Martinetto, una tragedia titolo d'onore per Torino

Martinetto, una tragedia titolo d'onore per Torino Martinetto, una tragedia titolo d'onore per Torino Così ha detto ieri il sindaco commemorando gli otto del Cmrp - La cerimonia nelle caserme Dopo la veglia al Martinetto, le manifestazioni per 11 trentesimo anniversario della fucilazione degli otto componenti il primo comitato militare del Cln piemontese sono proseguite ieri nelle caserme della città e del Piemonte, con una Messa in suffragio in Duomo e con 11 discorso del sindaco a Palazzo Madama. Nella caserma Cavour la cerimonia si è svolta alla presenza del comandante della zona militare e con la partecipazione delle associazioni di ex combattenti. Alla Morelli di Popolo ha parlato il presidente della Regione avvocato Oberto, che ha distribuito ai militari copia della Costituzione e 11 libro Fiori rossi al Martinetto di Fusi. Erano presenti il comandante della Regione militare Comucci e l'avvocato Viglione presidente del Consiglio regionale con ] membri dell'ufficio di presidenza. Nelle altre sedi militari è stato letto 11 messaggio del ministro della Difesa. Notevole partecipazione di folla commossa alla rievocazione del «Processo di Torino» fatta a Palazzo Madama dal sindaco Picco. Erano presenti per il governo il sottosegretario Arnaud, per la Camera l'onorevole Scalfaro e per il Senato il senatore Albertini. «A trent'annl di distanza — ha detto il sindaco — tutti i fucilati al Martinetto e l superstiti del "Processo di Torino" sono presenti, perché la città vive anche del sacrificio del Caduti e della testimonianza del sopravvissuti. L'ammtntstrazlone civica vuole ricordare quella data che con altre, rteche di sacrificio, dt dolore e di lutti, fu la premessa del nostro "presente" Ubero e democratico». Picco ha ricordato la tragica primavera del '44: «Quando molti di noi erano ancora ragazzi, la Re ststenza muoveva l primi passi, la rappresaglia e il terrore nazifascisti Imperavano sul Paese, i carri armati della funesta croce uncinata, Il filo spinato, t campi di sterm'nlo coprivano tutta l'Europa. La tirannide spietata spaziava dalla sponda africana del Mediterraneo a Capo Nord». «Il processo di Torino — ha aggiunto — fu nel nostro Paese ti segnale della riscossa. Dalla ribellione morale e fisica che II processo rappresentò dinanzi a tutta la Nazione e che i naztfasctstl avevano creduto soffocata nel sangue e In galera, ebbe Inizio la riorganizzazione delle bande armate, il consolidarsi delle formazioni partigiane». Ha concluso: «L'amministrazione cinica nel trentennale di quella tragica, gloriosa vicenda — che è il più alto titolo dt onore per la città — ne vuole celebrare la ricorrenza, Insignendo t superstiti della cittadinanza onorarla». I sopravvissuti sono Cornelio Brosio, Luigi Chignon, Valdo Fusi, Silvio Geuna, Giuseppe Giraudo e Giuseppe Leporati. Sono state anche consegnate targhe ricordo agli allievi delle medie superiori che si sono distinti nello svolgimento del tema: «I giovani e la Resistenza in Piemonte».

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