Rapina al supermarket, ferito un giovane che tenta di opporsi

Rapina al supermarket, ferito un giovane che tenta di opporsi Irrompono tre banditi armati di pistole e coltelli Rapina al supermarket, ferito un giovane che tenta di opporsi E' il marito di una delle impiegate, attendeva in strada - Tenta di dare l'allarme, non riesce a telefonare, torna per difendere la moglie - Lo fermano con il pugnale puntato al petto Banconote per 13 milioni sono il bottino di una rapina compiuta ieri sera da due sconosciuti armati e mascherati negli uffici della segreteria dei magazzini « Standa » di piazza Bengasi. Il marito di una delle impiegate ha tentato di difendere la moglie, è stato fermato da un coltello puntato al torace. La lama gli ha procurato una leggera ferita: guarirà in 10 giorni. Sono le 19,30, mezz'ora prima il reparto vendite al pubblico è stato chiuso. Negli uffici gli impiegati hanno appena terminato di fare i conti, l'incasso della serata è stato raccolto in sacchetti e depositato nella cassaforte. Sono presenti otto persone, fra cui il vicedirettore Michele De Lorenzo, corso Corsica 177; Milena Motolo, capo del personale, gli impiegati Giuseppina Pampillonia, 19 anni, via Pramollo 27; Maria Antonietta Zampoli, 25 anni, via Montevodice 2; Domenico Trigiani e l'inserviente Luigi Fiorentino, corso Racconigi 185. I banditi arrivano in tre, a bordo di una « 128 » bianca che si arresta davanti all'ingresso secondario, posto in una strada privata di via Nizza. La zona è poco illuminata, rari i passanti. Scendono in due e si avvicinano con molta cautela alla porta metallica, appostandosi in attesa che esca qualcuno. Non sono ancora mascherati. Uno indossa un giubbotto di pelle scuro, l'altro una giacca grigia. E' alto, ha la barba incolta, la carnagione scura. Li nota Luciano Barosso, 36 anni, che sul marciapiede attende che esca la moglie Antonietta Zampoli. L'attesa dei banditi non è lunga. La porta si spalanca, compare il capo del personale, Milena Motolo, che sta per uscire. La affrontano, le puntano le pistole e la spingono all'interno. Nel corridoio, illuminato, i banditi si coprono il viso e senza parlare si avviano, preceduti sempre dalla Motolo verso l'uf fleto. Non vedono però che nell'ombra c'è un'anziana impiegata. La donna si ritrae con il cuore in gola. Li lascia passare, poi esca di corsa sulla strada dove si imbatta nei Barosso. Un rapido scambio di parole, poi il giovane corre nel bar all'angolo alla ricerca di un telefono. In questo lasso di tempo i banditi fanno razzia dell'incasso. L'irruzione nell'ufficio è stata improvvisa e gli impiegati rimangono immobili di fronte alle pistole: « I soldi, aprite la cassa- forte », è l'ordine minaccioso. Quello che sembra il capo esorta: « State calmi, non vi faremo del male ». Ma, per spegnere sul nascere ogni tentativo di reazione, uno dei banditi arma la p.^*ola con un gesto minaccioso. Una cartuccia cade al suolo, forse l'arma s'inceppa, ma gli impiegati non osano reagire. Il vicedirettore con la canna della pistola puntata alla tempia '. è costretto ad aprire il forziere. L'incasso della giornata, 13 milioni, finisce in una borsa di plastica. La rapina è fatta, 1 ! banditi si attardano a frugare I ancora nei cassetti di una seri- j vania, poi se ne vanno. In questo istante arriva il Ba- rosso. Non è riuscito a telefo- nare e temendo per la moglie è ritornato di corsa. Entra nel corridoio, si trova di fronte i due rapinatori: « Stai fermo, non , muoverti » gli intimano. Reagì- | sce ma il coltello puntato al petto lo costringe a desistere. Il bandito preme con forza e la punta si conficca nel torace. Fortunatamente si tratta di una ferita molto lieve che alle Molinette sarà giudicata guaribile in 10 giorni. Dei rapinatori nessuna traccia per ora. Gli impiegati, però, hanno fornito alla polizia indizi preziosi: « Uno di loro aveva un accento strano — dicono — perché parlava l'italiano come quegli ambulanti di colore che ven- j dono gli accendini sui mercati ». ■k In via Gioberti angolo via Valeggio, Mariangela Plotino, 22 anni, via Massena 26, è stata scippata della borsetta, con 2C mila lire e documenti, da due giovani in moto. ir Una donna di 49 anni. Angela Micheletta Gioì abitante a S. Maurizio Canavese in via Fatebenefratelli 128 è stata trovata ieri pomeriggio morta in una roggia di strada Villaretto a Madonna di Campagna. Mercoledì si era allontanata da casa dopo aver subito una visita medica alle Molinette. Sul comodino della sua camera i genitori avevano trovato un biglietto: « Vado a buttarmi nel torrente ». Dopo affannose ricerche dei vigili del fuoco, carabinieri e polizia nei pressi dell'abitazione, il cadavere è stato trovato per caso piuttosto lontano. ■iiJiiiiiiiiiijiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiJillllilililillllllll Milena Motolo: i banditi l'hanno minacciata con le armi - Luciano Barosso, il ferito