Trieste: sull'ex magistrato sospetti per altro delitto

Trieste: sull'ex magistrato sospetti per altro delitto Indiziato d'aver ucciso la madre Trieste: sull'ex magistrato sospetti per altro delitto p pE' stato condotto nel luogo dove venne assassinata donna - L'accusato continua a negare un anziana (Dal nostro corrispondente) Trieste, 4 aprile. (i. s.) Guido Nimis, l'ex magistrato triestino di 49 anni, arrestato perché indiziato di avere ucciso la madre Egeria Magrini in Nimis di 78 anni, trovata morta l'altro ieri, nell'appartamento del figlio, con il cranio fratturato sembra da una sbarra di ferro, è stato portato dagli agenti della squadra mobile di Trieste nei pressi dello stabile di via Muragliene, dove circa due mesi fa, un'altra anziana signora, Norma Cavallarin di 74 anni fu trovata morta con la gola recisa da una coltellata. Secondo gli investigatori, infatti, la morte di Egeria Magrini avrebbe dei punti in comune con quella di Norma Cavallarin; si sono così volute studiare le reazioni dell'uomo di fronte ad un ambiente che avrebbe potuto conoscere. Nel frattempo si sta ricoi struendo la complessa perso| nalità di Nimis, il quale sostiene che la madre è morta cadendo per le scale. Il primo episodio che porta alla ribal| ta il suo nome, risale al pri| mo maggio 1956, quando Guido Nimis pretore a Milano si ! recò in un teatro per assiste| re ad una commedia musicale i e a i e con Walter Chiari «Oh quante belle figliole, madame Dorè». A metà spettacolo, per una scena un po' audace, chiese l'intervento della polizia per far sospendere lo spettacolo che giudicò «offensivo della morale e del pubblico decoro». Giunse sul posto la polizia che non ravvisò però gli elementi per sospendere lo spettacolo. Il Nimis abbandonò allora la sala per protesta e dopo pochi giorni diede le dimissioni dalla magistratura. Dal 1961 al 1970 fu più volte ricoverato nell'ospedale psichiatrico per «etilismo cronico» e «turbe schizofreniche». Cominciarono poi violenze nei riguardi della madre e della sorella. Quest'ultima, Alda Nimis di 51 anni, che vive separata dal marito (un nobile romano, il principe Cataro di Riandò), e che alloggia presso un convitto di suore francescane (dove viveva anche la madre), la sera del delitto, preoccupata dalla prolungata assenza della madre con la quale aveva un appuntamento, inviò a casa del fratello un sacerdote, che però giunse quando la donna era già morta. Anche Alda Nimis come il fratello Guido sostiene la tesi dell'incidente.

Persone citate: Alda Nimis, Dorè, Guido Nimis, Magrini, Walter Chiari

Luoghi citati: Milano, Nimis, Trieste