L'Ignis punta tutto sulla difesa Real Madrid attacca con Walter

L'Ignis punta tutto sulla difesa Real Madrid attacca con Walter Stasera a Nantes finale di Coppa dei Campioni L'Ignis punta tutto sulla difesa Real Madrid attacca con Walter I cestisti italiani faranno base intorno a Meneghin - Gli spagnoli hanno più volte superato i 100 punti - L'americano di Amburgo è il loro trascinatore - La partita è apertissima (Dal nostro inviato speciale) Nantes, 2 aprile. Il signor Walter Szczerbiack ha proprio tutto dello zingaro. I balfi molto neri, gli occhi molto furbi, l'aria molto fiera. E soprattutto i dati anagrafici: è nato ad Amburgo, 25 anni fa. da genitori provenienti dall'Ucraina, che dopo pochi anni lo portarono negli Stati Uniti, in Pennsylvania. Lì, come esige la tradizione scolastica americana, Walter ha imparato il basket, specializzandosi nell'arte dei canestri fino ad arrivare ad un campionato di semi professionisti: l'estate scorsa lo ha « scoperto » un giornalista spagnolo, segnalan dolo al Real Madrid, e così il cestista-zingaro ha cambiato ancora una volta terra. In Spagna è diventato subito un mattatore, tifosi e stampa lo esaltano: però tutti rifiutano la sofferenza fonetica di quel cognome, zeppo di consonanti (otto, che soffocano tre sole vocali) e lo chiamano sempre e solo Walter. La storia di questo Walter giramondo riguarda adesso da vicino il basket italiano. Domani sera sarà lui il pericolo numero uno per l'Ignis che arriva per la quinta volta alla finale di Coppa dei Campioni (tre vittorie su quattro tentativi, sinora), e ora giustamente preoccupata di fronte ad un Real Madrid deciso a rievocare fasti piuttosto lontani. Lo squadrone madrileno ha conquistato quattro volte la Coppa Europa, ma da sei anni in qua ha dovuto cedere il passo al duello Ignis-Cska, al confronto italo-sovietico. Quest'anno, con la rinuncia dei russi, che ufficialmente preferiscono preparare la Nazionale ai mondiali di luglio, il Real Madrid ha sfruttato bene il corridoio libero verso la finalissima e ha allestito un telaio di squadra robusto che ha In Walter la punta più consistente. • Non siamo mai stati forti come adesso, nemmeno ai tempi d'oro -, ammette Ferrandiz, il trainer che pure si ostina a dichiarare con modestia abbastanza falsa che l'Ignis è favorito. Non a casa al supercannoniere Walter è stata data quella maglia numero 10 che fu di Emiliano, il Riminucci di Spagna: nessuno aveva osato indossare quella specie di reliquia sportiva dopo il ritiro del grande capitano, adesso il fatto assume l'aspetto di un significativo allacciamento a quell'epoca gloriosa del Real. Se nel calcio un Netzer non basta ancora per far tornare grandi i • bianchi > di Spagna, può darsi che nel basket questo Walter sia l'elemento catalizzatore ideale. Di sicuro l'americano è in buona compagnia. Nel quintetto base sono al suo fianco altri due statunitensi, i ben noti Brabender e Luyk, che con mirabili giochi di prestigio burocratici sono stati da tempo naturalizzati spagnoli e perciò giocano regolarmente in Na zionale (infatti sono vicecampio-1ni d'Europa pu- essendo nati uno ] nel Minnesota e l'altro a New York). Completano la formazione 1 Cabrerà e Rullàn. due giovani già |piccolo » e l'altro i ' ] maturi, uno lunghissimo. « La forza del Real sta nell'attacco: noi puntiamo sulla dilesa, \ vediamo chi vincerà -, dice San-1 dro Gamba, milanese quarantenne. ! al suo primo anno di comando j in panchina, dopo un'intera vita i passata con i « nemici » del Sim! menthal prima da giocatore, poi ! da aiuto-allenatore. Gamba sa che | il Real è abituato a produrre canestri in razioni sovrabbondanti che in coppa ha superato ben sei .volte i 100 punti. Ma l'Ignis è specialista nel bloccare chiunque. ;nei porre sul rendimento difensi- |vo la base di ogni suo successo. !Come sempre. Meneghin sarà la || trave portante, più dei due straI m'eri Morse e Raga. Dovrà stare sotto canestro con compiti che assomigliano a quelli del « libo| ro » per curare i rimbalzi e ridurre al minimo i falli: attorno a Meneghin il quintetto cercherà un equilibrio fermo, con Bisson che dovrà seguire Luyk, Morse su Walter, Raga su Brabender e Ossola su Cabrerà. Se subentreranno problemi tattici è pronto ad entrare ì in campo Zanatta, pedina spesso I risolutiva con la sua carica di j combattente, con la sua adattabiI lità a vari ruoli, con il suo tiro I da gran distanza. L'Ignis attende con fiducia l'o¬ ra di tentare il . poker » di Cop- pa. Ha già conquistato il titolo europeo tre volte: in Jugoslavia (Sarajevo), Israele (Tel Aviv), Belgio (Liegi). Domani sera prova a ripetersi in Francia, nel modernis- Simo palazzetto di Nantes, costruì to pochi mesi fa con abbondanza di cristalli e forme asimmetriche, quasi sulle rive della Loira. | E' una partita difficile, ma per l'Ignis ha il sapore un po' scontato di tanti altri appuntamenti: la squadra « campione di tutto » ormai ha fatto del canestri (e delle vittorie) la sua attività qua Si quotidiana. Infatti domani se ra, poco dopo la finale di Coppa, j giocatori saliranno sull'aereo per tornare in Italia. Perché domeni- ca bisogna andare a Milano contro i « nemici » dell'Innocenti per la sfida che vale mezzo scudetto. E se ci sarà da brindare per il successo sul Real si potrà farlo in aereo, Antonio Tavarozzi