Mussolini ultimo atto di Franco Mimmi
Mussolini ultimo atto Mussolini ultimo atto Carlo Lizzani racconta come è nato un film "che fa capire" Carlo Lizzani ha ripreso ii discorso sul fascismo e la Resistenza iniziato nel '51 con Achtung banditi! e ripreso nel '63 con // processo di Verona. Ora è la volta di Mussolini ultimo atto: gli ultimi giorni del dittatore fino alla fucilazione per mano di Walter Audisio. Un momento cruciale nella storia d'Italia, un momento che il regista ha definito «cavourriano»: quell'esecuzione, infatti, fu un atto autonomo degli italiani, malgrado la presenza di tedeschi e ai | leati che cercavano, per oppo sti motivi e interessi, di impadronirsi di Mussolini. Realizzare il film non è stato facile: «Soprattutto — dice Lizzani — è stato difficile trovare un produttore disposto a affrontare un simile argomento. Poi, durante la lavorazione, sono naturalmente arrivati messaggi anonimi e minacciosi. Ma eravamo ben difesi: quando giravamo a Dongo, per esempio, vi era un tale gruppo di ex partigiani a farci da automatica guardia del corpo che nessun malintenzionato avrebbe potuto pensare di superare una simile barriera». I rischi del film non sono finiti: cominciano anzi proprio ora i più grossi. Gli ultimi giorni di Mussolini, ormai sconfitto senza rimedio e alla ricerca disperata dello scampo per sé e per Claretta Petacci, potrebbero indurre a sconsiderati moti di simpa¬ tia: «E' un perìcolo del quale mi sono reso e mi rendo benissimo conto — avverte Lizzani — ma io credo di aver fatto il film in modo tale che il pubblico non potrà non superare questo ostacolo emotivo, e ognuno capirà ciò che Mussolini è slato e ha rappresentato per l'Italia». In verità, è questo un momento in cui certi fenomeni sono quantomeno allarmanti. Negli ultimi anni vi è stata in Germania una fioritura di opere letterarie su Hitler, e un film inglese con Alee Guinness ha rievocato le ultime ore del Fuehrer: la reazione del pubblico non è sempre stata quella che gli autori si aspettavano, ossia assolutamente critica nei confronti del dittatore tedesco. Cosi, una trasmissione televisiva che con intento denigratorio propone attualmente ai tedeschi un ometto qualunquista che sembra preso di peso da gli anni del nazismo ha invece sollevato, nei confronti del protagonista, un'ondata di consensi. Non accadrà lo stesso con Mussolini? «E' vero — ammette Lizzani — è un periodo di pericolosa reviviscenza di certi fenomeni. Ma proprio scrivendone, dedicando loro dei film — e io spero che il mio serva allo scopo — si combattono certe cose. Alcune situazioni portano la gente a desiderare l'intervento auto¬ ritario. Lo scopo del mio film è di far capire a questa gente come certi interventi non possano condurre a nulla di buono ». Franco Mimmi
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