Undici gli avvisi di reato a Firenze per lo scandalo dell' inceneritore
Undici gli avvisi di reato a Firenze per lo scandalo dell' inceneritore Undici gli avvisi di reato a Firenze per lo scandalo dell' inceneritore L'accusa è di concorso in corruzione - Oltre all'assessore Giannelli ed ai tecnici, sono indiziati esponenti regionali e nazionali della de, del pei e del psi (Dal nostro corrispondente) Firenze, 29 marzo. (e. b.) Nel quadro dell'inchiesta sull'inceneritore di Firenze e sui lavori dell'acquedotto di Mantignano, alla periferia della città, la procura della Repubblica ha notificato undici comunicazioni giudiziarie per concorso in corruzione. Riguardano l'assessore de a Palazzo Vecchio, dottor Remo Giannelli, consigliere nazionale della de, esponente nazionale della corrente di «base» e direttore del settimanale «Politica». Il Giannelli ha ottenuto da qualche giorno la libertà provvisoria dopo alcune settimane di detenzione. L'ingegnere Romano Tronci, direttore commerciale della ditta milanese «De Bartolomeis», la società che vinse la gara e costruì l'inceneritore per i rifiuti urbani fiorentini. L'ingegnere Tronci è ancora detenuto. Un'altra comunicazione giudiziaria è stata inviata all'amministratore unico della stessa «De Bartolomeis», dottor Giuseppe Mantellini, irreperibile. Le altre comunicazioni riguardano: Nello Giannelli, padre dell'assessore e titolare del conto corrente bancario sul quale risulta versato un contestato assegno di cinque milioni; Adalberto Pizzirani, consigliere provinciale del pei a Firenze, con incarichi in seno alla federazione del suo partito; Silvano Peruzzi, consigliere regionale del pei, presidente della commissione federale di controllo del pei; Giulio Chiarugi, capogruppo del psi al consiglio provinciale, presidente del Centro Traumatologico Ortopedico, già segretario provinciale del psi; Ettore Raffuzzi, presidente dell'Istituto autonomo case popolari, già segretario provinciale del psi, ex capogruppo socialista al consiglio provinciale; Ivo Butini, consigliere regionale della de, segretario regionale dello stesso partito e membro della direzione nazionale, già se?retario provinciale della de; Guglielmo Seravalli, consigliere comunale del psi, già assessore alla polizia e traffico e alle aziende municipalizzate; Mario Ciolli, impresario edile. La pratica relativa all'inceneritore e affini è stata trasmessa dai sostituti procuratori della repubblica Vigna e Bellagamba al consigliere istruttore, che ora provvederà ad ascoltare i testimoni e ad esaminare i fascicoli e le migliaia di documenti sequestra¬ ti nell'indagine. L'istruttoria dovrà procedere a ritmo veloce, se non altro perché si sta facendo seria la situazione della «De Bartolomeis», dove lavorano 800 persone. Poiché i dirigenti dell'azienda sono in carcere o perseguiti da ordini di cattura, e i committenti (come il Comune di Firenze) hanno sospeso i pagamenti, la situazione dell'azienda è critica. Sembra che in una delle aziende della «De Bartolomeis » uno dei dirigenti avesse l'abitudine di appuntare le date e le scadenze importanti e qualche altra notizia meritevole di essere ricordata. All'epoca che fu inaugurato l'inceneritore a Firenze, per la ditta evidentemente fu festa grande e nell'azienda quella data figurava con l'aggiunta di alcuni nomi di personaggi fiorentini e alcune cifre accanto. Stranamente alcuni giorni dopo i conti correnti personali, o di enti, oppure di persone che si possono considerare assai vicine ad alcuni imputati raggiunti dalle attuali comunicazioni giudiziarie, figurano entrate cifre esattamente uguali a quelle indicate negli appunti dell'agenda della ditta milanese.
Luoghi citati: Comune Di Firenze, Firenze
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