Nuovi provvedimenti attesi per il credito

Nuovi provvedimenti attesi per il credito Nuovi provvedimenti attesi per il credito Secondo il nuovo indice (della Banca d'Italia) il deprezzamento della lira è al 16% - Secondo quello di "24 Ore" ieri era a 19,55 per cento (Nostro servizio particolare) Roma, 5 aprile. La Banca d'Italia informa che, a confronto del 9 febbraio '73, ultimo giorno della difesa fissa, la lira internazionale vale oggi —16 per cento. Nel calcolo eseguito da 24 Ore il minor valore sulla stessa data di confronto, è invece oggi di —19,55 per cento. C'è stata tra ieri e oggi una rimonta generale del dollaro, e la lira ha subito una flessione verso tutte le monete. Ma ciò che conta, oggi, è la differenza tra i due indici esposti: se ne era già fatto cenno. Il fatto è che, come venne spiegato, 24 Ore iniziò il suo indice nel marzo '73, necessariamente prendendo a base l'interscambio commerciale del 1971. Le correnti di cambio sono mutate, al meglio, nel '72, anno che ora la Banca d'Italia prende a base. Come già avvertito c'è una differenza al meglio di circa 4 punti percentuali. Da oggi, pertanto, si darà l'indicazione, più realistica, della Banca d'Italia: quella di 24 Ore, se proseguita, com'è possibile, servirà a misurare meglio le variazioni « storiche », finché l'indice della Banca d'Italia non avrà accumulato quel minimo di vita che consente di misurare gli spostamenti. Si ripete l'avvertimento già fatto dopo la pubblicazione della « lettera d'intenti » dell'Italia al Fondo monetario, ove reciprocamente si definiva « realistico » il mantenimento della svalutazione nel '74 della lira al 17 per cento. Si ha ora la certezza che in quel documento ci si volesse riferire alla base 1972. La lira, dunque, è oggi ancora in buona posizione rispetto a quella che dovrebbe essere la sua media annuale. Si attende come imminente (forse già domani), dopo che il prestito è stato assunto col Fondo monetario, che siano indicate le nuove misure annuali (da marzo a marzo) dell'aumento di credito bancario alle varie categorie di clientela. Oggi, dal conto del Tesoro a fine marzo, si evince che tra il gennaio e il marzo di quest'anno il Tesoro ha espanso il suo debito verso la Banca d'Italia (creazione di moneta) del 7,8 per cento, mentre nell'uguale periodo del '73 l'espansione fu del 10,4. In termini reali il divario è assai più marcato: la differenza tra i due periodi è di circa il 50 per cento. g. mazz.

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