Atmosfera di aspra tensione in Israele Nuovi scontri sul Golan, uin attentato

Atmosfera di aspra tensione in Israele Nuovi scontri sul Golan, uin attentato Atmosfera di aspra tensione in Israele Nuovi scontri sul Golan, uin attentato Comincia questa sera la Pasqua ebraica, ma continua lo stato di all'erta - Non si placa la polemica a proposito dell'inchiesta sui rovesci iniziali della guerra ■ Hussein a colloquio con Sadat Gerusalemme, 5 aprile. Il timore di dover affrontare l'inizio di un'altra guerra proprio in coincidenza con una festività religiosa, ha indotto Israele a non correre rischi in occasione della Pasqua ebraica che ricorda l'esodo dall'Egitto, la quale dura otto giorni e comincia domani al tramonto. La quarta guerra arabo-israeliana cominciò esattamente sei mesi fa in occasione della festività del Yom Kippur, e gli israeliani non hanno ancora superato lo choc. Le speciali sirene che dovevano segnare la fine della tradizionale bruciatura del lievito rimarranno in silenzio, a quanto pare per timore che il loro suono faccia accorrere nei rifugi antiaerei la popolazione. Le truppe israeliane rimangono in stato di massima allerta sul fronte siriano, dove i combattimenti sono proseguiti anche oggi per il 25" giorno consecutivo. L'atmosfera in Israele è tutt'altro che gioiosa. Molti riservisti sono tuttora in servizio attivo e l'alto numero di morti nella guerra di ottobre e le conseguenze del conflitto sono ancora freschi nella mente di molti israeliani. Furono circa 3.000 gli israeliani morti o dispersi in combattimento. La festività della Pasqua quest'anno coincide con la settimana santa cristiana. I musulmani, inoltre, festeggiano la nascita di Maometto. I prigionieri di guerra siriani in mano agli israeliani hanno detto le preghiere in un campo di concentramento situato in località segreta. Circa 40.000 fedeli ebrei e cristiani sono già arrivati in Terrasanta, e ne sono attesi altre migliaia. Tutti gli alberghi sono al completo. La crisi governativa, nata dalla relazione della commissione sulle responsabilità per le deficienze israeliane all'inizio della guerra di ottobre, domina in questa festività il pensiero di molti israeliani. L'inchiesta ha accertato che diversi generali, fra cui il capo di stato maggiore, erano responsabili della impreparazione israeliana e ne ha raccomandato il siluramento o la sospensione dalla carica. Ma l'opposizione e alcuni esponenti dello stesso partito della signora Meir chiedono che l'intero governo, compreso il primo ministro e il ministro della Difesa Moshe Dayan, siano considerati responsabili. L'esercito ha annullato il tradizionale rancio pasquale per le truppe, a causa dello stato d'allerta. La tensione viene mantenuta viva anche dagli incidenti, come quello avvenuto oggi a 25 chilometri da Haifa, nella località di Zikhrov Yaakov, dove una bomba è esplosa su un autobus provocando la morte di un ragazzo di 12 anni e il ferimento di quattro passeggeri. Prima dell'esplosione cinque passeggeri arabi erano scesi dalla corriera. Si pensa ad un attentato terroristico arabo. Sul fronte politico si rinfocola la polemica sulle responsabilità dei generali. David Elazar, costretto a dimettersi da capo di stato maggiore, ha accusato la commissione d'inchiesta di non avergli riservato un trattamento equo. In interviste a giornali di Tel Aviv egli ha definito una «impudente menzogna» l'accusa di avere ritardato di due ore la chiamata alle armi il giorno in cui scoppiò il conflitto. A suo avviso la commissione ha anche esagerato le sue responsabilità circa lo stato di impreparazione di Israele all'inizio del conflitto, mentre ha ignorato la condotta del ministro della Difesa Dayan. Elazar ha negato di aver visitato le linee del fronte il primo giorno della guerra. Ha detto di essersi recato al fronte in elicottero e che il velivolo fu colpito dalla contraerea egiziana e quasi precipitò. Anche un altro generale criticato dalla commissione, Shmue Gonen, si è appellato alla Corte suprema sostenendo di non essere stato avvertito di procurarsi un legale. (Ap) Alessandria, 5 aprile. Il presidente egiziano Anuar el Sadat e re Hussein di Giordania hanno cominciato stamane i loro colloqui nella villa governativa ad Alessandria dove Sadat risiede dall'inizio della settimana. Hussein aveva già avuto un incontro preliminare con Sadat, ieri sera, poco dopo il suo arrivo ad Alessandria. L'incontro odierno si è svolto per circa un quarto d'ora, poi ai due capi di Stato si sono unite le delegazioni delle due parti. La delegazione giordana comprende il primo ministro Zeid Rifai ed il comandante in capo delle forze armate, maresciallo Habes Maiali. Secondo fonti informate, i colloqui terminerebbero oggi e re Hussein tornerebbe domani ad Amman. (Ansa-Upi) non sono ancora note, ma secondo alcune informazioni essa sarebbe cominciata quando la polizia ha tentato di arrestare alcuni funzionari del tribunale. Secondo alcune notizie fra i morti vi sarebbe un giudice, il quale aveva proclamato l'innocenza di un uomo accusato di corruzione. (Ansa-Reuter)