Tony Field — come si legge in una dichiarazione dei suoi legali — ha cercato per molto tempo di trasformare in terreni per uso industriale delle aree, nel Lancashire, sommerse da montagne di scorie. L'impresa finanziaria, durata sette anni, gli avrebbe reso non gli imponenti utili indicati da alcuni giornali, ma 110.000 sterli ne, circa 160 milioni di lire. Tutto sembra chiaro. A scatenare la burrasca è stato un quotidiano che afferma di aver trovato una lettera invia ta ad un dinamico agente immobiliare nel marzo '73 per agevolare e accelerare una fase dell'operazione. E la missiva è su carta intestata dell'allora leader dell'opposizione Wilson e ne porterebbe la firma. Non vi sarebbe, certo, uno scandalo, bensì un reato. Qualcuno si sarebbe servito della carta di Wilson e avrebbe contraffatto la sua firma. Ma chi è costui? A giudicare dalla loro sdegnata risolutezza, tutti i familiari di Marcia Williams sembrano pronti a sfidare chiunque ne ponga in dubbio l'irreprensibilità. Mario Ciriello

Persone citate: Alan Jones, Harold Wilson, Marcia Williams, Robert Huntley, Tony Field

Luoghi citati: Londra