Gravi accuse di impreparazione e errori al gen. Elazar per la guerra del Kippur

Gravi accuse di impreparazione e errori al gen. Elazar per la guerra del Kippur Perché si è dimesso il capo di stato maggiore israeliano Gravi accuse di impreparazione e errori al gen. Elazar per la guerra del Kippur Gli sono state mosse dalla commissione incaricata di vagliare i fatti - Dimissioni anche del capo del servizio segreto militare ■ Le responsabilità "indirette" del ministro Moshe Dayan Gerusalemme, 3 aprile. A poche ore di distanza dal capo di stato maggiore David Elazar, dimessosi ieri, ha rassegnato le sue dimissioni anche il capo del servizio segreto militare israeliano, generale Eliahu Zeira. Elazar si è dimesso a seguito delle accuse contestategli di essere largamente responsabile dello stato di impreparazione in cui Israele si trovava allo scoppio delle osstilità, in ottobre. L'allontanamento di Elazar e Zeira era stato suggerito dalla commissione incaricata di vagliare i fatti alla luce dei successivi eventi bellici. La commissione ha mosso critiche, oltre che ad Elazar, allora comandante del fronte egiziano, anche ad altri tredici alti ufficiali. Il generale Shlomo Gazir, capo del governo militare dei I territori occupati ad Ovest del Giordano, è stato chiamato a sostituire Zeira. Le accuse della commissione contro il generale Elazar sono pesanti e gravi: la commissione ha scoperto che « lo stato maggiore non aveva un piano particolareggiato in caso di attacco di sorpresa e totale da parte del nemico, un piano basato su un realistico giudizio stille forze del nemico, il loro spiegamento e le loro intenzioni... Il capo dello stato maggiore — continua la relazione — ha risposto esagerata fiducia nella convinzione che avrebbe avuto tempo per mobilitare le riserve e nella capacità dell'esercito israeliaìio di respingere, in ogni circostanza, un attacco generale del nemico, e di spiegare tutte le sue forze per difendere il paese ». La commissione ha poi ac- cusato Elazar di aver commesso errori operativi riguardo lo spiegamento delle forze israeliane e il coordinamento con l vari comandi. Elazar, nella sua lettera di dimissioni, ha a sua volta accusato la commissione di esser giunta a conclusioni inesatte, basandosi su notizie e fatti infondati o falsi. Egli ha inoltre accusato la commissione di non aver ben compreso i campi di competenza del ministro della Difesa. Da- 1j'yan, e il suo. Per esempio — ha detto — tutti i piani op rativi e le decisioni del settore sono stati presentati al ministro della Difesa prima della guerra. Solo quando i combattimenti sono cominciati — ha precisato Elazar — le redini operative sono passate completamente in mano allo stato maggiore. Con tali dichiarazioni Elazar ha affermato che Dayan è corresponsa,bile di alcuni errori rilevati dalla commissione. Nei confronti del ministro della Difesa, in effetti, la commissione ha stabilito che egli non è direttamente responsabile per gli errori di carattere tecnico-militare o strategici che hanno permesso agli eserciti siriano ed egiziano di attaccare improvvisamente alle ore 14 del 6 ottobre. Il governo israeliano, come noto, aveva deciso di proclamare la mobilitazione generale soltanto alle ore 9 circa del mattino dello stesso giorno. Il servizio informazioni dell'esercito si era reso conto delle reali intenzioni degli eserciti arabi, che fìngevano di svolgere grandi manovre, solo alle 4 del mattino, ma riteneva che l'attacco non sarebbe stato sferrato prima delle 18. La commissione ha solle- ^ iP^'AisTro'della Difesa da responsabilità « tecniche » dirette, in quanto ha ritenuto che l'errore in cui egli è indubbiamente incorso giudicando le intenzioni degli arabi abbia carattere politicoministeriale o parlamentare, campi non di competenza della commissione d'inchiesta. La commissione tuttavia ha tenuto a far rilevare che in Israele è accettato il principio che un ministro è responsabile di fronte al corpo legislativo di tutti gli atti amministrativi emanati dal prò prio ministero anche se egli 1 non ne è autore diretto, o perfino se non ne è a conoscenza. Questa messa a punto è interpretata dagli osservaj tori come un'accusa politica ' a Dayan, anche se non ne vengono tratte le conclusioni. (Ansa)

Luoghi citati: Gerusalemme, Israele