Chaban Delmas e Edgar Faure sono I primi candidati ufficiali

Chaban Delmas e Edgar Faure sono I primi candidati ufficiali Si è già aperta la battaglia per l'Eliseo Chaban Delmas e Edgar Faure sono I primi candidati ufficiali Sono entrambi gollisti, uno di destra, l'altro di sinistra: l'unità del movimento appare infranta - Altre candidature possibili: Giscard d'Estaing e Messmer - Mitterrand esponente unico per i partiti di sinistra (Dal nostro corrispondente) Parigi, 4 aprile. Georges Pompidou è stato sepolto oggi a Orvilliers, villaggio vicino a Parigi. Quasi alla stessa ora, i gollisti Chaban Delmas ed Edgar Paure hanno presentato ufficialmente la loro candidatura alla presidenza. La tregua politica in memoria di Pompidou può considerarsi quindi scaduta, mentre la prevista lotta tra gollisti già caratterizzia la campagna. Il presidente ad interim Poher ha convocato il primo Consiglio dei ministri domani, per decidere la data delle elezioni. Il governo ha fatto sapere che la sua proposta è per il 28 aprile. Un primo panorama elettorale è possibile con le candidature di Chaban Delmas e di Edgar Faure. La prima constatazione è che, per la prima volta, l'unità gollista s'è infranta. La seconda è che la rottura avviene senza pregiudicare però l'unità dell'Udr. Mentre Chaban Delmas è un « barone » di destra del movimento, reduce dai trionfi del congresso di Nantes, Edgar Faure è un leader del gollismo di sinistra, ma lo capeggia dall'esterno dell'Udr, guidando il gruppo Msp (Movimento per il socialismo attraverso la partecipazione). Attualmente la rosa presidenziale è così la seguente: 1) Jacques Chaban Delmas (candidatura ufficiale): deputato gollista, ex primo ministro, popolare « eroe » della Resistenza francese, vincitore con Debré dell'ultimo congresso gollista di Nantes. Presentando la sua candidatura egli ha detto: «Essendo stato primo ministro tre anni sotto l'alta autorità di Pompidou e nella linea tracciata dal generale De Gaulle, ho deciso di presentarmi alle elesioni presidenziali. Conto sull'appoggio delle formazioni politiche della maggioranza presidenziale, a cominciare dal Comitato centrale dell'Udr che si riunirà domenica ». Chaban Delmas ha lottato contro Pompidou in nome del « continuismo » e dell'ortodossia gollista. Si presenta come candidato delle convergenze di centrodestra. 2) Edgar Faure (candidatura ufficiale): deputato gollista non iscritto all'Udr, presidente dell'Assemblea nazionale, due volte presidente del Consiglio nella Quarta Repubblica come radical-socialista, ex ministro dei governi Pompidou, allontanato dal governo nel 1969 da Chaban Delmas divenuto primo ministro. Ha deciso la sua candidatura oggi dopo alcuni colloqui col radicale Servan-Schreiber, col centrista governativo Jacques Duhamel, col presidente ad interim Poher, col presidente del Consiglio Messmer. Significa certamente un tentativo di presidenza di centro-sinistra radical-gollista. 3) Francois Mitterrand (candidatura non ancora ufficiale, ma certa): leader del partito socialista, ex demo-socialista, ex ministro della Quarta Repubblica, agli Interni con Mendès-France, già candidato alla presidenza nel '65, quando costrinse De Gaulle al ballottaggio. E' certo che dopo le recenti dichiarazioni del leader comunista Marchais (n Pensiamo a una candidatura unica delle sinistre unite ») sarà candidato del cartello social-comunista. Ancora oiù certo dopo che oggi il gruppo parlamentare comunista si è detto favorevole alla candidatura unica. 4) Giscard d'Estaing (candidatura possibile): repubblicano indipendente, più volte ministro delle Finanze dal 1962, attualmente sempre ministro delle Finanze. Egli ha già fatto sapere la sua decisione di presentarsi (l'ha confermata ieri D'Ornano a Edgar Faure) in scontro diretto con Chaban Delmas che ha duramente combattuto la sua politica economica. Ma potrebbe ancora negoziare la sua candidatura con Messmer o coi gollisti contrari a Chaban Delmas per ottenere la presidenza del Consiglio, o lunghe garanzie politiche 5) Pierre Messmer (candidatura possibile): gollista, attuale primo ministro, non ha avuto una « designazione >: palese da Pompidou, Ma es sendo stato nominato tre volte primo ministro da Pompidou, i «pompidoliani» tentano di far interpretare ai gollisti questa reiterata nomina come una indicazione. Il ministro dell'Interno Chirac e il ministro di Grazia e giustizia Tattinger, nel corso di una riunione tenuta stanotte a Palais Matignon, hanno già preso l'iniziativa della sua candidatura in nome del «legittimismo pompidoliano », dell'unità gollista, per operare una sintesi dopo la rottura espressa dalle candidature Chaban Delmas e Faure. 6) Vi sono poi già le candidature ufficiali dell'estrema destra e dell'estrema sinistra. Ma si tratta di nomi marginali: Christian Fouchet, ex ministro, ex deputato gollista, oggi presidente del Movimento per l'avvenire del popolo, un gruppuscolo dell'estremismo gollista di sinistra; Jean-Marie Le Pen, deputato dell'estrema destra del Fronte nazionale; Arlette Laviguiller, del Movimento trotzkista di lotta operaia; Alain Bosquet dell'alleanza repubblicana indipendente e liberale; Alain Krivine, del movimento trotzkista di Rouge. Non era previsto che il quadro elettorale si chiarisse con tanta brusca rapidità, rovesciando gli schemi correnti. Ormai è sicuro che la maggioranza non avrà un candidato unico e che ai « favoriti » (Chaban sicuro, Giscard possibile) si contrappongono degli « outsiders » (Faure sicuro, Messmer possibile). Faure s'è già lanciato a tagliare la strada a Chaban Delmas, ed ora dipende dai negoziati in corso l'ultimo chiarimento. Contano due cose: a chi andrà l'appoggio ufficiale del movimento gol lista, e quali accordi prende ranno Faure, Messmer, Gis- ! card. Essi potrebbero anche I presentarsi divisi al primo turno, poi allearsi contro Chaban Deimas. Essenziale è però una terza cosa: quale maggioranza presidenziale potrà formarsi nonostante la frantumazione gollista. Si è avuta comunque la conferma che la maggioranza ha più problemi della sinistra unita, e che il gollismo non è più una forza, ma una debolezza per la maggioranza. Si conferma poi che per la Francia mai presidenziali sono state così incerte e, come dice VHerald Tribune, « drammatiche ». Sovraccarico di problemi (inflazione, disputa con gli Stati Uniti e l'Europa, isolamento internazionale) il Paese ha infatti avuto oggi la verifica di come sia difficile la successione, Alberto Cavallari Parigi. Al termine del rito funebre nella chiesa di Saint-Louis-en-l'Ile: al centro della fotografia, si riconosce Claude Pompidou, nuora del Presidente (Telefoto Upi)

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