Aggredito sulle scale e rapinato di tre valigie contenenti gioielli

Aggredito sulle scale e rapinato di tre valigie contenenti gioielli Un rappresentante che rincasava dopo il lavoro Aggredito sulle scale e rapinato di tre valigie contenenti gioielli I banditi lo hanno lasciato tramortito con l'accompagnatore - Altra rapina: orefice abbattuto in via S. Secondo con un colpo di karaté - Idraulico di Orbassano arrestato per estorsione Un rappresentante di gioielli e l'autista sono stati aggrediti Ieri sera da tre banditi che avevano teso loro un agguato sulle scale di casa. Picchiati a sangue hanno dovuto abbandonare nelle mani dei rapinatori valigie colme di preziosi per un valore ancora impreclsato; nonostante posti di blocco e perlustrazioni effettuate nella zona da polizia e carabinieri gli sconosciuti sono riusciti a far perdere le proprie tracce fuggendo a piedi con il bottino, il cui valore è presumibilmente di decine di milioni. Vittime dell'agguato. Luigi Gaz¬ zola, 59 anni, via Ormea 41, rappresentante della ditta Casorati e Garberi di Meda (Pavia), e l'accompagnatore Pasquale Masiri, 23 anni, di Nuoro, via Ormea 46. « Erano circa le 20 — ha raccontato il gioielliere — quando siamo entrati nel cortile della mia abitazione per lasciare l'auto in garage. Parcheggiata la "Bmw 3000" abbiamo raggiunto con tre valigie ed una borsa di preziosi l'entrata interna d'accesso alle scale. I banditi ci aspettavano oltre quella porta ». Appena 11 Gazzola ha girato la chiave nella toppa due uomini i , — — e e a o i a ni e o . nssono comparsi di fronte a lui balzandogli addosso. Un pugno oe sai e o i e aa ua o. ee e nra roil o ha fracassato i suoi occhiali. Dap prima ha resistito trattenendo le valigie, poi è crollato a terra sotto la gragnuola di altri pugni e calci. Pasquale Masili ha tentato di intervenire per liberarlo dagli aggressori ma un terzo complice sbucatogli alle spalle l'ha stordito con un colpo al viso. Lasciando a terra le vittime insanguinate i banditi hanno afferrato le valigie e sono fuggiti. * Un gioielliere è stato aggredito e rapinato ieri mattina in via San Secondo. Due banditi, dopo averlo scaraventato a terra, gli hanno strappato di mano una borsa con 20 milioni in pietre preziose. Verso le 10, Ottorino Russo, 74 anni, via S. Secondo 76 è uscito di casa con la moglie per andare in banca a depositare i gioielli in una cassetta di sicurezza. « Le pietre non erano mie — ha detto più tardi alla polizia — le custodivo per conto di clienti ». L'orefice ha percorso poche centinaia di metri sulla sua auto poi l'impianto elettrico ha cominciato a dargli noie: « Mi sono fermalo da un elettrauto. La riparazione richiedeva tempo, ed ho de; ciso di raggiungere la banca a piedi con mia moglie ». Ha preso dal sedile posteriore la borsa In pelle nera con i preziosi e si è incamminato. Non si è accorto che, intanto, qualcuno lo seguiva su una « 127 ». Quando con la moglie è arrivato all'angolo di via Filangieri, l'utilitaria ha frenato a pochi metri: « E' sceso un giovane sul metro e ottanta, capelli lunghi, baffi. Mi ha raggiunto e colpito al collo con un colpo di karaté ». Russo è piombato a terra e il bandito gli ha strappato di mano la borsa. L'aggressore è risalito sull'auto dove lo attendeva un complice. Nello stesso istante si è udito l'urlo di una donna, Gianna Pallavicini, 39 anni, via Umberto a Pecetto, che era poco distante e aveva visto il Russo cadere. Il grido ha attirato l'attenzione di un altro passante, Giovanni Fioretti, 45 anni, via Magellano 10: «Sono corso verso la "127" che ripartiva ed ho gettato contro il cristallo la mia borsa arrotolata. Ma è stato inutile ». * Un idraulico di 22 anni, Massimo Romano, Orbassano via Gerbido 8 è stato arrestato per tentata estorsione. Tre giorni fa aveva telefonato ad una pensionata, i Rita Forestiero, 64 anni, via Vol ' vera 41: « Consegna tre milioni altrimenti daremo fuoco al tuo alloggio ». La Forestiero ha avvisato i carabinieri e il maresciallo Re ha teso la trappola. Il Romano si è rifatto vivo ieri pomeriggio: « Metti il denaro in una busta ». E ha indicato dove doveva essere riposta: nella buca di casa sua, in via Gerbido. Pochi minuti dopo i brigadieri Farina e Deiana arrestavano il Remano mentre ritirava la busta nella quale c'erano però solo pezzi di carta. Si è giustificato: « Sono rovinato: debbo pagare dei mobili entro pochi giorni. Avevo bisogno di quel denaro ». Il rappresentante Luigi Gazzola - Ottorino Russo, il gioielliere aggredito - L'idraulico Massimo Romano, arrestato

Luoghi citati: Nuoro, Orbassano, Pavia