"Camminare insieme,, resta lettera morta?

"Camminare insieme,, resta lettera morta? "Camminare insieme,, resta lettera morta? Una tavola rotonda per riscoprire e poi rilanciare la pastorale dell'arcivescovo Pellegrino « Camminare insieme », una predica nel deserto? Alla riscoperta ed al rilancio dei temi innovatori contenuti nella lettera pastorale del cardinale Pellegrino è stata dedicata una tavola rotonda tenutasi l'altra sera, nell'affollato « Teatrino dell'angolo », via Parini 14. Un laico, Ottavio Losana, ha ricordato le proposte fondamentali delia « Camminare insieme »: povertà, libertà e fraternità; e le esigenze da cui è nata: « Una necessità di nuove direttive pastorali, con un annuncio che presupponeva una radicale conversione maturata nella realtà e Invitava parrocchie, singoli e gruppi spontanei a collaborare ». « Era un discorso su tre valori spesso dtsattesl nella pratica, di cui sottolineano le contraddtzioni — ha aggiunto —. Non sganciato dalla realtà, ma saldamente riferito alla diocesi torinese negli Anni '70. Un primo e importante sforzo per responsabilizzare la base non solo a livello esecutivo ma già nella progettazione, In un lavoro di scelte ». Temi e proposte non sono entrati nella realtà della diocesi. Neil'esaminare i motivi di questo « rigetto » don Carlevaris, ha sottolineato: « La pastorale era logica conseguenza dell'assenza nella Chiesa di una classe: quella operaia. E' Impossibile evcngelizzare la classe operata, In una città come Torino, senza rivedere i principi pastorali. Per questo la " Cammtnare insieme " con la sua scelta del poveri, avvenuta per la prima volta come scelta di classe, ha dato agli operai una grande speranza. Purtroppo, per la difficoltà del collaboratori ad accettarla ha causato anche una frattura nella diocesi ». « Per rilanciare la " Camminare Insieme " — ha sostenuto don Peradotto — occorre approfondire il discorso della libertà. La Chiesa s'impegna a seguire l'evoluzione dinamica della società, perciò bisogna promuovere un dialogo nella collettività con la collaborazione dt tutti. Rilanciare glt organi-consultivi, crearne del nuovi tra clero e laici nelle varie zone ed usare la libertà per andar contro ti conformismo. Accettare la libertà significa accettare il pluralismo delle opinioni sia pure all'Interno delle scelte diocesane ». Sull'azione delle parrocchie nella prospettiva della lettera pastorale si è pronunciato infine don Giacobbo: « Sono veramente solidali con oppressi e poveri? — ha domandato — oppure la stessa struttura e ti timore di allontanare ceti e categorie di persone impedisce alle parrocchie di presentare un cristianesimo più impegnato? ». Ha auspicato un recupero dei « gruppi spontanei » che potrebbero dare un impulso vitalizzante.

Persone citate: Carlevaris, Giacobbo, Ottavio Losana, Peradotto

Luoghi citati: Torino