Graziani: "Voglio altri due gol" di Ferruccio Cavallero

Graziani: "Voglio altri due gol" Il giovane e bravo attaccante parla di sé e del Torino Graziani: "Voglio altri due gol" Con la forza e l'entusiasmo dei vent'anni Graziani ha conquistato la stima della critica, dei compagni di squadra, del pubblico. Ogni domenica Francesco si batte su ogni pallone, è pedina indispensabile nell'economia del gioco del Torino. Qualcuno però ha detto che porta le lenti a contatto, che il difetto della vista è un handicap di notevole peso. Quando si tocca questo argomento l'attaccante s'Infuria poi, in tutta onestà, dice: « Questa storia è nata quando sono arrivato a Torino. La società mi mandò da un oculista che mi disse che ci vedevo poco. Mi chiese se dal centrocampo riuscivo ad individuare il portiere. Gli risposi che, per fortuna, vedevo anche il pallone. In seguito mi recai a Coverciano e parlai con il dottor Fini. Mi disse di star tranquillo, di non dar retta a tante chiacchiere ». — Lei dunque non è il Frossi della situazione. Non saremo costretti a vederla in campo con un bel paio d'occhiali... « Non adesso, magari a trentanni — risponde Graziani sorridendo —; non ho nulla da nascondere. Sono un po' miope, mi manca qualche diottria, ma non porto le lenti a contatto. Non ho insomma problemi per la mia professione • . — Nel derby ha tenuto costantemente impegnata la difesa della Juventus. Marchetti, Spinosi, Gentile, hanno avuto espressioni di elogio. Il suo rendimento non è quindi casuale. C'è forse un segreto dietro queste brillanti prestazioni? • L'impegno costante, il sacrificio nella vita privata. Sono conscio di possedere buoni doti per affermarmi. Per raggiungere certi traguardi mi regolo. Giorno dopo giorno mi comporto come un atleta serio che sa d'avere tutto da guadagnare >. Graziani è un ragazzo umile, modesto. La notorietà non gli ha fatto mutare abitudini e comportamento. £' più che una « promessa », ma nello stesso tempo si rende conto d'avere ancora molto da imparare. — Ha notato — chiediamo — una trasformazione sostanziale rispetto al gioco che sapeva offrire la scorsa stagione nell'Arezzo? « Certamente. Ora mi trovo in una grande società con a fianco dei giocatori di nome che mi seguono e mi consigliano. Più gio¬ co e più acquisto esperienza, malizia, "mestiere". Gioco insomma di più la palla e ho imparato a "difenderla" meglio. Ouando sono arrivato al Torino ho trovato logicamente qualche difficoltà di ambientamento. Sono cose che capitano in qualsiasi lavoro ». — Quali sono i momenti del campionato che le sono rimasti maggiormente impressi in mente? « Il gol segnato all'Olimpico contro la Lazio e l'esclusione dalla squadra dopo l'arrivo di Fabbri. A Roma provai un'enorme soddisfazione. Fin da bambino ho tifato per la Lazio da buon ciociaro, ma quel giorno contava soltanto il successo sulla capolista, il prestigio del Torino. Quando Fabbri mi disse invece che non avrei giocato contro la Sampdoria ci rimasi molto male. Non riuscivo a capire II perché ». L'orientamento del tecnico è mutato nel giro d'una settimana. » Mondino » ha dato fiducia al ragazzo di Subiaco che non è venuto meno alle aspettative. La stagione di Francesco si può dunque considerare più che positiva. Graziani non ha nulla da rimproverarsi. Dice: " Sono convinto di poter fare ancora di più, ma ora non mi manca niente. Sono felice ». — Cosa può chiedere però a questo finale del torneo? « Vorrei chiudere l'anno con otto gol all'attivo, un buon bottino per un giocatore che giunge dai "cadetti". Posso farcela. Ne ho già segnati sei. Il gol del pareggio r.el derby è mio. Pulicl ha escluso infatti d'aver deviato il pallone ed io sono sicuro di aver impresso una leggera deviazione». — Lei ha un po' offuscato la fama di Pullci. SI dice che i rapporti con « Pupi » non siano molto buoni. « Non è vero. Sono il primo amico di Paolino. Pullci piuttosto è un esempio per me ». — We//e quindici partite da lei disputate sono affiorate indiscusse qualità. Pensa di migliorare ancora? « Ci conto, lo spero. I "fondamentali" li conosco. Certi giocatori di serie A toccano il pallone in un modo ben peggiore. Il mio è un ruolo difficile. Fare il centravanti di manovra comporta un dispendio d'energie non indifferente. Certe volte si può perdere un po' di lucidità ». Ferruccio Cavallero

Persone citate: Fabbri, Frossi, Graziani, Marchetti, Spinosi

Luoghi citati: Coverciano, Lazio, Roma, Subiaco, Torino